lunedì 31 gennaio 2022 0 commenti

AI PARLAMENTARI CALABRESI: FATEVI UN ESEME DI COSCIENZA!

 

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Davide e Gabriele, due cugini, due amici, non ci sono più...

Entrambi di 29 anni, inseparabili dalla nascita, hanno perso la vita questa notte nell’ennesimo tragico incidente lungo la strada Statale 106 Jonica nel comune di San Sostene in provincia di Catanzaro. Questo mese di gennaio, il primo mese dell’anno 2022, si chiude malissimo: con 5 vittime e di queste ben 3 non avevano neanche 30 anni…

Gabriele amava la famiglia, ma soprattutto suo Fratello Bruno con il quale aveva un rapporto in simbiosi. Amava studiare, infatti, si è laureato lo scorso anno ed è stato motivo di orgoglio per tutti.... Amava i cani e ne aveva uno che si chiama Zazà, lo adorava e con lui amava fare lunghe passeggiate. Era pacato, gentile e tanto premuroso, amato da tutti i suoi amici...  Era il Capitano della A.S.D 365 Roccella Jonica Futsal ed ha lasciato tutto il mondo del calcio a 5 calabrese letteralmente incredulo con la sua scomparsa.

Davide era unico.... Amante incondizionato della vita, della fotografia, delle serate con gli amici, delle belle ragazze e delle serate piene di divertimento che non si lasciava mancare mai. Amava la famiglia, i suoi fratelli... Suo padre e sua madre lo adorano anche perché dei fratelli è il più piccolo. Davide e Gabriele erano accomunati dalla voglia di vivere! Due giovani ragazzi unici, speciali e veri...

È un peccato.

Così come è un peccato che la politica calabrese non capisca. È praticamente ignorante. Perché, se non lo fosse, avrebbe letto il rapporto dell’Aci-Istat del 2021 sugli incidenti del 2020: quello in cui la Statale 106 viene indicata come la quinta strada più pericolosa d’Italia. Avrebbe letto ciò che ho scritto in un mio articolo lo scorso mese di dicembre: i dati del 2021 sono ancor peggiori di quelli dell’anno precedente…

Perché poi non è così difficile essere dei cattivi profeti: basta leggere i numeri. Quelli sono così veri da non lasciare spazio all’immaginazione. C’è solo l’amara realtà che purtroppo, sia chiaro a tutti, ci consegna una terribile indicazione che già da settembre cerco in tutti i modi di far capire a tutti e la ripeto anche qui: il numero di queste tragedie è destinato ad aumentare.

Perché? Quali sono le cause?

Il motivo è semplice. Molto più semplice di quanto si possa immaginare. È racchiuso nella foto del luogo in cui questi due giovani ragazzi hanno perso la vita: sulla strada Statale 106 “Jonica” al chilometro 159+700. Basta vedere la foto del luogo in cui Davide e Gabriele hanno perso la vita per capire tutto. Perché esattamente in quel posto non c’è nulla, ma proprio nulla, che sia a norma.

Sarebbe interessante, a tal proposito, fare una indagine per scoprire se esiste un luogo simile su un’altra Statale in Italia che presenti le stesse caratteristiche di degrado e di mancanza assoluta di ogni e qualsiasi rispetto delle regole. Così come sarebbe interessante chiedere al Ministro delle Infrastrutture se, attraverso i suoi qualificati tecnici del Ministero, può dirci cosa vede, nell’immagine di quel posto, di normale, di lecito, di regolare… Sarebbe interessante se ciò potesse accadere. Magari sarebbe la volta buona che sullo stato d’illegalità della Statale 106 venisse interessata la Magistratura…

Così come bisognerebbe chiedere all’Anas Spa cosa ha investito in quel punto per interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, per esempio, negli ultimi 2 anni? Quali interventi di messa in sicurezza ha realizzato? Prima che risposta l’Anas Spa (ammesso che lo faccia), rispondo io: nessuno. Zero!

Allora c’è da porsi un’altra domanda: perché la classe politica calabrese di fronte a questo deterioramento, a questo graduale peggioramento delle condizioni della Statale 106 “Jonica” determinato anche dall’incapacità dell’Anas Spa di intervenire e di fare ciò che dovrebbe non si affretta per rimuovere chi oggi è dirigente e vanta bilanci di esercizio fallimentari?

Gabriele e Davide, noi tutti, li abbiamo persi, nell'ennesimo tragico incidente sulla famigerata e tristemente nota "strada della morte" in Calabria... Ora resta solo una grande amarezza ed un’ultima domanda: quanti altri giovani dovranno perdere la vita prima che lo Stato ed i parlamentari calabresi si decidano ad agire?

È possibile rimuovere chi ha dimostrato di essere incompetente? È possibile smetterla con i soliti ridicoli annunci e con le solite vergognose promesse tradite da sempre? È possibile pensare semplicemente di ristabilire un minimo di regole e di decoro sulla “strada della morte” abbandonata, bilanci di esercizio alla mano, da due anni? È possibile realizzare interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione e di messa in sicurezza?

Non c’è bisogno d’altro in una regione dove chi è al Governo è così incapace da averci convinto quanto meno di una cosa: fin quando a Roma ci saranno loro una strada Statale 106 moderna e sicura la Calabria non l’avrà mai!!!

Proprio ai parlamentari calabresi, incapaci persino di promuovere una interrogazione parlamentare sull’operato della dirigenza dell’Anas in Calabria negli ultimi 2 anni, chiedo solo una semplice cortesia: fatevi un esame di coscienza guardando l’immagine del luogo in cui questi due ragazzi calabresi hanno perso la vita.


venerdì 28 gennaio 2022 0 commenti

ECCO PERCHÉ DI LUCA CONTINUO A PARLARNE IO!

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Il 10 gennaio 2022, intorno alle 2 del mattino, un giovane di 19 anni, Luca Laudone, ha perso il controllo della sua autovettura mentre percorreva la Statale 106 ed è uscito fuori strada perdendo la vita. Questo, tuttavia, non è un “semplice” incidente. È un sinistro stradale che presenta alcune anomalie.

La prima è questa: nello stesso punto in cui Luca ha perso il controllo della sua auto il 10 gennaio, giorni prima, era avvenuta la stessa ed identica cosa ad un altro automezzo. In pratica aveva perso il controllo ed era uscito fuori strada – ripeto – nello stesso posto e con le medesime modalità. Pertanto viene spontaneo chiedersi: come mai in un periodo di tempo così ristretto due mezzi di trasporto perdono il controllo nello stesso ed identico punto?

L’altra anomalia è rappresentata dal fatto che il primo automezzo, perso il controllo, uscì fuori dalla carreggiata e trovò un guard-rail ad una onda. Come mai in quel punto, sulla S.S.106-Radd non è stato installato dall’Anas Spa un guard-rail di categoria superiore? Non credo che occorra un luminare per dire che un guard-rail ad una sola onda non è sufficiente ad assorbire parte dell’energia di cui è dotato un veicolo in movimento.

Infatti, l’automezzo che impattò prima di Luca su quel guard-rail ad una onda lo ha letteralmente divelto trascinandolo via per qualche metro… C’è da dire che, per fortuna, comunque la funzione del guard-rail è stata provvidenziale: perché ha trattenuto l’automezzo impedendogli di precipitare in un fossato posto al di sotto della carreggiata.

Un’ulteriore anomalia è rappresentata dall’Anas Spa che, a seguito di questo incidente, in sostituzione dei guard-rail ad una onda completamente divelto, decide di mettere in sicurezza l’area con delle barriere temporanee di plastica completamente vuote (quindi così leggere da risultare praticamente inutili), di colore rosso e bianco.

Quando il giovane Luca ha perso il controllo nello stesso punto in cui, giorni prima, l’aveva perso con le medesime modalità, prima di lui, un automezzo ed esce fuori strada esattamente nello stesso punto in cui è uscito chi lo aveva preceduto trova, appunto, questa barriera di plastica inutile e precipita in un fossato posto al di sotto della S.S.106Radd senza aver avuto alcun elemento di contenimento.

L’altra incredibile anomalia, che non è sfuggita a nessuno, è rappresentata da ciò che l’Anas Spa ha fatto dopo questo incidente mortale. Già il giorno dopo ha effettuato sul posto il primo di una lunghissima serie di sopralluoghi che hanno consentito, in tempi record, di risistemare in meno di 10 giorni il guard-rail ad una onda sul luogo dell’incidente.

Eppure, bisogna ricordare che al chilometro 316 della strada Statale 106 “Jonica” in Calabria è accaduto addirittura 3 anni fa (nel 2018), che un muro posto a protezione ai bordi della strada proprio sopra un corso d’acqua è stato divelto a seguito di un incidente stradale ed anche in questo caso l’Anas Spa ha “risolto il problema” con le solite barriere di plastica che ancora dopo anni languono in quel posto e che, purtroppo, non saranno sostituite con un guard-rail a norma fino a quando in quel posto non perderà la vita qualche automobilista “sfortunato”.

Ancor più incredibile è ciò che è accaduto il 13 gennaio quando il sottoscritto, inviato sul luogo dell’incidente dalla RAI per partecipare alla trasmissione in diretta “Buongiorno Regione”, ha assistito al tentativo di alcuni impiegati di Anas Spa mandati da un dirigente “senza nome” con il tentativo di bloccare la trasmissione per un presunto problema di “sicurezza stradale”...

Questa, infatti, non solo rappresenta un’ulteriore anomalia ma di fatto dimostra il nervosismo dell’Anas Spa che, evidentemente, in merito a quanto purtroppo è tragicamente avvenuto ha probabilmente una corresponsabilità non indifferente.

In tutto questo racconto c’è, infine, un’ultima gravissima anomalia.

Luca era il figlio di una famiglia normale. Non era il figlio del Prefetto e neanche del Sindaco. Non era il figlio del Parlamentare o del Dirigente regionale. Proprio per questo motivo dell’incidente in cui ha perso la vita e di tutto quello che è accaduto dopo la stampa locale e regionale non ha scritto nulla. Perché se, invece, fosse capitato ciò che purtroppo è capitato a Luca ad un figlio di una “famiglia importante” oggi, dopo 20 giorni, avremmo continuato a leggere inutili fiumi di parole della stampa locale e regionale.

Anche per questo, della sua morte, continuo a parlarne io…

E non finirà di certo qui!


martedì 25 gennaio 2022 0 commenti

LA MIA PROPOSTA AL PRESIDENTE OCCHIUTO: BASTA LETTERINE SULLA STATALE 106!

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Lo scorso 25 novembre 2021, il Governatore della Regione Calabria On. Roberto Occhiuto ha incontrato il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini.

Questo è il commento scritto dal Presidente della Giunta Regionale della Calabria al termine dell’incontro: «Un confronto estremamente positivo, un colloquio proficuo. Abbiamo approfondito il tema delle infrastrutture per la Regione Calabria che verranno finanziate con il Piano nazionale di ripresa e resilienza, con il Fondo di sviluppo e coesione, e con altre risorse disponibili. Tra le altre questioni strategiche per l’infrastrutturazione della Calabria, abbiamo analizzato i temi della strada statale 106 Jonica. Andiamo avanti per costruire il futuro della Calabria».

Eppure, ad onore del vero, qualcosa al Presidente Occhiuto in quell’incontro deve essergli sfuggita se poi, esattamente a distanza di una settimana, ha dovuto scrivere una lettera al Ministro Giovannini per chiedergli di finanziare il nuovo tracciato della Statale 106 proposto dall’Anas Spa tra Sibari e Corigliano-Rossano.

Come è possibile che Occhiuto non sapesse nulla di quest’Opera e che ha dovuto correre ai ripari con una lettera scritta al Ministro qualche manciata di giorni dopo averlo incontrato? E poi, soprattutto, come ha fatto in pochi giorni a studiare il progetto dell’Opera per sentenziare che ha un costo notevolmente ridotto addirittura «di ben 4 volte, se rapportato ai costi preventivati per il vecchio Megalotto 8» e che «il nuovo tracciato individuato comporta una spesa di circa 500 mln di euro»?

Il Governatore della Calabria Roberto Occhiuto al forum dell'Agi di qualche giorno fa ha bacchettato il governo sostenendo che «al Nord si faranno più opere», ed ha affermato di aver «scritto una lettera a Draghi lamentando il fatto che nelle scelte che il governo nazionale ha fatto in ordine alle infrastrutture strategiche per la Calabria da finanziare con il Pnrr o con il Fondo complementare non ci sia un solo intervento».

Insomma, Occhiuto scrive lettere…

Il Presidente, nel corso dell’iniziativa dell’Agi ha chiarito che «sulla strada Statale 106 non ho risorse» argomentando con un pensiero che è esattamente antitetico a quello da lui espresso a margine dell’incontro avuto con il Ministro Giovannini lo scorso 25 novembre «non ho le risorse sulla Statale 106 perché non si può finanziarle con il Pnrr perché dicono che è una strada, mentre invece nel resto d'Europa hanno finanziato anche strade».

E buonanotte al secchio ed anche al futuro della Calabria verrebbe da dire con un po' di amara ironia…

Rispetto alla dura realtà chi ha la pazienza di leggermi credo che dovrà certamente riconoscere quanto, ormai da mesi, il sottoscritto stia affermando, con atti amministrativi dello Stato alla mano, che sulla strada Statale 106 “Jonica” in Calabria non c’è un solo centesimo di euro e che non ci saranno finanziamenti rilevanti e determinanti neanche nell’ultima manovra di bilancio approvata a dicembre scorso dall’attuale Governo.

Sono certo che il Presidente Occhiuto sia sinceramente legato ai problemi che riguardano la famigerata e tristemente nota “strada della morte” in Calabria anche se è davvero complicato non giudicare superficiali, intempestive e, soprattutto, errate molte delle sue dichiarazioni.

Quello che però politicamente è inaccettabile è che su un problema irrisolto da decenni e così complesso ed importante per i cittadini calabresi l’On. Occhiuto si limiti a scrivere lettere... Le letterine le scrivono i bambini a Babbo Natale non il Governatore della Regione Calabria al Governo oppure ad uno dei suoi Ministri…

Per questa ragione colgo l’occasione di avanzare una proposta al Presidente della Giunta Regionale della Calabria On. Roberto Occhiuto: chieda formalmente al Presidente del Consiglio Regionale di inserire al primo punto all’ordine del giorno della prossima assise la questione relativa alla Statale 106. Porti in Consiglio Regionale una sua proposta al Governo (ammesso che ne abbia una…), sulle modalità e le possibilità attraverso le quali il Ministero delle Infrastrutture può e deve finanziare la Statale 106 e poi chieda a tutti i consiglieri regionali di esprimere attraverso il voto il loro consenso su un atto amministrativo che va formalmente inviato al Governo il quale deve sapere esattamente qual è l’indirizzo politico che gli viene richiesto in riferimento alla Statale 106 dal Parlamento Calabrese.

Questo è quello che propongo al Presidente Occhiuto a cui ricordo che un uomo solo al comando non può far nulla e che le letterine a Babbo Natale valgono solo per chi ancora ci crede…

sabato 15 gennaio 2022 0 commenti

Sulla Statale 106 la politica ha già vinto

 

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

 

Non bisogna fermarsi alle superficie delle cose, degli eventi, ma coglierne la profondità, la verità.

Questo significa che non bisogna credere alle chiacchiere dei Dirigenti dell’Anas Spa, dei parlamentari oppure alle confuse affermazioni del Viceministro Cancelleri o alle affermazioni del Ministro Mara Carfagna che furono rilasciate alla Camera dei Deputati durante il question time esattamente 15 giorni prima delle elezioni regionali in Calabria.

Bisogna credere ai fatti che in Italia si manifestano attraverso gli atti amministrativi che determinano la verità.

In questo senso il dibattito squisitamente politico che oggi avviene a Corigliano-Rossano rischia di essere uno spreco così inutile di chiacchiere come non si era mai visto prima. Buono solo a far occupare del tempo a qualcuno che di tempo ne ha davvero abbastanza.

Come ho avuto già modo di dimostrare chiaramente i fondi destinati al PNRR che sono già stati tutti impegnati, come dimostrano le 269 pagine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza già approvato dal Governo, per l’avanzamento della “nuova” Statale 106 “Jonica” in Calabria non destinano neanche un centesimo di euro.

I fondi del PNRR non seguono il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ma sono, appunto, delle risorse definite e limitate che sono state già tutte impegnate dal Governo che, in 269 pagine, ha già stabilito come impegnarle e sulla Statale 106 non è previsto alcun investimento. Neanche per interventi di manutenzione o di messa in sicurezza.

Nei cinque CIPESS del Governo Draghi non vi è una sola Delibera che approva il finanziamento, anche parziale, di un solo intervento tra i 12 previsti sulla Statale 106 nel piano del Commissario Straordinario. Nell’allegato infrastrutture del DEF 2021 (il Documento di Economia e Finanza), non vi è riportato neanche un solo intervento tra i 12 previsti sulla Statale 106.

Tutto, quindi, è demandato – così raccontano i politici oppure chi gli crede – al prossimo Contratto di Programma di Anas Spa 2022-2026 poiché la manovra finanziaria approvata a dicembre scorso attraverso questo strumento ha stanziato le risorse per la Statale 106. Vedrete, ci saranno i soldi per fare tutto. E pazienza se l’On. Francesco Sapia (uno fuori dal coro), ha già affermato pubblicamente che nella manovra di bilancio e, quindi, nel Contratto di Programma Anas Spa 2022-2026 non c’è niente sulla “strade della morte”.

Così questo dibattito sul nulla ripropone una questione forte.

Perché?

La risposta è semplice. Quando la politica non riesce a dare risposte ad un territorio si utilizzano i funzionari dell’Anas Spa e qualche politico compiacente per ingannare i cittadini. Questa è l’arte della politica che sulla Statale 106 vanta un primato storico: essere riuscita a prendere in giro i cittadini calabresi da circa un secolo.

Solo che il tempo passa, la tecnologia avanza, la trasparenza degli atti amministrativi ormai è legge ed i cittadini, purtroppo per la politica, non sono fessi e sono anche capaci di leggere e di capire. Per cui le grandi bufale della politica oggi non troveranno di certo, da qui a poco, alcuna aderenza.

Peccato, quindi, che invece di denunciare l’ennesima occasione che rischia di essere clamorosamente persa si perda del tempo a parlare del nulla proprio per fare il gioco di chi avendo la coscienza sporca ripropone il solito vecchio schema che peraltro sembra ancora funzionare…

mercoledì 5 gennaio 2022 0 commenti

IL SINDACO PAPASSO SULLA NUOVA STATALE 106 HA DATO UNA LEZIONE A TUTTI: NON SI OFFENDE LA DIGNITÀ DI UN TERRITORIO!

dell’Ing. Fabio Pugliese

autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,

autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”

 

La Dirigenza della Struttura Territoriale di Anas Calabria, lo scorso 10 dicembre ha presentato nel comune di Trebisacce il "nuovo progetto" per la costruzione di una strada di tipo extraurbano principale tipo B, a due carreggiate separate con 2 corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale, per uno sviluppo complessivo di circa 30 chilometri, fino al torrente Coserie, nel comune di Corigliano-Rossano.

Ci sono solo due problemi.

Il primo è del tutto marginale: nel comune di Trebisacce, alla presentazione del nuovo tracciato Sibari-Coserie, non sono stati invitati e, quindi, non erano presenti i comuni di Corigliano-Rossano e Cassano all’Ionio. Tale aspetto, seppur marginale, è rappresentativo di quanto i funzionari di Anas Spa siano poco inclini al confronto ed al coinvolgimento del territorio sulle scelte strategiche ma, anche, quanto il processo (più che altro mediatico), al quale stiamo assistendo è senza alcuna ombra di dubbio semplicemente posticcio.

Il secondo, invece, è gravissimo. Perché la Dirigenza della Struttura Territoriale di Anas Calabria presenta a Trebisacce un tracciato della Sibari-Coserie variato rispetto all’originale presentato a Corigliano-Rossano il 14 aprile del 2021 alla presenza dell’On. Viceministro del M5S Giancarlo Cancelleri e, di queste modifiche, non ha informato il Comune di Cassano All’Ionio.

Così avviene, sembra una barzelletta ma è la triste realtà, che il Sindaco Gianni Papasso, persona serissima e fortemente legata ai problemi diversi legati alla Statale 106, nei giorni scorsi ha scritto all’Anas ma, soprattutto al Ministero delle Infrastrutture.

In una comunicazione formale trasmessa all’Anas Spa e per conoscenza al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al competente Dipartimento della Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità della Regione Calabria, al presidente della Provincia di Cosenza e al sindaco del Comune di Corigliano-Rossano, il sindaco della Città di Cassano All’Ionio, Gianni Papasso – facendo esplicito riferimento al parere favorevole espresso in merito al “vecchio” tracciato della Sibari-Coserie presentato ad aprile 2021 - ha evidenziato che il “nuovo” tracciato modificato presentato a Trebisacce (che è diverso dal precedente), dovrà essere comunicato al Comune di Cassano, il quale solo su questo (e non più sul precedente), dovrà esprimere un parere.

A questo punto c’è da chiedersi: perché un tracciato di una grande opera presentato lo scorso aprile a Corigliano-Rossano è stato modificato dall’Anas Spa dopo pochi mesi?

La risposta è semplice: perché nel tracciato proposto lo scorso aprile alla presenza del Vice Ministro Cancelleri i tecnici dell’Anas Spa non avevano valutato alcune criticità presenti sul territorio e, quindi, hanno dovuto modificato il tracciato per risolvere i problemi che ovviamente non avevano considerato...

Ora, però c’è da chiedersi: ma i problemi li hanno risolti oppure ne hanno creati altri?

Spero davvero di cuore che quanti stiano leggendo non ridano. Perché qui, ormai è evidente, c’è poco da ridere. C’è, invece, da chiedersi se questo territorio può continuare a subire queste mortificazioni. Quanto sta accadendo, oltre ogni ragionevole dubbio, non può non offendere la nostra dignità ed auspico che qualche parlamentare calabrese sulla vicenda possa proporre al Governo una interrogazione parlamentare...

Colgo l’occasione, infine, per esprimere il mio personale e sincero apprezzamento al Sindaco della Città di Cassano all’Ionio Gianni Papasso.


 
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