mercoledì 10 agosto 2022 0 commenti

L’ASSENZA DI CANDIDATURE CALABRESI È DESTINATA A PROVOCARE UN TERREMOTO

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Nel mentre molti di noi vivono qui in Calabria con spensieratezza le vacanze ed il mare a Roma, in questi giorni, si consuma l’ennesimo scontro totale sulle candidature nei collegi. Cinque anni fa, per esempio, nel mio collegio, furono eletti nel listino bloccato alla Camera Forciniti, e la Scutellà mentre al Senato fu eletta l’Abate. Solo Sapia venne eletto con il voto di preferenza.

Proprio quest’ultimo (come gli altri fu eletto nel M5S), arrivando primo per numero di preferenze fu eletto, appunto, scavalcando il secondo che, per il centro-destra, era Ernesto Rapani di Corigliano-Rossano. Mentre ultimo per il centro-sinistra arrivò Ferdinando Aiello che però proveniva da Rogliano: non era di questo territorio.

Oggi è tutto diverso.

Perché c’è la possibilità che nel mio collegio, così come in tutti gli altri della Calabria, vi siano candidati paracadutati addirittura da Roma oppure da territori diversi. Può succedere che un crotonese può trovarsi candidato un reggino e viceversa o che un cittadino dello jonio cosentino può trovarsi un candidato che proviene da Cosenza. Oppure peggio, da chissà quale parte d’Italia.

Il guaio vero è che oggi il partito più forte in Calabria non è più, come 5 anni fa, il M5S ma è il non voto. Proprio il non voto, che già è molto forte, verrà favorito da scelte di questo tipo se verranno confermate come si apprende dalle indiscrezioni della stampa.

I cittadini sono delusi, disillusi, sempre più lontani dalla politica. C’è una apatia che fa davvero paura in Calabria. Per questa ragione, di fronte a questo scenario, è necessario puntare nei collegi su candidati del territorio, possibilmente apprezzati, autorevoli e riconosciuti che siano capaci di motivare molti delusi attraverso la fiducia personale che riescono a riscuotere e che, quindi, possano far capire a molti delusi che il non voto non risolve nessun problema.

I problemi diversi e svariati che riguardano la Statale 106, ad esempio, possono essere affrontati e risolti meglio da un cittadino di Cosenza, di Diamante o di Vercelli oppure da un cittadino di Corigliano-Rossano, di Locri o di Crotone che li vive quotidianamente? Stesso discorso vale per tutte le questioni aperte: sanità, ferrovie, spopolamento giovanile ecc. ecc.

Poi c’è un’altra questione legata alla qualità dei candidati. Seppure è fondamentale che sia del territorio (quindi, del collegio), e che sia apprezzati, autorevoli, riconosciuti e, quindi, persona di cui ci si fida, è necessario che siano, soprattutto questa volta, preparate e capaci.

È avvilente che nel nostro territorio calabrese non via sia oggi un dibattito su un tema così rilevante ed è per questo che spero che nei prossimi giorni, anche dopo questo mio umile contributo, possa nascere un momento di grande confronto (anche attraverso tante altre prese di posizione pubbliche), in cui si chiede di dare alla Calabria dei candidati calabresi e, soprattutto, ai territori i propri candidati.

Se ciò avverrà sarà un bene per l’interesse generale del Paese ma se non accadrà il risultato si vedrà in Calabria e temo che si materializzerà in un non voto così eclatante di quelli mai visti prima: insomma, un vero e proprio terremoto. Questo, però, lo capisce solo chi come me vive in Calabria…

giovedì 4 agosto 2022 0 commenti

SOLIDARIETÀ E GRATITUDINE ALL’ON. WANDA FERRO A CUI CHIEDO IN FUTURO ANCOR PIÙ IMPEGNO PER LA STATALE 106

 dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.


Nelle scorse ore ho avuto modo di leggere una esilarante nota – non potrei definirla diversamente – dell’On. Elisabetta Barbuto (M5S), che stigmatizza l’interessamento dell’On. Wanda Ferro (Fratelli d’Italia), in riferimento alla condizione comatosa in cui versano le infrastrutture della costa jonica calabrese e, in particolare, della Statale 106, soprattutto a fronte dell’inoperosità dei Governi degli ultimi 5 anni di cui proprio l’On. Barbuto ha fatto parte...

Negli anni scorsi, l’On. Wanda Ferro non ha avuto, a differenza della collega grillina On. Barbuto, l’opportunità di sedere tra i banchi del Governo per ben 5 anni e di avere per 3 anni addirittura Danilo Toninelli del M5S come Ministro delle Infrastrutture o di fare diverse passerelle con il Vice Ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che a Catanzaro, quale dirigente delle Nuove Opere in Calabria e RUP del Megalotto 3, ha ormai dal 2019 il suo “amico compagno di scuola” Ing. Silvio Cananella (che ad oggi, dopo anni, non si comprende quale risultato abbia ottenuto in Calabria…).

Vorrei far notare l’indiscutibile impegno dell’On. Ferro sulla Statale 106 dai banchi dell’opposizione: che si è distinta in ogni approvazione di Leggi di Bilancio dello Stato con richieste specifiche di finanziamenti per l’ammodernamento della Statale 106 puntualmente mai recepiti dai Governo Conte 1 – Conte 2 e Draghi; che si è distinta con diverse interrogazioni parlamentari a Ministri e presidenti del Consiglio e che, in ultimo, si è addirittura contraddistinta per aver apposto la sua firma ad una mozione proposta tempo fa dall’On. Enza Bruno Bossio (del Partito Democratico), a favore alla Statale 106.

In ultimo vorrei far notare l’aspetto senza dubbio più importante che peraltro mi tocca in prima persona: da anni l’On. Wanda Ferro (al pari di pochi altri), intrattiene con il Direttivo dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”  un continuo e costante confronto (spesso anche acceso nelle sue diversità), ma sempre rispettoso e fermamente indirizzato verso quelle proposte e idee capaci di affrontare e risolvere concretamente i diversi e svariati problemi legati alla “strada della morte”.

All’On. Barbuto, ed a tutti i suoi colleghi parlamentari calabresi del M5S, al netto della propaganda e della totale incapacità di ottenere anche un solo minimo risultato degno di questo nome riconosco, invece, solo e soltanto una incapacità di confronto senza paragoni che molto spesso è sfociata nella presunzione, nella superbia e, per giunta, nell’intolleranza di chi, nei fatti, non ha ottenuto un bel nulla...

Vorrei, altresì evidenziare, che se oggi vi è un minimo interessamento per la Statale 106 nella Variante al Megalotto 6 tra Crotone e Simeri è merito quasi esclusivamente dell’impegno profuso dai sindaci e dagli amministratori dei comuni interessati, dalle due province di Crotone e Catanzaro e dal grandissimo ed encomiabile lavoro svolto dal Dirigente della Mobilità della Provincia di Crotone Dott. Fabio Bruno Pisciuneri i quali, tutti insieme, unitamente al sottoscritto, peraltro, si attendevano che l’Opera venisse finanziata  interamente e non solo con l’elemosina di 220 milioni di euro che il prossimo futuro Governo avrà il compito di confermare e, soprattutto, di completare.

Sono certo che quanto affermo troverà riscontro il prossimo 25 settembre nelle urne: quello sarà il luogo in cui i Calabresi con onestà intellettuale liberamente daranno un forte segnale e mi auguro e confido che tale risultato possa convincere l’On. Barbuto ed i suoi colleghi parlamentari del M5S innanzitutto ad una riflessione sul loro conclamato pessimo operato e poi a correggere nel prossimo futuro atteggiamenti, comportamenti e, soprattutto, a garantire un operato politico di qualità che possa divenire utile e concreto per l’interesse generale della comunità calabrese e non sterile come è stato negli ultimi 5 anni.

 
;