lunedì 27 dicembre 2021 0 commenti

I FATTI SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI E NOI NON SIAMO UN POPOLO CON L’ANELLO AL NASO

 

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

 

Il quinto CIPESS (ex CIPE), dell'era Draghi rischia di essere, molto probabilmente, anche l'ultimo se l'attuale Presidente del Consiglio diventerà il prossimo Presidente della Repubblica. Come ha già denunciato poche ore fa dall’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”, informando come sempre correttamente tutti i cittadini calabresi, è l’ennesimo CIPE in cui il Governo non Delibera neanche un centesimo di euro sulla Statale 106 “Jonica” in Calabria.

Tuttavia, c’è di più. Molto di più…

Il CIPESS nell’ultima seduta (la quinta del Governo Draghi), lo scorso 22 dicembre ha approvato con una Delibera solo una parte del progetto definitivo della “Pedemontana Piemontese” e, nello specifico, la Tratta Masserano-Ghemme.

Per capire di più bisogna spiegare cosa è la Pedemontana Piemontese: essa costituisce il ramo occidentale della Pedemontana Veneto-Lombarda-Piemontese ed ha lo scopo di collegare il territorio biellese con i sistemi autostradali dell’A4 Torino- Milano, in località Santhià, e dell’A26 Genova Voltri- Gravellona in località Ghemme. L’intervento consiste nella realizzazione di un collegamento diretto alla rete autostradale, di circa 40,5 km, suddiviso in tre lotti funzionali: A4- Biella (LOTTO 1); Biella- Masserano (TRATTO IN ADEGUAMENTO della SR 142); Masserano-Ghemme (LOTTO 2).

Come mai il Governo ha approvato solo e soltanto una parte del progetto definitivo della “Pedemontana Piemontese” e, nello specifico, il LOTTO 2 relativo al tratto Masserano-Ghemme?

La risposta è molto semplice: perché solo il lotto Masserano-Ghemme dal 2017 risulta finanziato mentre gli altri sono privi di finanziamento. L’importo della tratta Masserano-Ghemme risulta finanziato, infatti, attraverso 124,7 milioni di euro provenienti dai fondi per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020 e 80 milioni dal Decreto “Sblocca Italia”.

In sostanza il Governo che avrebbe potuto approvare con una Delibera CIPESS (ex CIPE), il progetto definitivo di un’Opera si limita ad approvarne solo un lotto e questo avviene poiché solo e soltanto questo lotto è finanziato dal 2017 mentre gli altri non sono finanziati.

C’è di più: nel caso della Pedemontana Piemontese, così come per la totalità delle grandi opere pubbliche in Italia, viene confermata una regola procedurale per la quale prima si approva al CIPE il finanziamento (nel caso del LOTTO 2 della Pedemontana Piemontese vale la Delibera CIPE n.54, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14 aprile 2017), e solo dopo, appunto il 22 dicembre 2021, si approva il progetto definitivo con una seconda Delibera CIPESS.

Per farla molto semplice, soprattutto per chi è così impegnato a far politica sulla pelle delle vittime della strada Statale 106 “Jonica” calabrese da non riuscire ad afferrare le complessità legate all’argomento, ricorderò più semplicemente un famoso proverbio: senza soldi non si cantano messe.

Senza soldi non si cantano messe nonostante il decreto semplificazioni, lo sblocca cantieri, i commissari, gli sceriffi, i tuttologi, i sottosegretari, i politicanti, ecc. ecc.

Anche il 3 novembre 2021, in occasione del quarto CIPESS (ex CIPE), il Governo Draghi ha cantato messa approvando il progetto definitivo del Collegamento ferroviario con l'aeroporto "Marco Polo" di Venezia di cui i soldi (475 milioni di euro), c’erano già da anni; il 27 luglio nella precedente seduta il CIPESS ha cantato messa approvando il progetto definitivo del “Completamento dello schema idrico Basento-Bradano” di cui i soldi c’erano già e l’ha fatto anche perché altrimenti sarebbero scaduti i termini per il vincolo preordinato all'esproprio (VPE) e la dichiarazione di pubblica utilità (DPU).

In questo quadro semplice ed elementare, tanto che potrebbe essere compreso banalmente anche da un bambino, non si comprendono solo alcune questioni.

Esiste una Delibera CIPE o CIPESS che finanzia l’intervento CZ388 per la realizzazione di un nuovo asse di categoria B che collega il viadotto Coserie e lo Svincolo di Sibari del Megalotto 3? Attraverso quale Delibera CIPESS o CIPE il Governo ha stanziato 151 milioni di euro su questo intervento? Vi è un vincolo su questi 151 milioni di euro? Vi è una Delibera CIPESS che vincola e impegna il Governo a finanziare i restanti 350 milioni di euro circa che si dice servirebbero al completamento dell'Opera e che di certo ad oggi non ci sono?

È possibile che non esiste alcuna Delibera CIPESS o CIPE semplicemente perché non esiste alcuno studio tecnico ma, soprattutto, economico capace di determinare se realmente il progetto è fattibile e se realmente è realizzabile ed a quanto ammonta il reale costo comprensivo delle opere compensative da corrispondere ai comuni interessati e, soprattutto, degli espropri da corrispondere ai privati?

Esiste uno straccio di documento, che sia anche una inutile letterina informale come quella inviata dal Presidente della Regione Occhiuto al Ministro delle Infrastrutture per chiedergli i soldi che non ci sono, per capire se c’è stata la richiesta del Ministero delle Infrastrutture ad Anas Spa in cui si è chiesto di non eseguire alcuno studio di fattibilità tecnico-economica oppure semplicemente non c’è e non è mai stato finanziato uno studio di fattibilità tecnico-economico?

Insomma, non credo che serva un esorcista per dare una risposta a queste semplici domande.

Domande, sia chiaro, che molto presto troveranno una risposta e quando ciò accadrà non sarà semplice trovare delle giustificazioni per chi oggi racconta che c’è una impedibile occasione da non perdere mentre dovrebbe dare risposte a queste domande con documenti alla mano dall'alto dei ruoli istituzionali che ricompre...

Anche per questo credo che sia importante l’iniziativa che alcune associazioni del territorio hanno organizzato il prossimo 10 gennaio presso la Sala Rossa di Palazzo San Bernardino a Corigliano-Rossano invitando tutti, ma proprio tutti (nessuno escluso), ad un confronto aperto, inclusivo e serio sul tema dell’ammodernamento della Statale 106 “Jonica” in Calabria.

Possono e debbono partecipare anche coloro i quali hanno la possibilità di dare delle risposte alle tante, troppe domande che restano sospese attraverso atti e documenti formali del Governo di cui loro stessi fanno parte.

Perché non c’è bisogno di esorcisti o di incantatori di serpenti.

Non siamo un popolo con l’anello al naso!

Siamo più semplicemente un popolo legato purtroppo ad un problema antico da sempre irrisolto che ci riguarda tutti e, insieme, possiamo affrontarlo e risolverlo solo se decideremo di evitare di fare politica decidendo di dar vita ad un confronto unitario, costruttivo e propositivo e, soprattutto, operativo e risolutivo che possa coinvolgere tutti gli attori istituzionali ma anche le forze sociali ed economiche di questo territorio.

La “Pedemontana Piemontese” non è la fantasia di chissà quale sottosegretario o di qualche “autorevole” esponente della stampa locale ma è solo una realtà tanto profonda quanto amara: possiamo anche non essere responsabili per la situazione in cui ci troviamo, ma lo diventeremo se non faremo nulla per cambiarla insieme!

mercoledì 22 dicembre 2021 0 commenti

IL CONSIGLIO D’INDIRIZZO DEL GOVERNO CONFERMA: PER LA CALABRIA JONICA O SI CAMBIA O SI MUORE

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 

L’Italia è il Paese dell’UE con il più alto tasso di ragazzi tra i 15 e i 29 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione (NEET). Il tasso di partecipazione delle donne al lavoro è solo il 53,8 per cento, contro il 67,3 per cento della media europea. Questi problemi sono ancora più accentuati nel Mezzogiorno, dove il processo di coesione con le altre aree del Paese si è arrestato ed i dati in Calabria sono persino allarmanti.

La produttività del sistema economico italiano è molto più lenta che nel resto d’Europa. Dal 1999 al 2019, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto del 4,2 per cento, mentre in Francia e Germania è aumentato rispettivamente del 21,2 e del 21,3 per cento.

In questo quadro desolante la Calabria è praticamente ultima e, in Calabria, la costa jonica ancora peggio per effetto della crisi demografica e dell’invecchiamento ma anche per gli investimenti non adeguati nei settori strategici: infrastrutture al primo posto, sanità, turismo, valorizzazione del territorio, della cultura ecc.

Ciò è dovuto al fatto che, nel decennio scorso, la Calabria jonica ha fatto registrare un calo degli investimenti pubblici e privati nelle infrastrutture e nelle filiere produttive.

La crisi pandemica rischia fortemente di accelerare il processo di impoverimento della costa jonica calabrese e con il Next Generation EU (NGEU), un corposo programma che prevede investimenti e riforme per la ripartenza previsto dall’Unione Europea, è stata persa un’opportunità di sviluppo non solo necessaria a conseguire maggiore equità con gli altri territori italiani ed europei ma anche per intraprendere un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo rimuovendo gli ostacoli che ne hanno bloccato la crescita negli ultimi decenni a partire dalla condizione pressoché inesistente di infrastrutture stradali e ferroviarie.

Questi sono i dati che emergono dalla riunione del Consiglio d’indirizzo del Governo che si è tenuta presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica lo scorso venerdì 17 dicembre 2021.

Voglio sperare che il Governo possa cambiare il sistema delle decisioni in materia di investimenti pubblici in infrastrutture, possa favorire un processo di destinazione delle risorse capace di garantire una maggiore equità tra la Calabria jonica ed il resto dell’Italia e possa investire per contenere e mitigare il calo demografico e la riduzione delle nascite così come indicato dal Consiglio d’indirizzo.

Diversamente, l’unico destino possibile per la Calabria jonica è lo stesso ed identico che purtroppo, dal ’96 ad oggi, ha accomunato oltre 750 persone sulla strada Statale 106: la morte.

mercoledì 15 dicembre 2021 0 commenti

Appello-Proposta al Sindaco della terza Città della Calabria Ing. Flavio Stasi

 Al Sindaco di Corigliano-Rossano

Ing. Flavio Stasi

SEDE


OGGETTO: Appello-Proposta al Sindaco della terza Città della Calabria Ing. Flavio Stasi

 

Caro Sindaco della Città di Corigliano-Rossano Flavio Stasi,

innanzitutto colgo l’occasione anche qui per esprimerle i miei più sinceri auguri per il suo compleanno.

Oggi ho deciso di scriverLe questa mia poiché, ormai da diverse settimane, sono stanco di essere sollecitato da centinaia di cittadini di Corigliano-Rossano che mi chiedono, con viva preoccupazione, opinioni sul progetto CZ388 che prevede un nuovo asse di categoria B di collegamento fra Coserie e Sibari.

Tengo a ricordarLe, a tal proposito, che nel mentre Lei ed altri autorevoli esponenti politici del territorio a metà aprile scorso, in occasione della presentazione del “progetto-bozza” (uno schizzo non può essere ritenuto un progetto “definitivo), del Vice Ministro Cancelleri eravate impegnati ad appropriarvi dei “meriti” di questo “storico” traguardo io ero l’unico ed il solo che scrisse, a chiare lettere, che questo era solo il maldestro tentativo di chi, in parlamento, non avendo ottenuto alcun risultato per il territorio che li ha eletti a pieni voti, con la compiacenza di qualche dirigente “amico” di Anas, ha messo in piedi un teatrino utile solo, questo bisogna ammetterlo per premiare il merito, a far parlare la Città di Corigliano-Rossano così tanto di questa bugia che, ormai, è divenuta di fatto una realtà...

Sono molti, infatti, gli indizi che oggettivamente rendono questa vicenda l’emblema di quanto il nostro territorio, compresa la terza Città della Calabria, sia ormai burlata dagli esponenti di un Governo che non ha inteso investire sulla realizzazione di nuovi lotti della Statale 106 neanche un centesimo di euro sia nel Recovery Fund che attraverso i fondi ordinari dello Stato.

La narrazione del Vice Ministro Cancelleri, in tal senso, è suggestiva: ad aprile dichiarava che il progetto sarebbe costato 400 milioni di euro e che di questi, circa la metà era disponibile mentre solo ieri, ad un Giornalista che gli chiedeva se avessero messo le risorse necessarie sul progetto attraverso il finanziamento del Contratto di Programma Anas che proprio in questi giorni verrà rimpinguato attraverso la legge di bilancio per il 2022 ha risposto “noi non mettiamo i soldi sulle opere che non sono immediatamente cantierabili” lasciando intendere peraltro che chiunque ritiene che il finanziamento dell’opera è importante “sbaglia stupidamente”.

Una risposta così non è degna neanche di essere smentita nonostante basterebbe davvero poco: leggere le opere approvate dal CIPESS già solo quest’anno dal Governo Draghi al fine di comprendere quanto ciò non abbia alcuna aderenza con la realtà.

Non solo, ma ricordando la Sua nota stampa, quella che Lei ha scritto il 9 settembre scorso, potrei chiederLe: Sindaco ha notizie della Ministra per i Sud Mara Carfagna? Perché dalla sua risposta all’interrogazione dell’On. D’Ettore fino ad oggi son trascorse diverse settimane mentre la legge di bilancio è ormai all’approvazione del Parlamento. Ci sono questi 2 miliardi di euro oppure no…? Lei sa qualcosa?

Non entro nel merito del tracciato proposto. Innanzitutto perché da ciò che riscontro quotidianamente e, ormai da settimane, la maggior parte, se non la quasi totalità, dei cittadini di Corigliano-Rossano, ritiene la proposta di tracciato presentata ad aprile scorso insieme a quella presentata lo scorso venerdì a Trebisacce, entrambe semplicemente irricevibili. Nonostante, quest’ultima, per come ha affermato l’Ing. Silvio Cananella è nata dalle richieste che Lei ha formulato ad Anas e che sono state accolte.

Non entro nel merito del tracciato, Le dicevo, anche perché oltre a risultare molto più costoso del vecchio progetto è certamente irrealizzabile come può comprendere chiunque vive sul territorio.

Caro Sindaco, se Lei ha il tempo di reperire l’incartamento del progetto del Megalotto 8, già approvato 20 anni fa dai consigli comunali degli ex comuni di Rossano e Corigliano Calabro, leggerà che l’Anas ed il progettista presentavano quell’ipotesi progettuale quale più logica e conveniente possibilità di ammodernamento per la Statale 106 nel territorio. Ritenevano impensabile realizzare un tracciato ex-novo in montagna per via dei costi che sarebbero divenuti troppo esosi. Allo stesso modo ritenevano impossibile realizzare un nuovo tracciato in piana poiché, considerata la notevole antropizzazione, ciò avrebbe determinato soluzioni improponibili e costi incalcolabili.

Sono stupito, mi creda, nell’apprendere che Anas ed il progettista dopo soli 20 anni, rispetto alla possibilità di utilizzare il progetto di un tracciato esistente decidano, invece, di cambiare entrambi opinione. Sia l’Anas, lo ripeto, e sia il progettista che poi è lo stesso ed identico progettista del preliminare del Megalotto 8 che, per inciso, in questi ultimi mesi non ha lavorato certamente a gratis esattamente come non ha lavorato senza ricevere un compenso per la realizzazione del progetto esistente già approvato 20 anni fa.

Più di qualche cittadino, negli ultimi giorni, mi contatta per dirmi che è terrorizzato dall’eventualità che Lei possa chiedere alla sua maggioranza in Consiglio Comunale di approvare questo tracciato irricevibile e senza coperture finanziarie. Altri, invece, per accusarla del Suo silenzio. Altri ancora per dirmi che sono preoccupati perché Lei è d’accordo con l’Anas che ha recepito le Sue richieste di modifica al tracciato. Altri ancora per dirmi che non è giusto che tra Crotone e Catanzaro è stato approvato un tracciato condiviso da 40 sindaci e due province mentre qui si propone di approvare un tracciato semplicemente imposto dall’alto.

Ho inteso riportarLe queste voci perché tra queste ritengo l’ultima più meritevole di attenzioni.

Però vorrei ricordare che tra Crotone e Catanzaro vi è un tavolo operativo permanente tra i Sindaci in seno alla Provincia di Crotone ormai da tre anni mentre qui a Corigliano-Rossano c’è chi come me ancora oggi attende che Lei mantenga l’impegno che nella campagna elettorale del 2019 ha assunto nelle piazze della Città di Corigliano-Rossano. Perché se quell’impegno fosse stato mantenuto “dopo un mese”, come Lei aveva detto, oggi probabilmente tutto questo sgradevole teatrino ce lo saremmo risparmiati.

Non entro nel merito neanche di un altro aspetto che seppure ritengo strategico, quello legato all’approvazione del PSA, introdurrebbe una ulteriore complessità su un problema che già non risulta semplice di suo e vado alle conclusioni.

 

Ho voluto rivolgermi a Lei attraverso questa lettera aperta per rivolgerLe una proposta.

Caro Sindaco Le propongo di portare in Consiglio Comunale il tracciato del Megalotto 8 relativo al territorio di Corigliano-Rossano già approvato 20 anni fa e di chiederne l’approvazione all’unanimità.

Se ciò accadrà, forte dell’espressione più ampia del Consiglio Comunale, trasmetta la Delibera al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture, alla Direzione Generale di Anas ed al Presidente della Regione Calabria chiedendo loro l’impegno a finanziare il tracciato con le risorse disponibili al fine di iniziare quanto meno uno stralcio del Megalotto 8.

Ciò sarà certamente utile e necessario non solo per stabilire e ribadire quanto è importante per il territorio realizzare concretamente un tracciato ammodernato a Sud di Sibari ma, soprattutto, per capire le reali intenzioni del Governo che, ne sono certo, purtroppo non ha alcuna volontà di completare nuovi lotti della strada Statale 106 “Jonica” in Calabria.

 

Confido nella possibilità che la mia proposta possa essere accolta e nel rinnovarLe i miei auguri di buon compleanno colgo l’occasione per salutarLa

 

Fabio Pugliese

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica

2014 – 2020 - fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria

mercoledì 1 dicembre 2021 0 commenti

Appello pubblico all’On. europarlamentare Laura Ferrara per l’inclusione della strada Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T Core.


Alla Cortese Attenzione dell’Europarlamentare

On. Laura FERRARA

e.p.c.

All’Europarlamentare On. Vincenzo SOFO

Ai parlamentari calabresi On. BARBUTO Elisabetta Maria, On. BRUNO BOSSIO Vincenza, On. CANNIZZATO Francesco, On. DIENI Federica, On. D'IPPOLITO Giuseppe, On. FERRO Wanda, On. FORCINITI Francesco, On. FURGIUELE Domenico, On. GENTILE Andrea, On. MELICCHIO Alessandro, On. MISITI Carmelo Massimo, On. NESCI Dalila, On. ORRICO Anna Laura, On. PARENTELA Paolo, On. SAPIA Francesco, On. SCUTELLÀ Elisa, On. STUMPO Nicola, On. TORROMINO Sergio, On. TRIPODI Maria, On. TUCCI Riccardo, On. VISCOMi Antonio, On. ABATE Rosa Silvana, On. AUDDINO Giuseppe, On. CALIGIURI Fulvia Michela, On. CORRADO Margherita, On. GRANATO Bianca Laura, On. MAGORNO Ernesto, On. MANGIALAVORI Giuseppe Tommaso Vincenzo, On. MORRA Nicola, On. SICLARI Marco, VONO Gelsomina

Al Presidente della Giunta Regionale della Calabria On. Roberto OCCHIUTO

A TUTTI GLI ORGANI DI INFORMAZIONE

 

OGGETTO: Appello pubblico all’On. europarlamentare Laura Ferrara per l’inclusione della strada Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T Core.

Egregia On. Laura Ferrara,

nei giorni scorsi l’On. europarlamentare di Fratelli d’Italia Vincenzo Sofo ha indetto due iniziative. Un lunedì 29 novembre nella città di Crotone insieme all’On. Wanda Ferro e l’altra ha avuto luogo nella città di Locri nella giornata di ieri martedì 30 novembre.

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia ha avuto modo d’informare i cittadini in merito all’interrogazione parlamentare presentata al Commissario Europeo ai Trasporti Adina Valean al fine di chiedere l’inclusione della Statale 106 “Jonica” all’interno della Rete TEN-T Core (principale).

Come certamente Lei saprà, oggi la Statale 106 “Jonica” risulta inclusa nella Rete TEN-T Comprehensive (secondaria), ma solo nel tratto Taranto - Catanzaro Lido. Non si comprendono davvero le ragioni per le quali la Statale 106 “Jonica” non può essere inclusa nella Rete TEN-T Core (principale), da Taranto fino a Reggio Calabria e, quindi, per intero.

A leggere la risposta che il Commissario Europeo ai Trasporti Adina Valean ha riferito all’On. Sofo ciò non riesce a comprenderlo neanche l’Europa. Infatti, dalla risposta della Commissaria Valean si comprende chiaramente che la Commissione europea è disponibile a considerare tale proposta nel caso in cui essa verrà «presentata formalmente dal Governo italiano», evidenziando come ciò finora «non sia però mai avvenuto» e specificando che i termini per farlo stanno per scadere, essendoci tempo fino al 14 dicembre 2021.

In tutta franchezza non riesco a comprendere le ragioni per le quali nonostante la discussione per la revisione della Rete TEN-T sia iniziata un anno fa, ad oggi, il Governo non abbia semplicemente provveduto ad inoltrare una banalissima richiesta che però potrebbe determinare vantaggi considerevoli per la Calabria se consideriamo che essere inclusi nella Rete TEN-T Core consentirebbe di ottenere cofinanziamenti rilevanti non solo per interventi di messa in sicurezza della famigerata e tristemente nota “strada della morte” ma anche e, soprattutto, per la realizzazione di nuove tratte ammodernate.

Eppure, Egregia Onorevole, vorrei farLe presente che tale richiesta risulta coerente con quanto già indicato nel Piano Regionale dei Trasporti della Calabria adottato con D.G.R. n. 503 del 06/12/2016, ed approvato (dopo oltre 20 anni), con D.C.R. n.27 luglio del 2017 all’interno del quale viene chiaramente indicato che la Statale 106 “Jonica” in Calabria è una arteria viaria principale e, quindi, da includere necessariamente nella rete dei trasporti europei. Non può non essere così, visto e considerato che è la seconda più importante arteria viaria presente nella nostra regione come certamente a Lei è noto.

Per questa ragione, da semplice cittadino, intendo chiederLe se ritiene doveroso e necessario impegnarsi affinché il Governo, oggi peraltro sostenuto dal Movimento 5 Stelle di cui Lei fa parte insieme a molti parlamentari calabresi, possa presentare con la massima sollecitudine ed attraverso il Ministero delle Infrastrutture una formale richiesta affinché sia presa seriamente in considerazione la possibilità di includere la Statale 106 “Jonica” da Taranto fino a Reggio Calabria all’interno della Rete TEN-T Core.

Come certamente Lei saprà, nei 4 CIPESS del Governo Draghi (3 novembre, 27 luglio, 9 giugno e 29 aprile 2021), non vi è stato fin qui alcun finanziamento riferito alla Statale 106 “Jonica” in Calabria. Nemmeno del DEF (Documento di Finanza Pubblica), 2021 vi è traccia alcuna di finanziamenti dovuti alla Statale 106 “Jonica” calabrese. Mentre nella legge di bilancio per il 2022 al momento non vi è alcuna traccia dei 2,2 miliardi di euro promessi (o se preferisce annunciati), dal Ministro per il Sud Mara Carfagna lo scorso mese di settembre a due settimane dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria.

Ciò al fine di mettere in evidenza un fatto molto importante: avere la possibilità di riuscire ad includere la Statale 106 “Jonica” calabrese nella Rete TEN-T Core consentirebbe a tanti cittadini ed alle amministrazioni comunali interessate da questa importante arteria viaria di poter esercitare una pressione dal basso sull’Anas Gruppo FS Italiane e sul Ministero delle Infrastrutture affinché possano essere presentati progetti cofinanziati dalla Comunità Europea per la messa in sicurezza e l’ammodernamento della famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

Vorrei, inoltre, farLe presente che questa mia richiesta è in linea con quella che il Sindaco della Città di Crotone Enzo Voce, insieme a 72 sindaci, hanno sottoscritto in un documento dello scorso aprile 2021 in cui, appunto, si chiedeva l’inclusione della strada Statale 106 “Jonica” nella Rete TEN-T Core.

Infine, tengo fortemente a farLa riflettere su un dato indicativo ed allarmante. Nonostante la Pandemia da covid-19 e la conseguente diminuzione dei volumi di traffico sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria negli ultimi 2 anni si sta verificando quanto già stava avvenendo nel triennio 2017-2019: un aumento sempre crescente dei sinistri mortali sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria.

Sono 60 le vittime nel triennio 2017-2019 mentre dal 1° gennaio 2020 fino ad oggi sono 34. In pratica i numeri purtroppo delineano una tendenza che con rammarico ci permette di affermare che il fenomeno dell’incidentalità e della mortalità stradale sulla strada Statale 106 “Jonica” è destinato, nei prossimi anni, ad aumentare sempre di più per merito di una strada sempre più inadatta a gestire gli attuali volumi di traffico.

Sono convinto che avrò certamente riscontri fattivi di quello che sarà il Suo impegno politico nei prossimi giorni al fine di ottenere questo importante e storico obiettivo anche perché se questa opportunità, per l’ennesima volta, dovesse esser persa per tanti altri anni non potremmo cogliere l’occasione di ottenere risorse necessarie sia per la messa in sicurezza e sia per l’ammodernamento della S.S.106 e le responsabilità politiche, sia chiaro, saranno da ascrivere solo e soltanto al Governo che oggi guida il Paese.

In attesa di un riscontro colgo l’occasione di salutarLa

Cordialmente

Ing. Fabio Pugliese

2013: autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

2021: autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014- 2020: fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

 
;