venerdì 4 febbraio 2022

IO STÒ DALLA PARTE DI PADRE DON FRANCESCO CARLINO

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Il Quotidiano “La Gazzetta del Sud” e l’Organizzazione di Volontariato "Basta Vittime Sulla Strada Statale 106" hanno fatto bene a riportare ed a sottolineare l’omelia che il parroco di Roccella Jonica padre Franceso Carlino ha rivolto ai fedeli presenti durante il funerale dello scorso 2 febbraio per l’ultimo saluto a Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della strada Statale 106.

Perché le sue parole sono luce autentica nella notte buia che stiamo vivendo e diventano il riferimento per chi è cieco e non riesce a vedere qual è la strada Statale 106 da percorrere…

Padre Francesco, infatti, denuncia l’inefficienza dello Stato, il degrado e l’abbandono in cui versa la “strada della morte”, l’incapacità di ascolto che ormai da anni alberga in chi dovrebbe affrontare e risolvere questo problema ma preferisce ignorarlo. Condanna lo Stato latitante che con la sua assenza crea una condizione sociale degradata e degradante…

Poi ammonisce la politica incapace di porre la nuova 106 come priorità infrastrutturale assoluta, ricorda che “la 106 non è un optional” ma “una questione di vita o di morte” e condanna lo sciacallaggio che attraverso “ridicoli autovelox” continua sulla famigerata “strada della morte” in nome di una ricerca della sicurezza che queste installazioni non garantiscono.

Proprio con i politici Don Francesco è stato durissimo.

“Svegliatevi politici!”, “Fermate questa strage infinita!”, “Mettetevi la mano sulla coscienza!”, “Basta con le parole e passate ai fatti!”; ai sindaci della costa jonica chiede uno scatto d’orgoglio e di dignità al fine di farsi sentire dal Ministro delle Infrastrutture.

Nel mentre Padre Francesco, con un coraggio inaudito e la forza dell’onestà che può avere solo chi è sinceramente colpito dal proprio dolore e da quello di tanti, troppi fratelli esprime concetti così veri e così perentori sui responsabili morali della più grande strage di Stato della storia della Repubblica italiana cosa fanno il 2 febbraio tutti i vescovi calabresi?

Tutti i vescovi calabresi incontrano il Presidente della Giunta Regionale della Calabria…

Riuniti a Reggio Calabria per la sessione invernale della Conferenza episcopale calabra, hanno incontrato il presidente della Regione Calabria, consumando l’ennesimo triste e mesto rituale che sa di antico e di inutile, che è vuoto e distante dalla gente che ignora quel tavolo che diventa un non luogo e partecipa idealmente ai funerali di Davide e Grabriele Origlia. “Quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso”.

Papa Francesco domani sera alle 20:00 sarà ospite alla trasmissione su Rai 3 “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio. È anche questo un modo per essere vicino alla gente. Papa Francesco è eccezionale… Lo ricordo quando è venuto nella piana di Sibari per scomunicare i mafiosi: “la Chiesa deve dire di no alla ‘ndrangheta. I mafiosi sono scomunicati”.

Chissà quando i vescovi calabresi decideranno di scomunicare quei politici buoni solo ad annunciare ed a promettere il nulla, quei dirigenti di Anas incapaci ed irresponsabili. Coloro i quali hanno precise responsabilità morali sulla strage infinita sulla Statale 106. Quando decideranno non sarà mai troppo tardi…


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