dell’Ing. Fabio
Pugliese
2021 - autore del
libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore
ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,
2013 - autore del
libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.
La Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio 2022 assegna al Ministero delle
Infrastrutture 4,6 miliardi di euro a valere sulle risorse del Fondo per
lo Sviluppo e la Coesione. È fondamentale ricordare che sul sito web ufficiale
del Ministero per il Sud si legge: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione
(FSC) è lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono
attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale
e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo
119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul
funzionamento dell’Unione europea”. In parole povere: si dovrebbero
destinare più risorse ai territori poveri per consentire loro di rimuovere gli
squilibri con i territori più ricchi.
Sui 4,6 miliardi assegnati 4.098 milioni di euro saranno investiti
in “interventi bandiera di immediato avvio dei lavori”. Alla Calabria sono
stati destinati solo 285 milioni di euro per due “interventi bandiera”: la
strada di Collegamento per San Luca e lo stralcio di Nuova Statale 106 da Crotone
a Cutro (circa 10 chilometri).
582 milioni di euro sono destinati, invece, per “interventi locali
di immediato avvio dei lavori”. Alla Calabria, di questi, non è stato destinato
neanche un centesimo di euro.
È bene, altresì, evidenziare che il finanziamento ottenuto dalla Calabria
non verrà dilazionato nell’anno corrente ma, il “profilo finanziario” indica
chiaramente che verrà erogato nei prossimi otto anni (dal 2022 fino al 2030),
secondo una quota già stabilita anno per anno. Inoltre, il riparto del
finanziamento complessivo ha previsto l’80% al Sud ed il 20% al Centro-Nord.
Tra i 4.098 milioni di euro per “interventi bandiera” la Calabria
ottiene solo 285 milioni di euro contro i 1.059 milioni di euro ottenuti
dalla Campania, i 958 milioni di euro ottenuti dalla Puglia
ed i 484 milioni di euro ottenuti dalla Sicilia. Tra i 582 milioni
di euro per “interventi locali” la Calabria non ottiene neanche un centesimo di
euro insieme alla Puglia contro i 223 milioni di euro ottenuti dalla
Campania ed i 170 milioni di euro ottenuti dalla Campania.
Complessivamente su 4,6 miliardi di euro alla Calabria ne sono
destinati solo 285 milioni di euro mentre 1.378 milioni di euro sono
destinati alla Campania dei Ministri Carfagna e Di Maio, 958 milioni di euro
alla Puglia e 654 milioni di euro alla Sicilia.
Per la Statale 106, oltre all’investimento ottenuto di 220 milioni di
euro previsto per la realizzazione dello stralcio Crotone – Cutro saranno
disponibili anche ulteriori risorse dalla legge di bilancio approvato lo scorso
mese di dicembre. Per comprendere in modo dettagliato l’importo destinato
alla Statale 106 occorrerà attendere la pubblicazione del Contratto di Programma
Anas 2021 – 2025 atteso che, ad oggi, sul sito web dell’Anas Spa è
disponibile solo il vecchio Contratto di Programma Anas 2016 – 2020.
Tuttavia, è stato ormai chiarito, che le poche decine di milioni di
euro che verranno destinate alla Calabria sui 4,6 miliardi di euro della legge
di bilancio saranno impiegate per un piano generale di adeguamento e messa
in sicurezza dell’arteria che prevede, oltre ai già contrattualizzati
interventi di messa in sicurezza, rettifiche locali di tracciato o sistemazione
di incroci a raso, manutenzione programmata delle barriere di sicurezza e delle
pavimentazioni.
I numeri impietosi riportati nella Delibera CIPESS n. 1 del 15 febbraio
2022 confermano la volontà politica del Governo di non investire in modo
risolutivo e significativo per l’ammodernamento della Statale 106 in Calabria
ma evidenziano anche l’incapacità ed il fallimento, ormai conclamato, della
Giunta Regionale, del Governatore Occhiuto e della classe parlamentare
calabrese oggi in seno al Governo Draghi.
Doverosa è, per tutti i cittadini calabresi, una onesta riflessione su
quanto è accaduto. Scevra da condizionamenti politici e/o ideologici. Alla
calasse politica dirigente calabrese tutta oggi in seno alle Istituzioni dello
Stato, ad iniziare da Occhiuto, un’amichevole invito: dimettetevi. Un gesto
forte ma necessario che può restituire dignità alla Calabria.
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