sabato 25 settembre 2021 0 commenti

SUL MEGALOTTO 3 NOI CALABRESI CI STIAMO GIOCANDO TUTTO

 

SUL MEGALOTTO 3 NOI CALABRESI CI STIAMO GIOCANDO TUTTO

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”


Nel mio ultimo articolo sul 3° Megalotto, dello scorso 9 giugno, richiamavo l’attenzione sui ritardi significativi già accumulati sul cronoprogramma dei lavori che rischiano di essere ulteriormente compromessi da alcune varianti intervenute sulle progettazioni (di cui tutti parlano con vibrante preoccupazione in Anas…), “che è meglio tacere per non allarmare l’ANAC e la Procura di Catanzaro” - scrissi allora…

Ricordavo che proprio la Procura di Catanzaro, qualche giorno prima, aveva chiesto il rinvio a giudizio per Alessio Marino Ajmone, 60 anni, di Milano, ingegnere progettista della Astaldi Spa e per Michele Mele, 79 anni, di Bari, ingegnere collaudatore statico, nell’ambito dell’inchiesta sul crollo di un muro di contenimento di una rampa di accesso al nuovo tracciato della statale 106 in località Germaneto di Catanzaro. Otto milioni di euro, sono stati necessari per la realizzazione dello svincolo che, nonostante la sua giovane età, essendo stato realizzato nel 2013, cedette già dopo 5 anni.

Con sarcasmo e senso della realtà, quindi con grande preoccupazione, in quell’articolo, faci notare che per fortuna sulla Variante A della S.S.106 a Germaneto crollò solo il muro di uno svincolo… Perché se mai crollasse la Galleria Schiavi o il viadotto Stellitano del 3° Megalotto probabilmente tutto risulterebbe molto più grave.

Sempre in quell’articolo evidenziavo una serie di contraddizioni importanti: è stato investito il 12% dei 1.335 milioni di euro previsti per l’Opera; oggi come allora si sta faticando per liberare il tracciato da alberi e piantagioni nei terreni privati ormai espropriati; non sono stati ancora definiti gli accordi economici con alcuni imprenditori che vedranno i loro capannoni rasi al suolo; devono essere ultimate le operazioni preliminari all’avvio dell’Opera; non è stata cancellata la riserva sulla consegna dei lavori; non esiste traccia di un Campo Base; ecc. ecc.

Intanto il tempo passa e l’opera dovrà essere ultimata e consegnata al massimo «entro l’agosto del 2006»: esattamente ciò che ha annunciato l’ex Ministro del Partito Democratico Paola De Michemi insieme al Vice Ministro del M5S Giancarlo Cancelleri il 19 maggio 2020 quando hanno inaugurato l’avvio dei lavori dell’Opera insieme all’Anas ed al Contraente Generale a giugno 2021 nel tour organizzato per la stampa...

Anche qui, occorre ricordare che l’Ex Ministra del PD è quella che dopo aver inaugurato l’Opera ha dato un acconto al contraente generale pari al 30% (…), mentre l’attuale sottosegretario Cancelleri è «il compagno di scuola» dell’Ing. Silvio Cananella che, per coincidenza, oggi è Responsabile Nuove Opere per la Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria ma anche RUP del Megalotto 3 nonostante sia un dirigente di prima nomina (come riporta l’articolo pubblicato su “Domani”, il quotidiano Italiano d'informazione edito da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri, dal titolo “LA GRANDE OPERA IN VERSIONE GRILLINA È GIÀ INSABBIATA” a firma di Daniele Martini e pubblicato lo scorso 29 maggio).

Oggi non è Fabio Pugliese ma è l’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), ad affermare che la strada statale 106 Jonica con il Megalotto 3 (il tratto in via di ammodernamento compreso dall’innesto con la S.S.534 e Roseto Capo Spulico), rappresenta un «caso eclatante» in termini di «aumento del costo complessivo dell'intervento» e di «ritardo enorme nella realizzazione». Non solo, l'indagine dell'ANAC nella seduta del Consiglio dello scorso 15 settembre 2021 ha evidenziato che «per l’attività di progettazione svolta dal contraente generale si è andati incontro a un contenzioso, riguardante il pagamento di un maggiore importo».

A questo punto verrebbe da chiedersi: perché su quanto sta accadendo sul Megalotto 3 è calato un muro di omertà senza precedenti che, dalla stampa alla politica, vede tutti “disinteressati” all’andamento di questo importante e strategico processo? È mai possibile che nemmeno di fronte a quanto è emerso dall’ANAC non vi sia una sentita e seria preoccupazione da parte della politica, del sindacato e, più in generale, del territorio? Come si può lasciare sola una organizzazione di volontariato che denuncia da mesi le svariate e diverse anomalie che vanno ad accumularsi sull’Opera e che oggi sono state menzionate dall’Anticorruzione?

Bisogna pretendere che l’Opera sia realizzata bene e che i tempi di consegna siano rispettati. Affinché ciò avvenga, però, è necessario l’impegno di tutti! Non bastano le dichiarazioni dell’Ex Ministro del Pd o del Viceministro del M5S o di qualche parlamentare di Corigliano-Rossano, né tanto meno le dichiarazioni dei dirigenti “compagni di scuola” o, addirittura, del contraente generale…

La battaglia, sia chiaro, non è finita quando il 28 febbraio 2018 è stato definitivamente approvata l’Opera con la Delibera del CIPE e nemmeno quando il 19 maggio 2020, in fretta e furia, è stata inaugurata. La battaglia è ancora viva e dobbiamo vincerla perché, sia chiaro a tutti, qui non c’è solo da portare a casa il risultato sul Megalotto 3 ma c’è qualcosa, ancor più importante, da ottenere: la credibilità della Calabria! Se non fila tutto liscio come l’olio a Roma saranno autorizzati a dirci che non intendono continuare investire nell’ammodernamento di nuovi lotti della Statale 106 perché noi siamo dei buoni a nulla e ciò avrebbe senso se poi l’Opera del Megalotto 3 verrà ultimata tra dieci anni e magari costando il doppio!!!

Vogliamo capirlo o no…?!?!?!?

lunedì 20 settembre 2021 0 commenti

IL POLITICO GIUSEPPE CONTE NON È UNA PERSONA SERIA: VI DIMOSTRO IL PERCHÉ

 

IL POLITICO GIUSEPPE CONTE NON È UNA PERSONA SERIA: VI DIMOSTRO IL PERCHÉ

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 DOCUMENTI ALLEGATI: Piano per il sud - Relazione sull'attività del CIPE 2020

Nella giornata di domani, sulla costa jonica calabrese, attraversata dalla Statale 106, è previsto il tanto atteso tour elettorale di Giuseppe Conte, attualmente presidente del partito politico del Movimento 5 Stelle ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ad annunciarlo, nei giorni scorsi, la deputata del M5S Scutellà che dell’ex Premier Giuseppe Conte ha espresso un giudizio netto dichiarando di apprezzare le sue grandi capacità «di mettere a punto soluzioni concrete e di non affidarsi a facili slogan».

Oltre alla Scutellà, anche il deputato del M5S D’Ippolito con una nota stampa ha spiegato che Giuseppe conte è «attentissimo ai temi dello sviluppo economico e altrettanto ai bisogni sociali e al sostegno dei più deboli» ma, soprattutto, ha affermato che «Conte interverrà sulle necessità della Calabria».

A quanti affermano che Giuseppe Conte arriva in Calabria solo oggi che non è più Presidente del Consiglio ricordo che non è così.

L’ultima volta che Giuseppe Conte venne in Calabria era ancora Presidente del Consiglio: fu un anno fa, per l’esattezza il 13 febbraio 2020, un mese prima che scoppiasse la pandemia da covid-19, al liceo Severi di Gioia Tauro per la tanto propagandata presentazione del "Piano per il Sud 20-30" insieme agli allora ministri del Sud, Giuseppe Provenzano, e dell'Istruzione, Lucia Azzolina.

In quell’occasione Conte dichiarò «oggi è San Valentino, ricordiamoci questa data. Oggi a Gioia Tauro abbiamo aperto il cantiere dell'Italia del futuro, posto le basi per asfaltare la strada del riscatto, per liberare le molteplici energie culturali, personali economiche sociali che sono al Sud», ed aveva aggiunto «se riparte il Sud riparte l'Italia».

Eppure, come sempre avviene in queste circostanze, i media calabresi diedero molto risalto alle dichiarazioni dell’allora Presidente del Consiglio Conte mentre nessun organo di informazione riportò il comunicato stampa in cui il sottoscritto, umile ed onesto cittadino calabrese, allegava le 87 pagine del fantomatico “Piano Sud 20-30” evidenziando che sulla strada Statale 106 non c’era neanche un centesimo di euro fatta eccezione per il Megalotto 3 (ammodernamento del tratto di Statale 106 compreso tra Roseto Capo Spulico e Sibari), peraltro già finanziato dai precedenti Governi Berluscono-Renzi-Gentiloni mentre per la Calabria c’era davvero poco o niente...

Circa una settimana fa, a confermare i fatti, è intervenuta la Relazione del CIPE in cui si evince che l’allora Presidente Conte per la Statale 106 non ha mai stanziato un solo centesimo di euro. Documenti, questi, che a differenza degli annunci di qualche parlamentare sprovveduto del M5S, trovano riscontro preciso nella realtà: i cittadini calabresi, che per fortuna non sono ciechi e non soffrono di allucinazioni, non hanno visto un bel nulla. Inoltre, i calabresi, non sono mica fessi…

Eppure, giusto per fare un esempio, il ponte Morandi a Genova, la città di Beppe Grillo, è stato ricostruito in un batter d’occhio e, in entrambi i Governi da lui presieduti con Lega e M5S, Giuseppe Conte molte opere le ha finanziate. Peccato che ciò sia avvenuto – come è ormai dimostrato – al nord in Piemonte, in Veneto, in Lombardia. Al centro nella regione Lazio ed al Sud in Sicilia e nella Campania di Luigi Di Maio.

Domani Conte arriva a sulla costa jonica calabrese per chiedere voti per le elezioni regionali…

Tutti sono in fermento!!!

Ci sarà un temerario giornalista che avrà il coraggio di stampare la Relazione del CIPE ed il “Piano Sud 20-30” al fine di consegnarla a Giuseppe Conte per proporgli finalmente una domanda scomoda: ha qualcosa da dire rispetto al fatto che sulla Statale 106 ha scelto di non investire neanche un centesimo di euro?

Domani arriva Giuseppe Conte per chiedere i voti per le elezioni regionali...

Tutti sono pronti a votarlo!!! Lui, sia chiaro, non è diverso da Salvini, Meloni, Letta, ecc. ecc. Però, a differenza di tutti gli altri, è stato per due anni Presidente del Consiglio…

Ma ci sarà mai qualche coraggioso giornalista pronto a dirgli che è finito il tempo in cui i calabresi erano pronti a farsi prendere per i fondelli dal “politicante” di turno?

Staremo a vedere…

martedì 14 settembre 2021 0 commenti

La Relazione sull'attività del CIPE nel 2020: la Statale 106 dimenticata dal Governo Conte

LA RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DEL CIPE NEL 2020: LA STATALE 106 DIMENTICATA DAL GOVERNO CONTE

 dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 

È stata pubblicata la Relazionesull’attività del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), nell’anno 2020 allorquando il Presidente del Consiglio dei Ministri era Giuseppe Conte ed il Ministro alle Infrastrutture era Paola De Micheli. I fatti sono ben chiari nelle 71 pagine della relazione ed i numeri sono ancora peggiori di quello che si poteva immaginare…

Innanzitutto c’è da chiarire una cosa molto importante: la Relazione presentata nasce sulla base di quanto previsto dell’articolo 42 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 e concernente l’attività svolta dal CIPE (oggi CIPESS), nel corso dell’anno 2020: quindi per la prima volta in Italia viene pubblicata una relazione sull’attività del CIPE (o CIPESS).

Poi ci sono i numeri o, se preferiamo, i fatti che mai come questa volta purtroppo parlano chiaro.

Il CIPE nel corso del 2020 ha adottato 81 deliberazioni e di queste 19 riguardano le infrastrutture. Le delibere relative alle opere strategiche/prioritarie sono le principali tipologie di delibere del Comitato in materia di infrastrutture. Il CIPE, in tutto il 2020, ha adottato le deliberazioni relative solo a 5 interventi stradali di Anas: l'Itinerario Ragusa-Catania (Sicilia); la Via del Mare Jesolo-litorali – Collegamento A4-Jesolo e litorali- bretella stradale (Veneto); la Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni (Loc. San Carlo)-Confine regionale. Svincolo di Piediluco e collegamento alla S.P. 675 (Lazio e Umbria); approvazione del progetto definitivo del lotto 1 e del lotto 4 della SS n. 291 “della Nurra” (Sardegna); rettifica del CUP della “Via del Mare Jesololitorali - collegamento A4-Jesolo e litorali-bretella stradale” (Veneto).

Per quanto attiene, invece, le autostrade nel 2020 il CIPE ha adottato le delibere relative agli interventi: completamento corridoio tirrenico meridionale A12-Appia. Tratto A12 (Roma-Civitavecchia) - Roma (Tor de’ Cenci) nel Lazio; corridoio intermodale Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone nel Lazio; riapprovazione del progetto definitivo ai soli fini dell’apposizione della pubblica utilità e del vincolo preordinato all’esproprio del "Raccordo autostradale tra il nuovo casello di Ospitaletto (A4), il nuovo casello di Poncarale (A21) e l'aeroporto di Montichiari" in Lombardia.

Nell’anno 2020, il CIPE ha assunto decisioni in materia infrastrutturale relative a nuovi fondi pubblici per circa 1,067 miliardi di euro, a investimenti privati per circa 986 milioni di euro e ha deliberato nuovamente su opere già approvate precedentemente dallo stesso Comitato per circa 4,091 miliardi. Il totale di investimenti è di circa 6,1 miliardi di euro ma sulla Statale 106 non c’è neanche un centesimo di euro.

Appare ancor più grave l’attenzione che il Governo Conte ha riservato al Sud.

I fondi per opere infrastrutturali deliberati dal CIPE nel 2020 sono, infatti, così ripartiti: 36% al Nord; 48% al Centro e solo il 16% al Sud e Isole... Ciò si evince ancor di più nell'allegato a pagina 65 dove viene riportato il riepilogo delle delibere adottate dal CIPE in materia di infrastrutture.

La Relazione sulle attività delCIPE nel 2020 certifica purtroppo un’amara realtà: la strada Statale 106 non è mai stata nelle corde del Governo Conte. Un esecutivo che ha amministrato rappresentando gli interessi del Nord e del Centro Italia senza mai – dati, numero e fatti alla mano – portare risultati al Sud Italia e contribuendo ad aumentare il divario esistente tra le regioni meridionali e quelle centrali e settentrionali del Paese.

Una nota di demerito riguarda la Calabria: non solo non è stato fatto nulla per la Statale 106 ma leggendo attentamente la Relazione si può comprendere quanto è stato estremamente marginale l’interesse del Governo Conte e quanto, questo, abbia determinato una crescita del divario esistente tra Calabria e le altre regioni d’Italia.

Questo documento è storia. L’amara storia che si ripete. La Calabria sempre più marginale ed il Governo Conte in linea, se non peggio, con i precedenti governi che nulla, o quasi, hanno investito per migliorare e far crescere la nostra Calabria.


sabato 11 settembre 2021 0 commenti

LE VERITÀ SULLA STATALE 106 CHE FLAVIO STASI CI CONSEGNA

 

LE VERITÀ SULLA STATALE 106 CHE FLAVIO STASI CI CONSEGNA

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 

Ho letto con grande attenzione la lunga riflessione che il Sindaco Flavio Stasi ha scritto per far comprendere le ragioni – che condivo – per le quali non accetta la proposta-propaganda di tracciato della Statale 106 Sibari-Coserie.

Sono diverse le osservazioni che ne ho tratto.

Il Sindaco Stasi afferma che il primo incontro con l’Anas lo ebbe il 19 luglio 2019 ed è vero. Questo implica che non è vero ciò che affermano – peraltro continuamente ed a ridosso di ogni campagna elettorale – le onorevoli parlamentari del Movimento 5 Stelle Elisa Scutellà e Rosa Silvana Abate quando affermano che la presunta scelta di Anas di ammodernare il primo tratto a Sud di Sibari è frutto del loro impegno.

Il primo cittadino di Corigliano-Rossano scrive di “aver chiesto energicamente ad Anas di elaborare un progetto per la realizzazione di una strada a 4 corsie che colleghi la nuova realtà urbana ed amministrativa di Corigliano-Rossano”. A Flavio riconosco l’onestà ed il coraggio di averlo ammesso. Mentre ritengo che siano racchiusi in questa richiesta tutti i limiti di una amministrazione comunale che non solo è incapace di comprendere appieno il progetto della fusione che ha portato alla nascita della terza città della Calabria ma che, proprio a causa di questa visione, appunto limitata, perde centralità ed autorevolezza nell’intero territorio cedendola a Cosenza.

Per quale motivo un sindaco di un comune del basso jonio dovrebbe, ad esempio, votare alle prossime regionali o alle prossime governative un candidato espressione del nostro territorio jonico se poi il Sindaco della terza città della Calabria, ad esempio, chiede ad Anas una 4 corsie fino a Corigliano-Rossano e non, invece, la realizzazione del Megalotto 8 che da Sibari arriva a Mandatoriccio e che diventa funzionale all’intero territorio. Al territorio tutto. Quel territorio che Corigliano-Rossano dovrebbe ambire a rappresentare per intero. Aggiungo di più: se a Gallo va dato il merito di aver assunto l’iniziativa di convocare in Cittadella i sindaci di Corigliano-Rossano e Cassano allo Jonio (come riferisce il Sindaco Stasi), e quindi di aver ben rappresentato il suo territorio, non si può dire altrettanto dei parlamentari del M5S che “molti mesi dopo quell’incontro” avvenuto in Regione Calabria, in occasione dell’arrivo a Corigliano-Rossano del sottosegretario alle infrastrutture del M5S Giancarlo Cancelleri non hanno ritenuto coinvolgere i sindaci del basso jonio cosentino e non si sono opposti all’ipotesi di tracciato presentato che esclude l’area a Sud di Corigliano-Rossano dalla realizzazione di una Statale 106 a 4 corsie.

L’altra osservazione riguarda l’Anas perché il Sindaco Flavio Stasi – correttamente – fa notare che a seguito di quell’incontro cambiò il governo regionale e nazionale e, quindi, sono “cambiati i vertici di Anas”. Qui bisogna per verità non dimenticare di dire che la nuova Dirigenza di Anas nominata in Calabria dal M5S è stata fino ad oggi – bilanci di esercizio alla mano – un vero disastro. Ha illuminato lo svincolo di Corigliano-Rossano Porto ma per una scelta politica non ha illuminato agli svincoli per Villaggio Frasso e Torricella. Sempre per una scelta politica non ha ancora avviato i lavori per la rotatoria di Santa Lucia. Ancor più grave è il fatto che per scelta politica non ha ancora finanziato il progetto già approvato per la rotatoria e la risistemazione della viabilità nella Zona Industriale dell’area urbana di Corigliano Calabro. Mentre è perfino incapace di accendere 4 lampioni ad Insiti dove permane una situazione di grave pericolo poiché la rotatoria è stata aperta per senza illuminazione.

All’interno della compagine di questi nuovi dirigenti di Anas in Calabria, del resto, vi è l’ormai arcinoto Ing. Silvio Canalella. Un tecnico di cui ormai parla tutta Italia. È un dirigente di prima nomina che arriva da Caltanissetta (città in cui è nato anche il Vice Ministro del M5S Giancarlo Cancelleri). Restando alle informazioni riportate sul quotidiano nazionale “Domani” è stato anche “compagno di scuola” del Vice Ministro pentastellato Cancelleri ed oggi, per coincidenza, nella Struttura Territoriale di Anas in Calabria occupa il ruolo di Responsabile Nuove Opere ma ha ottenuto anche un altro incarico importante essendo RUP (Responsabile Unico del Procedimento), del Megalotto 3 (Sibari – Roseto Capo Spulico). Un’Opera che ad oggi vanta incredibili ritardi e su cui peserà per sempre la responsabilità di quanti hanno deciso di non voler vedere e di non voler capire quanto sta accadendo.

Una riflessione importantissima - che non voglio sottacere – riguarda, invece, l’aspetto progettuale. Il Sindaco Stasi – che ringrazio pubblicamente – ci ha consentito di comprendere un aspetto da lui riportato nel suo articolo a più riprese. L’ipotesi di tracciato tra Sibari e Corigliano-Rossano vanta carenze progettuali serie a tal punto che Flavio Stasi lo giudica nel suo articolo uno “schizzo”, aggiungo, evidentemente proposto al pubblico solo per ragioni di propaganda elettorale esattamente come ci ha abituato ormai da decenni la tanto stigmatizzata “vecchia politica” che gli esponenti del M5S volevano sostituire con il motto “partecipa, scegli, cambia”.

Un’altra osservazione riguarda le risorse economiche. Seppure dal 2019 vi sono state diverse occasioni quali la manovra finanziaria del dicembre 2020, il Recovery Fund che, a seguito della pandemia per il covid-19, ha messo sul piatto investimenti per oltre 26 miliardi di euro, i deliberati del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPESS), il DEF (Documento Economico e Finanziario), del 2021, il dato di fatto resta sempre lo stesso: lo Stato non ha mai finanziato la Statale 106 poiché a Roma manca la volontà politica di farlo. Non solo. Seppure Corigliano-Rossano è la città che in Calabria ha la più numerosa rappresentanza parlamentare ed anche la più longeva al Governo niente è stato fatto per incidere in questo senso. Cosa hanno ottenuto per la Statale 106 questi quattro parlamentari al Governo dal 4 marzo 2018? Nulla.

A tal proposito è davvero singolare che sia stata indetta una Conferenza dei Servizi: non c’è uno straccio di progetto ma – come ci riferisce il Sindaco Flavio Stasi – solo “cinque tavole che delineano, nuovamente, la medesima bozza di tracciato, senza ulteriori approfondimenti o correzioni”; non c’è nemmeno un centesimo di euro che – come nel caso del Megalotto 3 – possa far intravedere all’orizzonte una Delibera CIPE che dia credibilità a questo fantomatico progetto e poi non c’è niente in nessuno dei documenti programmatici del Governo che possano convincerci che si fa sul serio.

La verità – ma l’abbiamo capito tutti – è che ci sono solo le elezioni per il rinnovo del consiglio regionale il prossimo 3 e 4 ottobre e qualche parlamentare del M5S è in evidente difficoltà.

Sul fatto che non ci sono i soldi lo stesso Sindaco Flavio Stasi richiama le affermazioni del Ministro per il Sud Mara Carfagna che in risposta ad una interrogazione parlamentare ha ammesso che ad oggi sulla Statale 106 mancano 2 miliardi di euro. Cioè non ci sono. È anche vero che ha garantito che per il Governo è un obiettivo reperire nelle prossime settimane queste risorse economiche che ad oggi non ci sono. Però è ancora più vero che tra meno di un mese ci sono sempre le elezioni regionali in Calabria.

Sull’ipotesi del fantomatico tracciato Sibari-Coserie, infine, mi unisco a tutte le condivisioni esternate dal Sindaco Stasi e dal Presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” che condivido totalmente. Aggiungo però una nota: questa ipotesi non è accettabile per tutti i motivi già detti ma anche per il fatto che è totalmente calato dall’alto. Senza alcun confronto, senza alcuna partecipazione e coinvolgimento dal basso e, soprattutto, senza alcuna conoscenza del territorio. Tanto è vero che ha messo tutti d’accordo sul fatto che è inaccettabile.

Occorre, quindi, continuare a lottare ed a impegnarsi affinché i problemi legati alla Statale 106 siano affrontati seriamente e, soprattutto, siano risolti. Però è evidente che affinché ciò accada è necessario che vi siano innanzitutto competenze, conoscenze, volontà, impegno, serietà, coerenza, sensibilità, risorse e credibilità che ad oggi, parliamoci francamente, mancano!

 
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