dell’Ing.
Fabio Pugliese
2021 -
autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in
Calabria,
2014/2020 -
fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106
2013 -
autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale
106 ionica.
Il Quotidiano “La Gazzetta del
Sud” e l’Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" hanno fatto bene a riportare ed a sottolineare
l’omelia che il parroco di Roccella Jonica padre Franceso Carlino ha
rivolto ai fedeli presenti durante il funerale dello scorso 2 febbraio per
l’ultimo saluto a Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della strada
Statale 106.
Perché le sue parole sono luce
autentica nella notte buia che stiamo vivendo e diventano il riferimento per
chi è cieco e non riesce a vedere qual è la strada Statale 106 da percorrere…
Padre Francesco, infatti, denuncia
l’inefficienza dello Stato, il degrado e l’abbandono in cui versa la “strada
della morte”, l’incapacità di ascolto che ormai da anni alberga in chi
dovrebbe affrontare e risolvere questo problema ma preferisce ignorarlo. Condanna
lo Stato latitante che con la sua assenza crea una condizione sociale degradata
e degradante…
Poi ammonisce la politica incapace
di porre la nuova 106 come priorità infrastrutturale assoluta, ricorda che “la
106 non è un optional” ma “una questione di vita o di morte” e condanna lo
sciacallaggio che attraverso “ridicoli autovelox” continua sulla famigerata
“strada della morte” in nome di una ricerca della sicurezza che queste
installazioni non garantiscono.
Proprio con i politici Don
Francesco è stato durissimo.
“Svegliatevi politici!”, “Fermate
questa strage infinita!”, “Mettetevi la mano sulla coscienza!”, “Basta
con le parole e passate ai fatti!”; ai sindaci della costa jonica chiede
uno scatto d’orgoglio e di dignità al fine di farsi sentire dal Ministro delle
Infrastrutture.
Nel
mentre Padre Francesco, con un coraggio inaudito e la forza dell’onestà che può
avere solo chi è sinceramente colpito dal proprio dolore e da quello di tanti,
troppi fratelli esprime concetti così veri e così perentori sui responsabili morali
della più grande strage di Stato della storia della Repubblica italiana cosa
fanno il 2 febbraio tutti i vescovi calabresi?
Tutti i
vescovi calabresi incontrano il Presidente della Giunta Regionale della
Calabria…
Riuniti
a Reggio Calabria per la sessione invernale della Conferenza episcopale calabra,
hanno incontrato il presidente della Regione Calabria, consumando l’ennesimo
triste e mesto rituale che sa di antico e di inutile, che è vuoto e
distante dalla gente che ignora quel tavolo che diventa un non luogo e partecipa
idealmente ai funerali di Davide e Grabriele Origlia. “Quando un cieco guida
un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”.
Papa
Francesco domani sera alle 20:00 sarà ospite alla trasmissione su Rai 3 “Che
tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio. È anche questo un modo per essere vicino
alla gente. Papa Francesco è eccezionale… Lo ricordo quando è venuto nella
piana di Sibari per scomunicare i mafiosi: “la Chiesa deve dire di no alla
‘ndrangheta. I mafiosi sono scomunicati”.
Chissà quando
i vescovi calabresi decideranno di scomunicare quei politici buoni solo ad
annunciare ed a promettere il nulla, quei dirigenti di Anas incapaci ed
irresponsabili. Coloro i quali hanno precise responsabilità
morali sulla strage infinita sulla Statale 106. Quando decideranno non sarà mai
troppo tardi…
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