lunedì 28 febbraio 2022 0 commenti

SUL TEMA DELLA STATALE 106 OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE SOLO PAROLE

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Il tanto decantato “storico” Consiglio Regionale di oggi, recante le “Problematiche della Strada statale 106 Jonica” al primo ordine del giorno, è stata l’ennesima offesa alla memoria di tutte le vittime della Statale 106. È stata approvata una mozione che affida pieno mandato al Presidente delle Giunta Regionale Occhiuto a gestire una interlocuzione con il Governo al fine di ottenere delle risorse sulla Statale 106 che non ci sono e che, quindi, non otterremo mai...

Si è persa, quindi, l’occasione da parte del Consiglio Regionale, di rendere davvero storica la seduta di oggi approvando una mozione ben più dura in cui si impegnava il Presidente della Giunta Regionale a chiedere formalmente al Governo la revoca della Delibera CIPESS approvata lo scorso 15 febbraio 2022 in cui alla Calabria sono stati destinati 285 milioni di euro mentre alla Campania dei Ministri Mara Carfagna e Luigi Di Maio – giusto per fare un esempio – ne sono stati assegnati 1.700 milioni di euro peraltro a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione (quelli, per intenderci, che avrebbero dovuto diminuire il divario tra regioni più povere e regioni più ricche…).

Non solo. Non c’è stato neanche il coraggio di chiedere al Governo di rimuovere il Commissario Straordinario per la Statale 106 che ad oltre un anno dalla sua nomina ha fatto esattamente ciò che oggi hanno fatto i nostri consiglieri regionali: il nulla più assoluto.

In pratica è prevalso – per la verità fatta eccezione per Fratelli d’Italia che pur essendo al Governo della Regione Calabria come è noto è all’opposizione del Governo nazionale – l’unico vero interesse dei consiglieri regionali di Forza Italia, Partito Democratico, UDC, Lega e M5S: non assumere posizioni di disturbo al Governo nazionale e quindi ai Partiti al fine di evitare possibili problemi interni e ritorsioni nell’ambito delle imminenti candidature per le elezioni politiche del prossimo anno.

Oltre a ciò, è gravissima la totale assenza di visione politica su un problema complesso qual è quello della Statale 106 del Presidente Occhiuto e dei Consiglieri Regionali. È incredibile che il contributo dell’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Lavori Pubblici sia stato praticamente inesistente... In circa due ore di dibattito nessuno ha posto il problema, anche solo per errore, di dover intervenire sulla Statale 106 con un piano di interventi di messa in sicurezza urgente nei punti più pericolosi e con lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione che, per inciso, mancano da anni.  

In verità, il dibattito, ha chiaramente evidenziato due aspetti che sono di fatto l’uno peggio dell’altro. Il primo è relativo alla debolezza politica del Governo Occhiuto che, purtroppo, sarà destinato tra un anno ad un cambio inevitabile di equilibri politici dovuto essenzialmente a quello che sarà il nuovo prossimo Governo. Il secondo è legato ad un Consiglio Regionale e poi ad una Giunta Regionale che ignorano ogni problematica legata alla Statale 106.

Una prova?

Nel documento approvato si chiede di utilizzare la proposta della Regione Calabria relativa al contratto di programma 2021 – 2025 tra Anas e Governo: nella proposta la Calabria chiede 13 miliardi di euro ignorando che il Governo, nella legge di bilancio, ha destinato al contratto di programma 4,5 miliardi in tutto.

Insomma, il solito Consiglio Regionale in cui per due ore si fanno solo parole ma neanche un fatto concreto. Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

sabato 26 febbraio 2022 1 commenti

IL GOVERNO E IL COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA STATALE 106 IGNORANO LA CALABRIA CHE LUNEDÌ SI RIUNISCE IN CONSIGLIO REGIONALE



dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Tra centinaia di messaggi che ho ricevuto ieri questo è quello che li sintetizza tutti: «un’assenza ingiuriosa nei confronti delle vittime della 106, delle loro famiglie e di chi si batte per fermare questa "mattanza". Bisogna incalzare questi signori e chiedere conto del loro operato, in virtù del quale percepiscono denaro pubblico!».

Questo è, se vogliamo, il giudizio generale di moltissimi cittadini calabresi che ho percepito in merito all’assenza, l’altro ieri, in Quarta Commissione, dell’Ing. Mauro Dolce (per chi non l’ha mai visto e sentito è l’Assessore alle Infrastrutture e Lavori pubblici della Regione Calabria), dell’Ing. Massimo Simonini (Commissario straordinario per l’opera Strada statale 106 Jonica), e dell’Ing. Francesco Caporaso (Responsabile Struttura territoriale Calabria dell’Anas).

La loro inaccettabile assenza pesa come un macigno ed ha un significato molto importante.

Perché impedisce al Consiglio Regionale di poter apprendere delle informazioni molto importanti direttamente dal Commissario Straordinario per la Statale 106, dal Responsabile della Struttura territoriale Calabria di Anas Spa e dall’Assessore Regionale alle Infrastrutture. In parole povere, il prossimo Consiglio Regionale del 28 febbraio prossimo affronterà il tema della Statale 106 senza essere a conoscenza dei fatti, quindi, della verità e, più in generale d’informazioni rilevanti circa una problematica complessa su cui ad oggi, l’unica certezza che abbiamo, è quella relativa al Governo che non ha alcuna volontà politica di impegnarsi per affrontarla e risolverla a tal punto che ieri l’altro, ha consentito al Commissario Straordinario per la Statale 106 che ha nominato di non presentarsi in quarta commissione…

Sui lavori della seduta della commissione, invece, c’è da dire che l’inaccettabile assenza del Commissario Straordinario per la Statale 106 ha fatto registrare il rammarico dell’On. Pietro Raso (presidente della commissione) e dell’On. Filippo Mancuso (presidente del Consiglio Regionale). L’On. Pasqualina Straface (Forza Italia), si è detta delusa da una seduta che «avrebbe potuto assurgere a seduta storica e come ciò non sia avvenuto a causa dell’assenza dei rappresentanti di Anas», l’On. Davide Tavernise (M5S), stigmatizza le assenze così come l’On. Amalia Bruni.

Tutti, o quasi, però si complimentano con l’unico presente in commissione per essere audito: Claudio Moroni, il nostro dirigente generale del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici.

Eppure, il povero Moroni, non dice proprio nulla di rilevante, di concreto o di nuovo che non sapevamo…

Spiega che tra la Regione e l’Anas c’è una diversità di vedute perché «la Regione chiede che tutto il tracciato sia in categoria B (quindi ammodernato a 4 corsie con spartitraffico centrale) e Anas ritiene che tale richiesta non sia economicamente sostenibile dal Ministero, a fronte di costi nettamente superiori ai benefici che se ne ricaverebbero in termini di traffico» ed è per questo – aggiungo - che non vuole fare e non farà proprio niente.

Moroni illustra tutte le tratte della strada Statale 106 “Jonica” che devono essere ammodernate (309 chilometri), e spiega che sono necessari poco più di 8 miliardi di euro ma, aggiunge, al momento l’Anas sembrerebbe aver messo sul piatto solo 900 milioni di euro…

Non ci sono i soldi per la Locri-Ardore, per la Sibari-Corigliano-Rossano, per la Variante di Caulonia, per la Catanzaro-Crotone, la Crotone-Cirò, la Cirò-Mandatoriccio e la Mandatoriccio-Rossano. Poi però, il dirigente generale Moroni aggiunge con grande e viva soddisfazione che la Regione Calabria ha avuto una brillante idea: quella di chiedere al Governo un finanziamento per la progettazione di 5 interventi (al costo di 51,5 milioni di euro). Si tratta dell’adeguamento della tangenziale di Reggio Calabria, la Palizzi-Ardore, la Caulonia-Traversale delle Serre e la Stalettì-Squillace. Sono interventi il cui costo stimato è pari a 2.800 milioni di euro circa… Interventi per cui, ovviamente, il Governo non ha alcuna volontà politica di metterci anche solo un centesimo di euro per finanziarli…

L’unica e la sola nota positiva arriva dall’On. Luciana De Francesco che per conto di Fratelli d’Italia (partito di cui fa parte), chiede che si voti una mozione che impegni la Giunta regionale ad assumere un atto ammnistrativo da sottoporre al Governo chiedendo: la revoca immediata della Delibera CIPESS sulle politiche di coesione; la riassegnazione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC); la rideterminazione degli interventi previsti dal Commissario Straordinario per la strada statale 106 Jonica, attraverso una concertazione con la Regione Calabria, assegnando loro una priorità sulla base di criteri oggettivi e, soprattutto, chiedere che siano finanziati e realizzati.

Con la proposta dell’On. Luciana De Francesco concorda l’On. Francesco Afflitto (M5S). Mentre l’On. Pasqualina Straface si dichiara favorevole ma solo «dopo aver sentito il parere del presidente Occhiuto». Senza prima aver chiesto il permesso del Presidente della Giunta Regionale della Calabria non può dire se è favorevole.

Proprio per questo dubito che il Consiglio Regionale approvi l’apprezzabile documento dell’On. De Francesco perché farlo significherebbe assumere una posizione politica che contrasta con la volontà politica del Governo e non credo che la maggioranza dei Consiglieri Regionali abbia così tanto coraggio e dignità. Ad ogni modo c’è da sperarlo anche perché se poi il Governo non dovesse accettare questo indirizzo politico e, quindi, decidesse di non revocare una delibera ingiusta, ridistribuire dei fondi in modo giusto, equo e rispettoso delle leggi e non dovesse recepire le richieste della Regione Calabria in ordine agli interventi da realizzare c’è il rischio che noi tutti potremmo capire una cosa che non sapevamo: cioè che a Roma non c’è alcuna volontà politica di risolvere il problema e che ciò alla maggioranza dei nostri consiglieri regionali va benissimo perché è utile per i loro personali interessi politici….

In pratica da Salvini a Conte e Di Maio, passando per Berlusconi e Letta: della Statale 106, chiacchiere a parte, non gli importa niente, ma proprio niente, a nessuno.

Infine, un’ultima nota: neanche l’altro ieri in quarta commissione c’è stato qualcuno che ha avuto la felice intuizione di proporre di utilizzare anche solo una parte delle risorse attualmente già disponibili sulla Statale 106 per realizzare un piano di investimenti per realizzare interventi di messa in sicurezza urgente e per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione nel tratto di Statale 106 compreso tra Reggio Calabria e Sibari al fine di elevare gli standard di sicurezza stradale sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

giovedì 24 febbraio 2022 1 commenti

ENNESIMO SCHIAFFO ALLA CALABRIA: IL COMMISSARIO STRAORDINARIO ALLA STATALE 106 NON SI PRESENTA IN COMMISSIONE

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Proprio ieri, in una nota, facevo rilevare quanto la sinergia nata tra consiglieri regionali, parlamentari ed assessori regionali con identità politiche diverse che oggi sono uniti insieme sulle problematiche legate alla Statale 106 (ma, ancora di più, da un Governo che tutti insieme sostengono in parlamento), non avesse concretamente ottenuto nulla se non una elemosina di 220 milioni di euro sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria.

Proprio oggi il “virtuoso percorso” – così era stato descritto dall’On. Consigliere Regionale Pasqualina Straface – avviato dal Presidente Occhiuto per – cito testualmente – “realizzare tutto il tracciato previsto, senza esclusione di alcuna tratta” e che oggi avrebbe dovuto vedere la presenza, in qualità di audito, in IV Commissione Regionale Ambiente e Territorio dell’ingegnere Massimo Simonini, Commissario Straordinario della Statale 106 si è concluso con l’ennesimo schiaffo alla dignità di tutti i calabresi.

L’ex amministratore di Anas Ing. Massimo Simonini, infatti, oggi Commissario Straordinario della Statale 106 non si è neanche presentato lasciando nella sterile ed inutile indignazione tutti i componenti della Commissione Regionale.

Intendo ricordare e sottolineare ricordare che il Commissario Straordinario per la Statale 106 Ing. Massimo Simonini è chiaramente espressione diretta del Governo in carica che l’ha nominato. A tal proposito mi auguro e confido che su questa incommentabile vicenda il Presidente della Giunta Regionale della Calabria possa, attraverso atti formali, impegnare la Giunta affinché il Governo rimuova il Commissario Straordinario alla Statale 106 Simonini.

Così come voglio sperare che il Consiglio Regionale prossimo riesca finalmente ad assumere un atto amministrativo in cui chiedere, oltre alla rimozione del Commissario Straordinario alla Statale 106, una ridistribuzione dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione in ossequio a quanto previsto dalla Costituzione italiana.

mercoledì 23 febbraio 2022 0 commenti

GLI ATTORI DEL TEATRINO DRAMMATICO CHE MORALMENTE UCCIDE SULLA STRADA STATALE 106

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Il dramma che noi calabresi sulla costa jonica stiamo vivendo può essere rappresentante dal teatrino della politica a cui stiamo assistendo. C’è da un lato un gruppo di rappresentanti istituzionali locali che firmano un documento per chiedere al sindaco di Corigliano-Rossano di superare le perplessità sul tracciato (perché un progetto finanziato non esiste…), proposto e calato dall’alto dall’Anas Spa per collegare Sibari alla terza città della Calabria.

A firmarlo è l’Assessore Regionale Gianluca Gallo (Forza Italia), i consiglieri di maggioranza Pasqualina Straface (Forza Italia), Davide Tavernise (M5S) e Giuseppe Graziano (M5S), ed i parlamentari al Governo Elisa Scutellà (M5S), Rosa Silvana Abata (Gruppo Misto), Francesco Forciniti e Francesco Sapia (l’Alternativa c’è).

Questi politici non si sono uniti un mese fa per chiedere al Governo di cui fanno parte, quando era possibile, di stanziare alla Calabria un finanziamento congruo e rispettoso dell’istituto del Fondo di Sviluppo e Coesione. Si uniscono solo ora per fare politica peraltro su un tema su cui bisognerebbe essere seri… 

Spiego meglio: sul sito web del Ministero per il Sud oggi rappresentato dal Ministro di Forza Italia Mara Carfagna si legge chiaramente: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”.

Quindi l’istituto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), nasce con l’intento di ridurre il divario esistente tra le Regioni più povere e quelle più ricche ed il Governo dovrebbe rigorosamente attuare scelte che garantiscano il rispetto di questo principio sancito peraltro dalla Costituzione italiana.

 

Nei fatti è avvenuto tutt’altro.

Il Governo, nella seduta del CIPESS dello scorso 15 febbraio, ha stanziato poco meno di 4,7 miliardi di euro per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili. Oltre a ciò ha assunto l’impegno formale di stanziare ulteriori 1,6 miliardi di euro di interventi strategici programmati appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico ed economica dei relativi interventi.

Tra ciò che ha stanziato e ciò che il Governo si è impegnato a stanziare l’investimento è pari a 6,3 miliardi di euro e di questi 5,1 miliardi saranno investiti al Sud. In particolare alla Campania ha destinato 1.700 milioni di euro (34%), alla Sicilia 1.213 milioni di euro (24%), alla Puglia 958 milioni di euro (19%), ed alla Calabria 465 milioni di euro (9%).

Rispetto al finanziamento ottenuto dalla Calabria è bene specificare che sui 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione della ferrovia jonica c’è solo un impegno del Governo ma non vi è in Delibera CIPESS alcun finanziamento. Ciò implica che l’effettivo stanziamento è pari a 285 milioni di euro (5,5%), e di questi 65 milioni di euro saranno destinati per la strada di collegamento per San Luca mentre i restanti 220 milioni di euro per la Statale 106 che saranno così erogati: solo 500.000 euro (mezzo milione di euro…) quest’anno; 2 milioni di euro nel 2023; 5 milioni nel 2024; 45 milioni nel 2025; 65 milioni nel 2026; 65 milioni nel 2027; infine 37,5 milioni di euro nel 2028.

Occorre altresì ricordare che in audizione alle Commissioni riunite della Camera di Trasporti e Ambiente il 3 febbraio 2021 il Commissario Straordinario per la Statale 106 Ing. Massimo Simonini (nominato dal Governo), ha predisposto un piano costituito da 12 interventi sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria, in cui è compresa la Sibari – Corigliano-Rossano, ed ha affermato che per realizzarlo sono necessari circa 3.900 milioni di euro.

Insomma, ma questi politici non potevano unirsi per impegnarsi affinché il Governo di cui fanno parte potesse stanziare – nel rispetto della carta costituzionale – qualche miliardo di euro alla Calabria…?

 

Il Sindaco Flavio Stasi in questa triste e mesta vicenda ribadisce che il tracciato proposto dall’Anas Spa non è gradito perché squarcia le due stazioni di Corigliano e Rossano ma compie certamente l’errore grossolano di non spiegare che il tracciato proposto nella realtà è irrealizzabile, non vi è alcun finanziamento e la progettazione definitiva non esiste altrimenti avremmo certamente appreso quanto è costata (elemento, quest’ultimo, che ovviamente non è noto a nessuno perché non esiste…).

Il Sindaco Stasi, nel teatrino drammatico ha solo un merito: quello di far notare a questi assessori, consiglieri regionali e parlamentati al Governo di cui tutti fanno parte che ha scritto una lettera al Presidente della Giunta Regionale Roberto Occhiuto il 7 gennaio scorso al fine di chiedergli un incontro e, ad oggi, non ha nemmeno avuto una risposta…

 

Infine c’è il mio grande amico: l’On. Roberto Occhiuto.

In questa vicenda ne esce malissimo: ha scritto lettere a Draghi, lettere al Ministro delle Infrastrutture Giovannini… A quest’ultimo l’ha pure incontrato. Mentre il Ministro per il Sud Mara Carfagna è addirittura del suo partito... Però per la Calabria il risultato non cambia: ha ottenuto quattro spicci…

Proprio lui, nel teatrino drammatico, è il grande scontento: “ma la Calabria meritava di più” è il mantra che oggi imperversa lungo tutta la fascia jonica calabrese lasciando tutti i cittadini con l’amaro in bocca.

L’unico merito di Occhiuto è tutto qui: nell’onestà e nel coraggio di aver detto la verità.

Poi c’è una grande furbizia che gli riconosco: quella di aver destinato i 220 milioni a Crotone. Ovvero, in un luogo della Calabria abituato ad essere contento per circa 10 chilometri di nuova Statale 106. In verità ne ha da decenni circa 5 già ammodernati sul fronte nord verso Sibari. Ora esultano per i 10 a sud verso Catanzaro che, semmai davvero verranno realizzati, purtroppo resteranno per chissà quanti decenni solo questi…

Per il resto c’è da far notare che Occhiuto non risponde più a nessuno: non solo al Sindaco di Corigliano-Rossano. Non risponde a chi gli ha inviato più di una pec da Mesoraca (come abbiamo appreso dalla puntata di “Piazza Pulita” della settimana scorsa). Si è letteralmente chiuso in sé stesso e nell’unico problema che al momento lo riguarda: la sanità. Sembra addirittura che non sia più il Presidente della Giunta Regionale ma solo il Commissario alla Sanità.

Qui c’è tutto il suo limite: l’incapacità di aprirsi alla realtà ed al mondo e di coinvolgere i sindaci, le forze sociali, le associazioni e, più in generale le forze attive della Calabria in una battaglia di diritti e di dignità al fine di ottenere quanto dovuto e non una semplice elemosina.

Lo avrebbe dovuto fare anche perché nel teatrino drammatico l’assessore regionale Gallo, i consiglierei di maggioranza Straface, Tavernise e Graziano ed i parlamentari Scutellà, Abate, Forciniti e Sapia che insieme a Forza Italia, Pd, Lega e M5S sono tutti al Governo invece di aiutarlo scrivono lettere congiunte e fanno politica…

 

Nel teatrino drammatico c’è poi il grande sconfitto: il Partito Democratico.

Ormai in Calabria non esiste. Non c’è. È sparito. Non si vede e non si sente. Eppure anche lui è al Governo. Chissà se qualcuno riuscirà a ricordarglielo… Anche se poi c’è da capire a chi…? Non sembra neanche ci sia qualcuno del PD a cui doverlo riferire.

 

Infine, c’è ed è evidente il vuoto politico di visione che anima la classe dirigente politica calabrese su una problematica così importante. Lo dimostra il fatto che il Ministro Giovannini nella nota stampa diramata sul sito del Ministero delle Infrastrutture afferma chiaramente che a scegliere come investire le risorse destinate alla Calabria è stato il Governo in accordo con la Regione Calabria. Non solo hanno ottenuto sulla Statale 106 un’elemosina ma non sono stati neanche capaci di utilizzare questi 220 milioni di euro, che è una miseria, per programmare un complessivo intervento urgente di messa in sicurezza da Reggio Calabria fino a Corigliano Rossano oltre ad interventi, ormai non più rinviabili, di ordinaria e straordinaria manutenzione.

Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?

 

martedì 22 febbraio 2022 0 commenti

IL RISULTATO DISASTROSO SULLA STRADA STATALE 106 È ANCHE MERITO DEL SINDACATO

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

C’è stato in Calabria, nei giorni scorsi, un nostro concittadino che mi ha letteralmente commosso per la soddisfazione e, direi anche il grande compiacimento, che ha espresso pubblicamente attraverso la stampa.

Questo nostro illustre concittadino ha affermato – quindi è consapevole e cosciente – che il Governo ha stanziato 4.7 miliardi di euro per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili a cui si aggiungono 1.6 miliardi di euro di interventi strategici programmati la cui attuazione avverrà non appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico ed economica dei relativi interventi.

Ha poi aggiunto che sul totale dell’investimento impegnato pari a 6,3 miliardi di euro addirittura 5,1 miliardi saranno investiti al Sud.

Ha evidenziato con soddisfazione e, direi forse anche con grande compiacimento, che la Calabria su questi 5,1 miliardi di euro otterrà in tutto 465 milioni.

Poi ha spiegato che queste risorse verranno investite in questo modo: 65 milioni di euro per la strada di collegamento per San Luca, 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione della ferrovia jonica e, infine, 220 milioni di euro per la Statale 106.

Infine, mostrando non poca preparazione, ha ricordato che il Commissario Straordinario per la Statale 106 Massimo Simonini (nominato dal Governo), ha predisposto un piano costituito da 12 interventi sulla famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria e che per realizzarlo sono necessari circa 3.900 milioni di euro.

Il concittadino illustre che mi ha profondamente commosso si chiama Simone Celebre e devo ammettere con grandissimo dispiacere di non avere la fortuna di conoscerlo… Le sue dichiarazioni le ho profondamente apprezzate anche perché danno per intero il senso della condizione decadente in cui versa oggi il sindacato in Calabria e, addirittura, della FILLEA CGIL (la Federazione italiana dei lavoratori del legno, dell'edilizia, delle industrie affini ed estrattive), di cui è persino segretario generale per la nostra Calabria…

In pratica, Simone Celebre, è particolarmente soddisfatto poiché il Governo ha assegnato al Sud 5,1 miliardi e di questi 1.713 milioni di euro alla Campania, 958 milioni di euro alla Puglia, 1.213 milioni di euro alla Sicilia mentre alla Calabria saranno destinati 465 milioni di euro.

Non oso immaginare quanto sarà soddisfatto Simone Celebre quando saprà innanzitutto che al momento il Governo ha deliberato per la Calabria solo un finanziamento di 285 milioni di euro perché i restanti 180 non sono stati al momento deliberati in quanto non fanno parte delle opere immediatamente cantierabili e, quindi, sono stati solo semplicemente impegnati.

Così come non voglio neanche immaginare quanto sarà felice il Segretario della FILLEA CGIL Simone Celebre quando saprà che su 285 milioni di euro dei 220 assegnati sulla Statale 106 (dove ne servono però 3.900 di milioni di euro….), il Governo quest’anno ne stanzierà solo 500.000 euro (mezzo milione di euro…). Perché i restanti saranno così erogati: 2 milioni di euro nel 2023; 5 milioni nel 2024; 45 milioni nel 2025; 65 milioni nel 2026; 65 milioni nel 2027; infine 37,5 milioni di euro nel 2028.

Restano, infine, altri due aspetti da non sottovalutare: occorrerà leggere parola per parola la Delibera con cui il Governo assegna queste risorse alla Calabria al fine di capire se queste sono vincolate oppure se il prossimo Governo democraticamente eletto tra un anno potrà impegnarle diversamente ma, soprattutto, sarà necessario che qualcuno in gamba spieghi al Segretario Celebre che questi fondi per lo sviluppo e coesione servono per aiutare le regioni più povere come la Calabria a mettersi al passo di quelle più ricche come la Puglia, la Campania e la Sicilia al fine di eliminare il divario che esiste tra queste…

Insomma, spero davvero dal profondo del cuore che, dopo queste notizie Simone Celebre non abbia un attacco eccessivo di soddisfazione da farlo star male. Altrimenti c’è il rischio che il mio amico Segretario Generale della CGIL Regionale Angelo Sposato – che come tutti gli esseri umani non è certamente immune dal commettere errori grossolani come del resto non lo è la CGIL – possa ritrovarsi per qualche periodo senza il prezioso e straordinario contributo di questo encomiabile Segretario Generale per la Calabria della FILLEA….

domenica 20 febbraio 2022 0 commenti

STATALE 106: A SIDERNO SI POTEVA GUARDARE LA LUNA E SI È SCELTO IL DITO

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

L’assemblea dei sindaci della Locride si è conclusa addirittura dopo 2 ore con il solito documento infarcito di lamentele ormai sentite e risentite da decenni. Non c’è un impegno a convocare tutti i sindaci della costa jonica calabrese per affrontare il problema in modo complessivo e neanche un atto amministrativo condiviso dai comuni della locride e da inoltrare al prossimo Consiglio Regionale…

Praticamente non c’è nulla fatta eccezione per l’impegno di chiedere al Governo 56 milioni di euro per una progettazione definitiva della Statale 106 da Catanzaro Lido fino a Caulonia e poi da Ardore fino a Reggio Calabria.

Così, una volta spesi questi 56 milioni per i progetti definitivi ammesso che mai arriveranno, dovremo attendere chissà quanti anni prima che questi interventi verranno finanziati e realizzati. O forse attenderemo decenni per farne altri più aggiornati oppure, molto più probabilmente, questi progetti non serviranno a nulla perché nel frattempo la densità di popolazione in Calabria sarà ridotta al lumicino ed i governi futuri non riterranno opportuno investire finanziamenti rilevati per una terra che sarà abitata da poche persone.

Detto ciò è bene chiarire alcune questioni per dovere di verità.

Innanzitutto tra Crotone e Catanzaro è in corso di realizzazione da anni una progettazione per uno studio di fattibilità tecnico-economica. È l’unico tratto in cui vi è una simile progettazione (peraltro già finanziata da anni). Proprio per questo si è deciso di finanziare quel tratto ma, parte dei 220 milioni già stanziati, saranno necessari per la realizzazione del progetto definitivo da mandare in gara dal momento che ancora oggi questo non c’è…

L’altra questione riguarda il fatto che la Crotone – Catanzaro costa circa 1,2 miliardi. Tant’è vero che con il finanziamento erogato verrà realizzato un primo lotto di nemmeno 15 chilometri da Crotone fino a Cutro e non c’è proprio nulla che lascia sperare che il Governo concluda tutto il tratto. Inoltre, questi 220 milioni di euro saranno così erogati dallo Stato centrale: 500.000 euro nel 2022; 2 milioni di euro nel 2023; 5 milioni nel 2024; 45 milioni nel 2025; 65 milioni nel 2026; 65 milioni nel 2027; infine 37,5 milioni di euro nel 2028.

Non capisco, quindi, cosa sognano di ottenere l’illustrissimo On. Cannizzaro con tutta l’assemblea dei Sindaci della locride dal Governo ammesso che, per ipotesi, gli concederà 56 milioni di euro per eseguire “direttamente” una progettazione definitiva: che gli finanzi l’intera opera con qualche miliardo di euro...?

Anche perché, ritornando al finanziamento dei 220 milioni di euro sulla Statale 106 (che sarà completato solo nel 2028), c’è poi un aspetto da non trascurare assolutamente: siamo certi che nella Delibera CIPESS il finanziamento stesso è stato vincolato? Perché se non è così allora il prossimo Governo democraticamente eletto tra un anno lo potrà certamente utilizzare per fare altro e non è certamente detto che possa utilizzare queste risorse sulla Statale 106…

Insomma, dopo 2 ore, si è conclusa l’ennesima piccola “riunioncina” territoriale in salsa tipicamente reggina che spiega anche le ragioni per cui proprio quest’area è in assoluto la meno attenzionata dallo Stato: non c’è davvero l’intenzione di affrontare e risolvere con serietà e coraggio il problema. Vedremo cosa farà il Consiglio Regionale appena si riunirà: se sarà capace di esprimere una linea d’indirizzo politico. Poi vedremo quali (solite), promesse fumose partorirà il prossimo incontro con il Ministro per le Infrastrutture Giovannini…

Una cosa però è certa: il polverone si è alzato perché nel reggino e, nella locride, non è arrivato neanche un centesimo di euro sulla Statale 106. Il polverone, sia chiaro, si è alzato dopo… Ora si corre ai ripari. Mai una volta che si lavora con impegno e serietà prima che un evento accada… Si interviene solo dopo quando la frittata è fatta per chiedere 56 milioni di euro che potevano essere ottenuti una settimana prima..!

È evidente che anche questa volta si interviene solo dopo e, a mio giudizio, anche malissimo. Speriamo almeno che questi sindaci da qui ad un anno riescano ad ottenere un po' di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e qualche intervento di messa in sicurezza urgente a partire dalla rotatoria della Moschetta che ancora non è partita ma doveva essere conclusa per la fine del 2021…

In tutta franchezza credo poco in questi sindaci e nell’On. Cannizzaro: hanno dimostrato di non essere all’altezza. Si poteva guardare la luna ed anche questa volta si è scelto di guardare il dito.

Che tristezza…


venerdì 18 febbraio 2022 0 commenti

STATALE 106: DELIBERA CIPE, OLTRE IL DANNO C’È ANCHE L’INGANNO



dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Sul sito web del Ministero per il Sud si legge chiaramente: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea”.

Quindi, queste risorse economiche, per come previsto addirittura da una legge della Costituzione, dovrebbero semplicemente servire per ridurre le disuguaglianze tra regioni ricche e regioni povere.

Occorre, quindi, ricordare che la Calabria è - secondo tutti gli indicatori economici e sociali - la regione più povera d’Europa. Non c’è, neanche nell’Europa dell’est che oggi fa parte della comunità europea, una regione messa peggio della nostra.

In questo senso, in Calabria, c’era qualche “ottimista” che nei mesi scorsi – mentre il sottoscritto sosteneva che anche questa volta sarebbe stata una disfatta – annunciava e prometteva improbabili investimenti che purtroppo, puntualmente, non sono arrivati lasciando posto alla solita elemosina di Stato…

Oltre il danno, questa volta, c’è anche l’inganno…

Il CIPE, infatti, lo scorso 15 febbraio ha impegnato 6,3 miliardi di euro di investimenti. Questo però è solo l’impegno. Poiché lo stanziamento effettivo delle risorse ammonta a 4,7 miliardi di euro. Questo, nella triste ed impietosa vicenda calabrese, si traduce in questo modo: per la Calabria sono impegnati 485 milioni di euro ma di questi, solo 305 milioni di euro sono stati effettivamente stanziati perché i restanti 180 milioni di euro (previsti per la ferrovia jonica) sono solo stati impegnati tanto è vero che l’intervento non rientra affatto tra quelli “immediatamente cantierabili”.

Poiché ormai è noto – lo dico con grandissima modestia – che sono piuttosto in gamba nelle previsioni in quanto le azzecco tutte ne faccio due di cui sono più che certo. La Delibera CIPE che effettivamente stanzierà i 180 milioni di euro previsti per la ferrovia jonica l’avremo non prima di un anno. Probabilmente qualche settimana prima del voto per il rinnovo del prossimo parlamento. Così i nostri parlamentari ed i partiti romani potranno venire in Calabria per le solite passerelle elettorali. Ovviamente se prima non litigheranno perché, altrimenti, tutto sarà da vedere…

L’altra previsione è quella più delicata: entrambe le Delibere CIPE - sia quella dello scorso 15 febbraio che sarà pubblicata in tra 2 o 3 mesi in Gazzetta Ufficiale e sia quella che (se), ci sarà per i 180 milioni di euro sulla ferrovia jonica - dovranno essere lette e rilette bene. Parola per parola. Perché ritengo che su queste risorse purtroppo non ci sarà, nelle Delibere, nessun vincolo relativo ad un loro utilizzo e, quindi, il prossimo Governo potrà sottrarle senza problemi per destinarle altrove.

Oltre a tutto ciò non c’è molto altro da dire se non una cosa: la Statale 106 non uccide solo i cittadini automobilisti ma anche il futuro di questa nostra regione Calabria. I dati sullo spopolamento negli ultimi anni (anche per effetto della Pandemia), sono allarmanti. La nostra regione rischia da qui a 15 anni di ritrovarsi non solo con un terzo di popolazione in meno ma, addirittura, con oltre il 75% di popolazione che ha più di 50 anni.

Questo aspetto pone una importante riflessione che non può essere più rinviata: in una regione di pochi abitanti (e peraltro anche vecchi), quindi, in una regione senza numeri e futuro, sarà possibile giustificare dei finanziamenti per il rilancio di un settore? Ecco perché le scelte dannose ed ingiuste di oggi saranno la causa per la quale i prossimi Governi non finanzieranno la Statale 106 in Calabria e, purtroppo, non finanzieranno anche altri servizi essenziali per i cittadini della nostra regione.

Del resto, se di fronte ad un finanziamento di 1,7 miliardi alla Campania, 1,2 miliardi di euro alla Sicilia, ed 1 miliardo di euro alla Puglia c’è in Calabria chi esulta per 305 milioni di euro c’è ben poco da fare. I politici calabresi non sono stati neanche capaci di far rispettare un principio sacrosanto: le leggi si rispettano e l’articolo 119 comma 5 della Costituzione e l’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’UE avrebbero dovuto determinare finanziamenti in Calabria ben maggiori dell’elemosina ottenuta. Questo è frutto da una parte delle solite divisioni tra i parlamentari calabresi a Roma e della solita inguaribile e devastante capacità dei nostri rappresentanti politici di porsi con il Governo sempre con il cappello in mano e dall’altra della incapacità e dell’insipienza che purtroppo contraddistingue molti nostri rappresentanti in parlamento.


giovedì 17 febbraio 2022 0 commenti

STATALE 106: DUE PROPOSTE PER L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA LOCRIDE

dell’Ing.


Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Domani sera, alle 18:00, nel comune di Siderno, si riunirà l’assemblea dei sindaci della locride. Questa è una iniziativa certamente apprezzabile che nasce – voglio ricordarlo – sotto l’impulso di Padre Francesco Carlino, il parroco di Roccella Jonica che, lo scorso 2 febbraio, durante i funerali di Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della Statale 106, nell’omelia ha fatto appello proprio ai primi cittadini affinché si determinassero per affrontare e risolvere concretamente un problema da sempre irrisolto.

Naturalmente c’è anche da sperare che i sindaci siano tutti presenti. Questo aspetto, è molto delicato, perché non tutti i primi cittadini sono interessati ai diversi problemi legati alla Statale 106 e ci sono sindaci a cui il problema non interessa neanche lontanamente. Voglio augurarmi, quindi, che non sarà questo il caso e che i primi cittadini della locride saranno tutti presenti evitando giustificazioni mai come oggi irricevibili. Poi c’è un’altra questione legata alla concretezza e, quindi, al significato ed al valore stesso dell’iniziativa.

Rispetto a questo vorrei avanzare semplicemente due proposte all’assemblea dei sindaci della locride. La prima è quella di utilizzare l’incontro di domani sera semplicemente per concordare e definire i termini per l’organizzazione di un prossimo incontro nella locride che però veda presenti tutti, nessuno escluso, i sindaci dei comuni interessati dalla Statale 106 e, quindi, tutti i primi cittadini delle comunità comprese sulla costa jonica calabrese tra Reggio Calabria e Rocca Imperiale.

Affinché finisca una volta per tutte questa logica dannosa e perversa secondo cui il tema dell’ammodernamento della Statale 106 a 4 corsie debba necessariamente essere affrontato sempre per aree locali e non, invece, nel suo complesso. Non si potrà mai – chiariamolo una volta per tutte – ottenere il risultato di una Nuova Statale 106 in Calabria fino a quando i sindaci delle comunità che vivono quotidianamente sulla loro pelle questa tragica problematica non decideranno, una volta per tutte, semplicemente di unirsi.

L’altra proposta che intendo avanzare all’assemblea dei sindaci è quella di promuovere un documento condiviso da tutti – se possibile un atto amministrativo – in cui si chiede alla Regione Calabria, nel prossimo consiglio regionale che avrà tra i punti all’ordine del giorno proprio quello sulla Statale 106, di esprimere un atto di indirizzo politico al Governo in cui manifesta la più ampia disapprovazione per un finanziamento ricevuto pari a 465 milioni di euro (di cui 220 milioni sulla Statale 106), che disattende e viola ogni principio di sviluppo e coesione.

Sul sito web ufficiale del Ministero per il Sud si legge: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

Poiché la Calabria secondo tutti gli indicatori economici è la Regione più povera d’Europa e, nella Calabria c’è poi la costa jonica che è la più povera in assoluto, non si comprendono ma, soprattutto, non si possono più tollerare le ragioni per cui la politica romana decida di destinare 1,7 miliardi di euro alla Campania, 1,2 miliardi di euro alla Sicilia, 1 miliardo di euro alla Puglia e neanche mezzo miliardo di euro alla Calabria…

Rispetto al tema delle disuguaglianze e delle ingiustizie conclamate come questa l’assemblea dei sindaci della locride a mio giudizio non può assolutamente perdere l’occasione di dire ai nostri consiglieri regionali che è venuto il momento di dire civilmente e democraticamente basta al Governo con un atto amministrativo che merita di essere approvato in Consiglio Regionale semplicemente a difesa della dignità e dei diritti di tutti e di ciascuno.

mercoledì 16 febbraio 2022 0 commenti

STATALE 106: UN FALLIMENTO TOTALE GIÀ AMPIAMENTE PREVISTO DA MESI

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

In riferimento alle scelte rilevanti assunte ieri dal Governo in materia di finanziamento e realizzazioni di opere infrastrutturali strategiche per il Paese e, in particolare per il Sud, è doverosa un’analisi oggettiva di ciò che è realmente avvenuto e che nei mesi scorsi ho avuto modo di prevedere ampiamente. La complessità legata al tema e tale e tanta da pretendere una sintesi: anche per questo ho ritenuto opportuno aprire alcuni focus per una riflessione sugli aspetti più rilevanti legati a ciò che ieri ha definitivamente approvato il Governo.

 

ALLA CALABRIA IL FINANZIAMENTO PIÙ BASSO

La seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) di ieri ha deliberato un investimento pari a 6,3 miliardi di euro per la realizzazione di interventi in infrastrutture. La Calabria ne esce malissimo. Ottiene complessivamente 465 milioni di euro e di questi 285 milioni per la realizzazione di strade e 180 milioni per le ferrovie. Basti pensare che la Puglia ottiene 958 milioni di euro (350 milioni per strade e 608 milioni per ferrovie), la Sicilia 1.213 milioni di euro (506 milioni per strade, 408 per ferrovie e 299 milioni per infrastrutture idriche) e la Campania ottiene addirittura 1.713 milioni di euro (893 milioni per strade, 315 milioni per ferrovie, 115 milioni per infrastrutture idriche e 390 milioni per la rete metropolitana.

 

IL GOVERNO DEI MIGLIORI

Il Governo Draghi, ormai noto come “il Governo dei migliori” doveva ridurre il divario tra la Calabria e le altre regioni d’Italia e del Sud ma, fatti e numeri alla mano, non sarà certamente così. In questa disfatta pesa molto il fatto che l’attuale Governo è sostenuto da tutte le principali forze politiche del Paese: il Partito Democratico, la Lega, il M5S, Forza Italia e Italia Viva. Così come risulta determinante la incapacità di incidere, quindi la mancanza di peso politico, dei parlamentari calabresi al Governo e del Presidente della Giunta Regionale della Calabria.

 

I DETTAGLI CHE FANNO ANCORA PIÙ MALE

L'investimento destinato alla Calabria è di 465 milioni di euro e, come detto, verranno impegnati per la realizzazione di soli due interventi infrastrutturali stradali. Solo 220 milioni di euro saranno impegnati per la realizzazione di un nuovo tratto ammodernato della Statale 106 tra Crotone e Cutro (circa 15Km di strada). 65 milioni di euro saranno utilizzati per realizzazione della strada di collegamento per San Luca in provincia di Reggio Calabria. L'altro fondamentale riguarda i tempi di erogazione delle risorse. Per la Catanzaro-Cutro è stato previsto un finanziamento di 220 milioni di euro ma queste risorse saranno così destinate: 500.000 euro nel 2022, 2 milioni di euro nel 2023, 5 milioni di euro nel 2024, 45 milioni di euro nel 2025, 65 milioni di euro nel 2026, 65 milioni di euro nel 2027 e 37,5 milioni di euro nel 2028. Per quanto riguarda la strada di collegamento per San Luca è previsto un finanziamento di 65 milioni di euro ma queste risorse saranno così destinate: 1 milione di euro nel 2022, 9 milioni di euro nel 2023, 15 milioni di euro nel 2024, 15 milioni di euro nel 2025, 15 milioni di euro nel 2026 e 10 milioni di euro nel 2027.

 

IL COMMISSARIO SARÀ STRAORDINARIO?

Dei nuovi interventi stradali previsti in Calabria solo uno è commissariato: l’ammodernamento della Statale 106 tra Crotone e Cutro. L’opera, come è stato chiarito dal CIPESS, non ha un progetto esecutivo ma, al momento, è in fase di ultimazione il progetto di fattibilità tecnica ed economica. Inoltre, l’intervento che vedrà la realizzazione di appena 15 chilometri circa di nuova Statale 106, sarà finanziato in un periodo che va dal 2022 al 2028. A questo punto c’è solo da capire se il Commissario Straordinario agirà in deroga alle procedure ordinarie e, quindi, se i lavori per la realizzazione di questo intervento partiranno immediatamente oppure se, invece, dovremo aspettare qualche anno per la definizione del progetto esecutivo anche per consentire al finanziamento di completarsi nel tempo stabilito.

 

FINALMENTE UNA REGIONE CALABRIA DECISIONISTA

In questo fallimento totale l’unica nota positiva è questa: finalmente abbiamo una Regione Calabria in grado di scegliere. Questi due interventi, infatti, sono stati fortemente voluti dal Governo Regionale che ne ha indicato la priorità come ha ammesso lo stesso Ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini affermando che «per il successo di questa operazione sono state le positive interlocuzioni con i presidenti di tutte Regioni, che hanno collaborato attivamente con il Mims per individuare le opere strategiche finanziabili tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2017 tenendo conto di quanto previsto dal Pnrr e dal Pnc. La coerenza delle politiche nazionali e regionali invocata per molto tempo diventa realtà grazie al lavoro congiunto svolto nei mesi scorsi con le Regioni».

 

COSA FARÀ IL CONSIGLIO REGIONALE?

In tutta franchezza non oso immaginare l’imbarazzo del Consiglio Regionale dopo questo fallimento conclamato. Ora cosa farà? Cosa dirà? Il M5S che ha eletto la più grande rappresentanza in parlamento cosa potrà dire di questa disfatta? Forza Italia, il partito che ha preso più voti alle ultime elezioni regionali dovrà prendere atto della sua incapacità di incidere sul livello romano? Il Partito Democratico e la Lega? Coraggio Italia riuscirà a contattare l’On. Maurizio D’Ettorre al fine di chiedergli di promuovere una interrogazione parlamentare al Ministro per il Sud Mara Carfagna in modo da chiedergli come mai a settembre scorso, 15 giorni prima delle elezioni regionali, annunciò l’impegno del Governo a finanziare 2,2 miliardi di euro sulla Statale 106 mentre oggi arrivano appena 220 milioni di euro…? Infine, c’è una riflessione molto più importante: il prossimo Consiglio Regionale della Calabria riuscirà ad approvare un atto amministrativo d’indirizzo politico da inviare al Governo in cui gli si chiede francamente cosa un cittadino automobilista dovrà fare una volta che da Crotone avrà percorso circa 15 chilometri di nuova Statale 106 fino a Cutro? Speriamo solo che la politica calabrese non proverà anche questa volta a giustificarsi annunciando e promettendo chissà quale altri improbabili finanziamenti che saranno destinati sulla Statale 106…

 

COSA FARÀ LA COMUNITÀ CALABRESE?

L’altro aspetto riguarda la società calabrese. I Sindacati e, più in generale tutte le forze sociali, saranno contenti e silenti rispetto a questo fallimento conclamato? Oppure reagiranno? La conferenza episcopale calabra di fronte a questi fatti assumerà una posizione oppure deciderà di pregare affinché possa accadere un miracolo? Gli intellettuali calabresi decideranno di prendere una parola per dire la loro oppure resteranno in silenzio? Tutti i sindaci calabresi, tra cui quelli della locride che proprio venerdì alle 18:00 si riuniranno in assemblea a Siderno decideranno di andare dal prefetto per rassegnare le dimissioni oppure festeggeranno per i 65 milioni di euro ottenuti per la realizzazione della strada di collegamento per San Luca? Il mondo delle categorie professionali e delle imprese riusciranno a dire qualcosa?

 

IL FUTURO CHE CI ASPETTA

Le scelte del Governo assunte ieri nella seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) non lasciano altra possibilità se non quella di comprendere almeno due aspetti che si verranno a creare nei prossimi anni. Innanzitutto, il più importante, riguarda l’incidentalità e la mortalità stradale sulla Statale 106: questa sarà destinata ad aumentare poiché di fatto la “strada della morte” resterà complessivamente così com’è tranne, forse, da Crotone e Cutro. Il tempo inesorabilmente continuerà a trascorrere e la Statale 106 diventerà sempre più vecchia e, purtroppo, più pericolosa. L’altro aspetto è legato allo sviluppo economico ed allo spopolamento della fascia jonica calabrese. Lo sviluppo economico decrescerà in funzione di un investimento economico in infrastrutture praticamente inesistente mentre, al contrario, aumenterà lo spopolamento. Le conseguenze delle scelte drammatiche di ieri le capiremo purtroppo solo tra un decennio…

domenica 13 febbraio 2022 0 commenti

ROTATORIA AL BIVIO DI MOSCHETTA SULLA STATALE 106: PUGLIESE SCRIVE AL SINDACO DI LOCRI GIOVANNI CALABRESE

COMUNICATO STAMPA

 

L’Ingegnere chiede come mai i lavori che doveva essere conclusi non sono neanche iniziati

ROTATORIA AL BIVIO DI MOSCHETTA SULLA STATALE 106: PUGLIESE SCRIVE AL SINDACO DI LOCRI GIOVANNI CALABRESE

PUGLIESE HA CHIESTO AL PRIMO CITTADINO DI LOCRI SE HA INTRAPRESO AZIONI PER SEGNALARE ALL DIREZIONE GENERALE DI ANAS SPA I RITARDI INTOLLERABILI CHE PERSISTONO ORMAI DA ANNI SULLA REALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO

 

Ieri mattina l’Ing. Fabio Pugliese, autore del Libro “Ecco chi è Stato!”, fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ha inteso scrivere una lettera al Sindaco di Locri Giovanni Calabrese.

«Il 30 aprile 2021 ho avuto modo di leggere la “tanta soddisfazione” che Lei ha espresso – scrive Pugliese - a seguito di “impegno e sacrifici ripagati da importanti risultati” ottenuti sulla rotatoria al bivio di Moschetta. Lei ha scritto “ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato per raggiungere un risultato che possiamo definire storico” spiegando che il giorno precedente (il 29 aprile 2021), vi era stato un “sopralluogo con i tecnici di Anas per definire gli ultimi dettagli utili per la progettazione esecutiva” ed evidenziando che la “prossima tappa” sarebbe stata “l'inizio dei lavori che dovrebbero essere completati entro l'anno in corso”» - conclude Pugliese.

L’anno in corso, cioè il 2021, si è concluso ma i lavori per la realizzazione della rotatoria al bivio della Moschetta ad oggi non sono neanche stati avviati.

Proprio per questa ragione Pugliese ha inteso scrivere al primo cittadino della città di Locri a cui ha chiesto di poter conoscere «le ragioni per le quali la rotatoria non è stata ancora avviata» ma anche se conosce quali sono «i tempi previsti per la consegna dei lavori e, quindi, l’avvio e la realizzazione dell’intervento» ed, infine, «se l’amministrazione di Locri ha fatto rilevare alla Struttura Territoriale di Anas Calabria la necessità di avviare i lavori in modo da ultimarli prima della stagione estiva al fine di evitare incredibili disagi ai cittadini nonché eventuali disagi e problematiche legate alla sicurezza stradale».

Infine, l’autore del Libro “Ecco chi è Stato!”, ha chiesto al primo cittadino di Locri se «l’amministrazione di Locri ha inteso intraprendere azioni volte a segnalare alla Direzione Generale di Anas Spa i ritardi intollerabili che persistono sulla realizzazione dell’intervento».

L’autore del Libro “Ecco chi è Stato!”, ha inoltre fatto rilevare al Sindaco Calabrese l’impegno profuso quando presiedeva l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” quando, con determinazione e pragmatismo, fece inserire nella programmazione di Anas Spa l’intervento già nel 2018 vista l’urgenza che la realizzazione della rotonda riveste per ragioni che attengono alla sicurezza stradale.

 

COMUNICAZIONE - FABIO PUGLIESE

Autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria - 2021

Fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” - 2014-2020

Autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica - 2013

13 Febbraio 2022


venerdì 4 febbraio 2022 0 commenti

IO STÒ DALLA PARTE DI PADRE DON FRANCESCO CARLINO

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Il Quotidiano “La Gazzetta del Sud” e l’Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" hanno fatto bene a riportare ed a sottolineare l’omelia che il parroco di Roccella Jonica padre Franceso Carlino ha rivolto ai fedeli presenti durante il funerale dello scorso 2 febbraio per l’ultimo saluto a Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della strada Statale 106.

Perché le sue parole sono luce autentica nella notte buia che stiamo vivendo e diventano il riferimento per chi è cieco e non riesce a vedere qual è la strada Statale 106 da percorrere…

Padre Francesco, infatti, denuncia l’inefficienza dello Stato, il degrado e l’abbandono in cui versa la “strada della morte”, l’incapacità di ascolto che ormai da anni alberga in chi dovrebbe affrontare e risolvere questo problema ma preferisce ignorarlo. Condanna lo Stato latitante che con la sua assenza crea una condizione sociale degradata e degradante…

Poi ammonisce la politica incapace di porre la nuova 106 come priorità infrastrutturale assoluta, ricorda che “la 106 non è un optional” ma “una questione di vita o di morte” e condanna lo sciacallaggio che attraverso “ridicoli autovelox” continua sulla famigerata “strada della morte” in nome di una ricerca della sicurezza che queste installazioni non garantiscono.

Proprio con i politici Don Francesco è stato durissimo.

“Svegliatevi politici!”, “Fermate questa strage infinita!”, “Mettetevi la mano sulla coscienza!”, “Basta con le parole e passate ai fatti!”; ai sindaci della costa jonica chiede uno scatto d’orgoglio e di dignità al fine di farsi sentire dal Ministro delle Infrastrutture.

Nel mentre Padre Francesco, con un coraggio inaudito e la forza dell’onestà che può avere solo chi è sinceramente colpito dal proprio dolore e da quello di tanti, troppi fratelli esprime concetti così veri e così perentori sui responsabili morali della più grande strage di Stato della storia della Repubblica italiana cosa fanno il 2 febbraio tutti i vescovi calabresi?

Tutti i vescovi calabresi incontrano il Presidente della Giunta Regionale della Calabria…

Riuniti a Reggio Calabria per la sessione invernale della Conferenza episcopale calabra, hanno incontrato il presidente della Regione Calabria, consumando l’ennesimo triste e mesto rituale che sa di antico e di inutile, che è vuoto e distante dalla gente che ignora quel tavolo che diventa un non luogo e partecipa idealmente ai funerali di Davide e Grabriele Origlia. “Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”.

Papa Francesco domani sera alle 20:00 sarà ospite alla trasmissione su Rai 3 “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio. È anche questo un modo per essere vicino alla gente. Papa Francesco è eccezionale… Lo ricordo quando è venuto nella piana di Sibari per scomunicare i mafiosi: “la Chiesa deve dire di no alla ‘ndrangheta. I mafiosi sono scomunicati”.

Chissà quando i vescovi calabresi decideranno di scomunicare quei politici buoni solo ad annunciare ed a promettere il nulla, quei dirigenti di Anas incapaci ed irresponsabili. Coloro i quali hanno precise responsabilità morali sulla strage infinita sulla Statale 106. Quando decideranno non sarà mai troppo tardi…


martedì 1 febbraio 2022 0 commenti

HANNO FATTO SPARIRE IL LENZUONO “GIUSTIZIA PER LUCA”

 

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

L’altro ieri, la comitiva di amici di Luca Laudone, deceduto lo scorso 19 gennaio sulla Statale 106 per colpa di un guard-rail che non era stato riparato dall’Anas Spa, con grande difficoltà e dolore ha visitato il luogo in cui ha perso la vita il loro giovane amico e lì, i ragazzi, hanno legato ad una inferriata un lenzuolo bianco con la scritta “Giustizia per Luca”.

Ieri, gli stessi ragazzi, hanno appreso che qualcuno si è recato sul posto e quel lenzuolo l’ha rimosso.

Forse sarà stato chi doveva riparare un guard-rail e non l’ha fatto? Forse sarà stato chi ha posizionato delle barriere di plastica vuote completamente inutili in un posto dove in poco tempo sono uscite fuori strada due autovetture? Forse sarà stato chi, dopo il tragico incidente in cui ha perso la vita un giovane di 19 anni è intervenuto in tempi record per ripristinare il guard-rail? Forse sarà stato chi ha installato il solito guard-rail ad una onda seppure sarebbe stato certamente più opportuno installarne uno a doppia onda?

Oppure, forse, sarà stato chi è intervenuto con grande determinazione, pochi attimi prima di una diretta della RAI, con l’intento di bloccare tutto perché…. Forse quando si è nervosi e si agisce senza pensare non ci si rende conto che la toppa diventa peggio del buco?

È difficile dire: “ecco chi è stato a far sparire quel lenzuolo con la scritta Giustizia per Luca”!

Però è facile far comprendere una cosa agli autori di questo gesto che oltre ad essere offensivo è anche intollerabile: potrete anche rimuovere quel lenzuolo ma non riuscirete mai a rimuovere il desiderio di Giustizia che merita Luca, che ardentemente desiderano i suoi familiari, i suoi amici, le associazioni ed anche tantissimi semplici cittadini come il sottoscritto.

Sulla morte di Luca desideriamo che sia fatta chiarezza e che venga individuato ogni profilo di responsabilità penale e civile. Non solo per onorare la memoria di un giovane diciannovenne ma, soprattutto, per definire un precedente cardine che questa volta deve rimanere impresso nella memoria e nella coscienza di chi è responsabile: da oggi non saranno mai più tollerate inadempienze e irresponsabilità.

Quanti desiderano “Giustizia per Luca” desiderano anche far nascere un nuovo senso del dovere in chi può e deve evitare che accadano simili tragedie attraverso il proprio lavoro peraltro lautamente pagato con i soldi dei cittadini!

Poi c’è chi ancora continua a calare su questa vicenda un incomprensibile e vergognoso silenzio… Chi avrebbe dovuto accendere i riflettori e le telecamere sul caso anche perché vive sul territorio ed attraversa la Statale 106 tra Rossano e Corigliano ogni giorno. Chi avrebbe dovuto scrivere sulla carta e online. Cari amici questa volta siete stati una delusione!

Ed anche se voi vi credete assolti, questa volta siete per sempre coinvolti…

Lo sarete fino alla fine: quando dovrete accendere i riflettori e le telecamere e dovrete scrivere la verità e chiedere scusa per la vostra assenza, per il vostro silenzio e per non aver detto nulla, ma proprio nulla sul lenzuolo con la scritta “Giustizia per Luca” e su chi lo ha fatto sparire.


 
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