martedì 29 marzo 2022 0 commenti

LA RELAZIONE DEI CORTE DEI CONTI METTE A NUDO I FALLIMENTI DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA STATALE 106.

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

La Sezione Centrale di Controllo della Corte dei Conti nella sua ultima relazione, depositata il 25 gennaio scorso, ha emesso un giudizio a dir poco impietoso sulle spese e, soprattutto, sulla mancata produzione dell’Anas Spa.

Nello specifico è stato rilevato che tutte le previsioni di spesa contenute nel contratto di programma per il 2020 non sono state rispettate ed hanno letteralmente fatto saltare anche le previsioni di spesa contenute nel contratto di programma per il 2021.

In parole povere la percentuale di scollamento tra la previsione di produzione per il 2020 e il consuntivo di quello stesso anno è stata un flop, registrando il -50,9%. Il che ha messo in luce quella che in gergo tecnico viene definita “la variazione negativa in termini di investimenti in nuove opere” e ciò è accaduto a cascata anche nel 2021. In pratica, in Anas Spa, per due anni non si è battuto un chiodo. O, meglio, lo si è battuto a metà.

Tutto questo ha inizio nel 2018 grazie all'Ex Ministro delle Infrastrutture del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli che a dicembre decide di sponsorizzare fortemente e, quindi, ottiene la nomina dell'Ing. Massimo Simonini (capo della sua segreteria al Ministero), come Amministratore Delegato dio Anas Spa.

L’Ing. Simonini viene poi nominato Commissario Straordinario per la Statale 106 e per comprendere cosa ha realmente fatto di “straordinario” per la Statale 106 basta semplicemente spiegare la slide numero 4 contenuta nella sua presentazione in seno alle Commissioni riunite di Infrastrutture e Ambiente della Camera dei Deputati nell’audizione del 3 febbraio 2021.

Il Commissario Simonini, senza alcuna ombra di dubbio “straordinario”, ha in dote 884 milioni di euro, pianifica 12 interventi previsti sulla Statale 106 ma distribuisce queste risorse in modo da avere bisogno, per ognuno di questi interventi, un fabbisogno economico. Eppure, sarebbe bastato poco: concentrare tutte le risorse almeno su uno o due degli interventi che lui stesso ha programmato al fine di realizzarli.

In pratica l’Anas Spa nel biennio 2020 – 2021 non solo ha prodotto il -50,9% rispetto a quello che aveva programmato ma, come si evince banalmente dal rapporto dei togati della Corte dei Conti, di ciò che ha investito e, quindi, prodotto (il rimanente 49,1%), neanche un centesimo di euro è stato impegnato sulla Statale 106 dal Commissario (senza dubbio), “Straordinario” ed oggi tutto ciò è certificato dalle toghe contabili (oltreché dai nostri occhi).

Tutto ciò dimostra, ancora una volta, oltre ogni ragionevole dubbio, che non c’è mai stata e continua a non esserci la volontà politica di investire per intervenire sulla Statale 106 con interventi di completamento per l’ammodernamento o di messa in sicurezza urgente dell’arteria ormai, tristemente nota, come la famigerata “strada della morte”.

Poi c’è di più…

L'Ing. Simonini, durante la sua gestione disastrosa da Amministratore Delegato di Anas Spa, nel 2020 ha effettuato 1.005 nuove assunzioni, di cui 232 a tempo indeterminato, 724 a tempo determinato e 49 per personale esterno. Ha trasformato 65 contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Infine, si è rilevato un elevato aumento di personale tra quello in entrata e quello in uscita per pensionamenti e cessazioni di contratti e, tutto ciò, ovviamente ha prodotto un notevole aumento dei costi per l’Ente.

Simonini non si è fermato qui perché ha anche determinato un aumento di dirigenti costato all'Ente - come spiegano i magistrati della Corte dei Conti - 431 milioni di euro solo per il 2020. Proprio grazie a Simonini oggi abbiamo in Anas Spa un dirigente ogni due impiegati...

Infine, c’è la ciliegina sulla torta: quella che proprio non poteva mancare. L’Amministratore Delegato di Anas Spa fortemente voluto dall’Ex Ministro alle Infrastrutture del M5S Danilo Toninelli (di cui Simonini è stato capo della Segreteria), il 21 dicembre 2020 ha deliberato un aumento di 15.000 euro per ogni componente del Consiglio di Amministrazione con decorrenza al passato: da aprile 2020... Mentre per lui è stato disposto un aumento di ben 70.000 euro in più sui 180.000 precedentemente previsti per un totale di 250.000 euro annui lordi.

Insomma, un giusto premio per i grandi risultati ottenuti.

Non c’è dubbio.

Peccato che la politica calabrese (consiglieri regionali e parlamentari su tutti), non legge e quindi ancora non riesce a rimuovere il Commissario “Straordinario” per la Statale 106 anche se, a questo punto, nasce un dubbio molto forte: nonostante l’evidente fallimento dell’Ing. Simonini, è mai possibile che nessuno realmente e concretamente vuole la sua rimozione semplicemente per un proprio tornaconto politico…?

Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?


sabato 19 marzo 2022 0 commenti

SICUREZZA PONTI, VIADOTTI E STRADE: ENNESIMO DOLCE FALLIMENTO DEL GOVERNO OCCHIUTO



dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Oltre 2,7 miliardi di euro sono stati destinati alla messa in sicurezza di ponti e viadotti e alla manutenzione straordinaria delle strade di competenza delle Province e delle Città metropolitane. Lo ha deciso la Conferenza Stato-Città e autonomie locali riunitasi ieri per dare il via libera a due decreti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che assegnano 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio 2022) per gli interventi sui ponti e viadotti e 1,3 miliardi di euro per gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade.

“Al fine di ridurre al massimo i disagi per gli utenti derivanti dai futuri lavori di manutenzione - ha dichiarato il Ministro Enrico Giovannini - ho avviato incontri con i concessionari autostradali, l’Anas e l’Ansfisa per programmare in modo coordinato gli interventi, a partire da quelli che verranno realizzati nel corso della prossima estate”.

Gli interventi sui ponti e viadotti ammissibili al finanziamento previsto nello schema di decreto, oltre alla messa in sicurezza, includono la realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, le attività legate al censimento e alla classificazione del rischio, alla verifica della sicurezza e al collaudo. L’assegnazione dei fondi prevede 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 300 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2029.

L’altro schema di decreto, che destina oltre 1,3 miliardi per la manutenzione straordinaria sulla stessa rete viaria secondaria, prevede invece 275 milioni di euro di finanziamenti per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029.

I criteri di assegnazione guardano oltre che alla consistenza della rete viaria e alla vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, anche al tasso di incidentalità. Le risorse saranno utilizzate per interventi che riguardano, tra l’altro, la pavimentazione, le gallerie, i sistemi di smaltimento delle acque, l’illuminazione, l’installazione di sensori per il controllo dello stato dell’infrastruttura, la segnaletica orizzontale.

La stragrande maggioranza di ponti, strade e viadotti è stata realizzata decine di anni fa e oggi necessita di riqualificazione, manutenzione e ammodernamento - ha spiegato ancora il Ministro Giovannini -. Per questo, all’interno dei quasi 104 miliardi di euro di investimenti di competenza del Ministero stanziati nell’ultimo anno, abbiamo scelto di dedicare una fetta importante di quelli nazionali proprio alla manutenzione delle infrastrutture stradali”.

Fino a qui il lavoro del Ministro e del Governo è certamente apprezzabile e condivisibile.

Tutto diventa, però, inaccettabile da qui in avanti, ovvero, sulle scelte relative alla ripartizione delle risorse.

Alle regioni del Nord Italia la ripartizione delle risorse per ponti e viadotti della rete viaria secondaria nel periodo 2024 - 2029 assegna 536 milioni di euro (pari al 38,31%), mentre alle regioni del Sud Italia 542 milioni di euro (pari al 38,78%), ed i restanti 320 milioni di euro (pari al 23%), alle regioni del Centro Italia. In pratica al Sud viene destinata lo stesso ed identico investimento previsto per il Nord.

Nel Sud c'è poi la Calabria a cui sono destinati complessivamente 79,542 milioni di euro contro i 115,147 milioni di euro destinati alla Sicilia ed i 106,469 milioni di euro destinati alla Campania. Per comprendere ancora di più la scelta senza dubbio discutibile del Governo "dei migliori" basta osservare, ad esempio, che alla provincia di Cosenza, che da sola è più grande dell'intera Liguria, viene assegnato un finanziamento di 21,359 milioni di euro mentre alla Liguria, appunto, viene stanziato un finanziamento di 46 milioni di euro (più del doppio…).

La musica non cambia ma, anzi, peggiora per quanto riguarda la ripartizione delle risorse per la manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria nel periodo 2025-2029. Alle regioni del Nord Italia sono destinati 545 milioni di euro (40%), alle regioni del Sud Italia 532 milioni di euro (39%), ed alle regioni del Centro Italia i restanti 297 milioni di euro (21%). In pratica, anche in questo caso, al Sud viene destinata lo stesso ed identico investimento previsto per il Nord. Nel Sud c’è poi la Calabria a cui sono assegnati 64,415 milioni di euro contro i 121,492 milioni di euro assegnati alla Sicilia ed i 111,1 milioni di euro assegnati alla Campania.

In pratica alla Calabria, complessivamente, viene assegnato un investimento di 143,957 milioni di euro nel periodo 2024-2009 contro – giusto per fare un esempio – i 236,639 milioni di euro assegnati alla Sicilia ed i 217,569 milioni di euro assegnati alla Campania…

Queste scelte politiche adottate dal Governo “dei migliori” che penalizzano fortemente la Calabria ed ampliano in prospettiva il divario tra la nostra regione e le altre regioni del Sud e dell’Italia sono l’ennesimo fallimento, circostanziato dai numeri, prodotto dal Governo Regionale Occhiuto e, nello specifico, dall’Assessore alle Infrastrutture Dolce. Ad entrambi mi piacerebbe chiedere: ma anche questa volta la Calabria si aspettava di più?

DOCUMENTI CORRELATI:

Ripartizione risorse ponti e viadotti

Ripartizione risorse manutenzione straordinaria strade

sabato 12 marzo 2022 0 commenti

SE VOGLIAMO BENE ALLA CALABRIA OGGI DOBBIAMO DIRE NO ALL’AMMODERNAMENTO DELLA STATALE 106

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Nell’aprile del 2021 (circa un anno fa), il Sindaco di Locri annunciava in pompa magna alla stampa l’imminente avvio della rotatoria della Moschetta affermando che sarebbe stata conclusa entro la fine dell’anno. I fatti dimostrano che l’anno è ormai finito da oltre tre mesi e la rotatoria della Moschetta non è mai nemmeno iniziata.

Il 20 marzo del 2021 i Sindaci Francesco Mauro di Sellia marina, Raffaele Mercurio di Cropani, Michelangelo Ciurleo di Botricello e Salvatore Torchia di Sersale annunciarono l’imminente avvio delle rotatorie all’incrocio di Uria, di Cropani- Sersale, di Andali- Marcedusa e Fieri di Belcastro. I fatti dimostrano che ad oggi, a distanza di un anno, neanche uno di questi interventi è stato avviato.

Nel comune di Cariati il Sindaco, attraverso un comunicato stampa del luglio 2021, annunciava l’imminente avvio dei lavori sul Ponte Molinella sostenendo che vi erano disponibili 2 milioni di euro ma i fatti dimostrano che, ad oggi, non è stato avviato alcun intervento.

Nella terza città della Calabria, a Corigliano-Rossano, abbiamo, invece, tre casi drammatici. Il primo è quello della rotatoria nella Zona Industriale dell’area urbana di Corigliano che nonostante un progetto approvato il 31 marzo del 2018 dal Consiglio Comunale dell’Ex comune di Corigliano Calabro è stato, per volere dell’attuale amministrazione variato e, ancora oggi, non avviato e realizzato nonostante quello sia uno dei punti in assoluto più pericolosi che abbiamo sull’intera Statale 106.

Poi abbiamo la rotatoria di Santa Lucia. Nonostante la consegna dei lavori sia avvenuta a novembre dello scorso anno è tutto bloccato. Speriamo solo che i lavori non partano in piena estate per creare come sempre disagi alla collettività. Infine, abbiamo la rotatoria di Insisti i cui lavori sono partiti già da due anni ma, ancora oggi, non è stata completata.

Il “capolavoro” del disastro però è avvenuto a Santa Caterina dello Jonio in provincia di Catanzaro. Qui i lavori della rotatoria sono di fatto partiti ma oggi risultano bloccati perché uno dei proprietari dei terreni da espropriare si è legittimamente opposto poiché la procedura di esproprio avviata dall’Anas non è regolare. Il risultato è questo: l’Anas ha sottolineato che ora bisognerà sbrogliare la matassa altrimenti i lavori non potranno riprendere.

Bisogna ricordare che l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ormai da anni chiede inascoltata a tutti i parlamentari calabresi ed alla Regione Calabria la rimozione degli attuali dirigenti della Struttura Territoriale di Anas in Calabria per “manifesta incapacità”. Mentre, il sottoscritto, ha spiegato a più riprese che questi dirigenti negli ultimi tre anni hanno prodotto, bilanci di esercizio alla mano, un disastro conclamato.

Anche qui, vorrei ricordare una delle ragioni di tutte questa situazione: l’attuale Vice Ministro Cancelleri è «il compagno di scuola» dell’Ing. Silvio Cananella che, per coincidenza, oggi è Responsabile Nuove Opere per la Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria ma anche RUP del Megalotto 3 nonostante sia un dirigente di prima nomina (come riportato l’articolo pubblicato su “Domani”, il quotidiano Italiano d'informazione edito da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri, dal titolo “LA GRANDE OPERA IN VERSIONE GRILLINA È GIÀ INSABBIATA” a firma di Daniele Martini e pubblicato il 29 maggio 2021).

Ciò che risulta più grave è che nessuno ha mai smentito queste notizie.

Per tutte queste ragioni, se noi vogliamo bene alla Calabria, dobbiamo essere contrari all’ammodernamento della Statale 106. Dobbiamo dire no alla realizzazione a 4 corsie della Sibari-Corigliano-Rossano, della Crotone-Cutro, ecc. ecc. Perché queste grandi opere non possono essere assolutamente gestite da una Struttura Territoriale di Anas che in Calabria è inadeguata a gestire persino la realizzazione di una rotonda.

Chiudere gli occhi rispetto a queste vicende, decidere di non rimuovere questi dirigenti inadeguati dell’Anas in Calabria e pensare di far gestire processi delicati a chi ha già dimostrato di non essere all’altezza espone la Calabria ad un rischio enorme: quello che le esigue risorse disponibili, che risultano peraltro inadeguate, possano addirittura essere sprecate.

Se ciò accadrà il risultato sarà quello di sempre: i pochi soldi disponibili saranno sciupati senza nemmeno realizzare nulla.

Ecco perché occorrono subito tecnici competenti e di valore, capaci e possibilmente liberi da rapporti amicali (o di altra natura), con la politica. Servono dirigenti all’altezza, senza i quali, non è possibile far nulla ed occorre fare presto!

Perché il tempo passa e, intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

mercoledì 2 marzo 2022 0 commenti

LE STRAGI STRADALI SULLA STATALE 106 SARANO DESTINATE AD AUMETARE SEMPRE DI PIÙ: DI CHI SONO LE RESPONSABILITÀ?

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Anche i bambini lo sanno che l’Anas Spa non è una società privata. Non c’è un imprenditore che dirige con assoluta indipendenza. In Italia, ma questo lo sanno anche i bambini, i dirigenti oppure i commissari di Anas Spa sono semplicemente designati dalla politica e devono fare esattamente ciò che gli impone di fare la politica.

In questo senso è veramente ridicola la posizione dell’On. Occhiuto, Commissario alla Sanità in Calabria, dell’altro ieri in Consiglio Regionale contro l’Anas Spa. Proprio perché l’Anas è il Governo e questo lo sanno anche i bambini. Così come non è vero quello che l’On. Occhiuto ha affermato in aula quando ha detto che quelli dell’Anas «non sanno cosa fare in Calabria». Perché invece, quelli dell’Anas, che poi nella realtà sono tutti quelli del Governo, sanno bene cosa fare sulla Statale 106 in Calabria: nulla. Non vogliono proprio fare nulla come è stato dimostrato proprio dalle parole del Commissario alla Sanità in Calabria.

Infatti, nel PNRR, che alle infrastrutture destina oltre 36 miliardi di euro, non c’è nemmeno un centesimo destinato alla Statale 106. Nella legge di bilancio approvata a dicembre scorso con i fondi ordinari dello stato saranno finanziate tutte le strade e le autostrade italiane con 4,5 miliardi di euro ed alla Statale 106 sarà già un miracolo se destineranno qualche elemosina. Mentre sul Fondo di Sviluppo e Coesione (le risorse da dare alle regioni più povere per rimetterle al passo con quelle più ricche), la ministra campana per il Sud Mara Carfagna (Forza Italia), ed il collega ministro campano Luigi Di Maio (M5S) hanno destinato alla loro regione 1.700 milioni di euro per le infrastrutture mentre alla Calabria solo 220 (peraltro distribuiti dal 2022 fino al 2028).

Davanti a questa realtà l’On. Occhiuto in Consiglio Regionale, l’altro ieri, solo in una occasione è stato sincero: quando ha detto che seppure il Governo in altri contesti si è dimostrato attento alla Calabria con le infrastrutture, nonostante le sue lettere a Draghi ed al Ministro Giovannini, non c’è alcuna volontà di intervenire. In parole povere: nonostante la generosità del Governo che ha nominato l’On. Occhiuto Commissario alla Sanità sulle infrastrutture, quindi sulla Statale 106, non farà proprio un bel nulla.

Il Consiglio Regionale sul tema poteva fare molto e, soprattutto, poteva assumere scelte molto forti.

Invece, che cosa è successo? Ha approvato una mozione che impegna la Giunta Regionale «a sostenere una specifica e diretta contrattazione con il Governo» con il duplice fine di ottenere 13 miliardi di euro (questa è la folle proposta avanzata dalla Regione Calabria ad Anas e Governo…), ma anche la nomina di un commissario ad acta.

Non solo, la mozione impegna la Giunta Regionale – cito testualmente – «a verificare la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal fondo Complementare collegato al PNRR»: una follia che il massimo organo di governo della Calabria debba impegnarsi nella verifica di un PNRR le cui risorse sono state già impegnate nell’ambito di un piano di interventi già approvato dal Governo…

Il penultimo impegno prevede che la Giunta Regionale debba «sostenere un necessario riequilibrio del Fondo di Sviluppo e Coesione»: quindi loro stessi ammettono che questo nella delibera CIPESS dello scorso 15 febbraio 2022 non c’è stato.

Infine, c’è l’ultimo impegno previsto dalla mozione approvata. Una perla: «attivare in concorso con il Governo una specifica interlocuzione, visto anche il recente inserimento della S.S.106 calabrese all’interno delle reti transazionali al fine di reperire ulteriori finanziamenti in sede europea».

Spiegare ai consiglieri regionali strapagati con i soldi dei cittadini che la Commissione Europea non ha inserito proprio sembrerebbe inutile... Ma è bene chiarire che la Commissione Europea ha solo proposto in una legge ordinaria l’inclusione della Statale 106 nella Rete globale TEN-T: ma affinché la proposta sia ratificata servirà prima un anno di negoziati e, in seguito, l’approvazione della proposta da parte del Parlamento Europeo e poi dovremo attendere la pubblicazione di bandi a cui dovremo partecipare con progetti di cofinanziamento che debbono rispettare precise linee guida se davvero si vuole ottenere qualcosa…

Il meglio, comunque, l’On. Occhiuto, Commissario alla Sanità in Calabria, lo esprime alla fine quando invita il Consiglio Regionale a scrivere «una dura lettere di protesta ai vertici dell’Anas perché un commissario non può rifiutarsi di presentarsi a una Commissione comunicandola il giorno prima, non dobbiamo avere nessun complesso referenziale verso le società pubbliche».

Una dura lettera di protesta che naturalmente i consiglieri regionali non hanno scritto.

In queste condizioni bisogna essere chiari ed onesti. L’unica certezza che emerge dal Consiglio Regionale e da ciò che ha riferito in Consiglio il Commissario alla Sanità in Calabria è che nei prossimi cinque anni sulla Statale 106 non ci sarà nulla di significativo. Le responsabilità sono chiare: alla volontà dei partiti romani si unisce quella della nostra classe politica dirigente regionale (in parlamento ed in regione).

Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali?

 
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