dell’Ing. Fabio
Pugliese
2021 - autore del
libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore
ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,
2013 - autore del
libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.
Il PNRR –
come è ormai noto – non finanzia la costruzione di nuove strade. Sembrerebbe
una follia e, nella realtà lo è. Non è un caso che il “Governo Conte 2” (o
“Governo Giallo-Rosso”), fu “commissariato” dal Governo Draghi. Proprio
quest’ultimo ebbe modo di risolvere questa anomalia con una idea: far
realizzare la costruzione di nuove strade al Ministero per il Sud mediante l’utilizzo
dei fondi di Sviluppo e Coesione.
Peccato che –
come è ormai noto – alla Calabria è stato destinato un finanziamento di 285
milioni di euro contro i 1.700 milioni di euro alla Campania, i 958 milioni di euro
alla Puglia ed i 1.213 milioni di euro alla Sicialia… Ma tant’è!
Eppure sul noto
quotidiano locale l’Eco dello Jonio l’8 settembre 2021 fu pubblicato un articolo
dal titolo “Due miliardi per una nuova Statale 106 che rischiano di
diventare soldi del monopoli”. Nell’articolo veniva correttamente
riportata la risposta che il Ministro per il Sud di Forza Italia Maria Carfagna
aveva dato rispetto a un’interrogazione del deputato di Coraggio Italia, Felice
D’Ettore.
In quella
risposta la Ministra di Forza Italia Mara Carfagna, esattamente un mese prima
delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale che poi ha eletto l’On.
Roberto Occhiuto di Forza Italia dichiarò che «per la completa
realizzazione dell’intera opera occorre assicurare, nel prossimo periodo, un
ulteriore significativo sforzo finanziario di circa 2 miliardi che saranno
impegnati dal Governo nelle prossime settimane, al più tardi nella prossima
legge di bilancio».
Nelle successive settimane non fu destinato un bel nulla! Nella legge
di bilancio dello scorso dicembre – come è ormai noto – il Governo ha destinato
a tutte le strade e le autostrade italiane solo 4,6 miliardi di euro. Sulla
Statale 106 c’è poco o nulla (nel dettaglio capiremo cosa c’è appena l’Anas Spa
finalmente pubblicherà il Contratto di Programma 2021 – 2025), e comunque tali
risorse saranno destinate solo e soltanto per «predisporre un piano generale
di adeguamento e messa in sicurezza dell’arteria che prevede, oltre ai già
contrattualizzati interventi di messa in sicurezza, rettifiche locali di
tracciato o sistemazione di incroci a raso, manutenzione programmata delle
barriere di sicurezza e delle pavimentazioni».
Oggi l’Eco dello Jonio pubblica alle 12:06 un articolo in cui questa volta
riporta le dichiarazioni del Commissario alla Sanità della Calabria On. Roberto
Occhiuto di Forza Italia: «per noi ammodernare tutta la statale 106 resta una
priorità. Abbiamo chiesto 3 miliardi al governo e sono convinto che questi soldi
ci saranno nella prossima manovra di bilancio».
L’articolo, pubblicato sui social, ha ottenuto davvero poco successo
anche perché sembrerebbe che l’On. Occhiuto sia ormai considerato davvero poco
serio per molti calabresi. Ad ogni modo i pochi che hanno letto l’articolo non
hanno esitato a commentarlo in modo significativo: "Bla bla bla, e
basta! Siamo stanchi di promesse!", "Vogliamo una tangenziale
a 4 corsie come la Puglia, Basilicata e Campania, anche noi paghiamo le tasse,
più del nord, ma non abbiamo le strutture per colpa della politica Calabrese
che pensa solo al magna magna", "Parole Parole soltanto parole",
"Alle prossime elezioni la fanno a 6 corsie", “Troppe
chiacchiere fate un po' di fatti, dovete capire che chi va va si fanno solo i
cazzi loro”…
Questo ennesimo annuncio del Commissario alla Sanità della Calabria On.
Occhiuto, unitamente agli annunci degli ultimi mesi, oltre a quelli che da oggi
ascolteremo fino alla fine dell’anno in corso, nascono dall’esigenza della
politica – in evidente difficoltà – di nascondere, dietro grandi promesse,
la dura e mai tanto triste realtà dei fatti, oggi peraltro certificata dal DEF.
Questa è una sconfitta per tutti in un anno, il 2022, che dal primo
di gennaio fino ad oggi ha visto morire sulla Statale 106 ben 12 persone, una
ogni 14 giorni. È anche una sconfitta per l’informazione che diffondendo le
veline della politica (e qualcheduno senza neanche garantire pluralità di voci
e di pensiero), ha di fatto concorso a creare una opinione nella popolazione
basandosi su fatti che oggi possiamo semplicemente definire evidentemente
errati.
L’elemento più sconfortante è tutto qui: una regione che non vedrà
cambiamenti sulla Statale 106; una regione che tra un decennio si ritroverà con
una Statale 106 molto più pericolosa di quella di oggi; una regione che non ha
avuto neanche la possibilità di capire cosa è accaduto veramente quanto poteva
provare a cambiare qualcosa. Ormai è tardi.
Quello che ci aspetta? Ancora tragedie stradali che continueranno e,
anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di
chi sono le responsabilità morali…?
La prossima legge di bilancio ormai è vicina.
Basta attendere fino al prossimo dicembre...