dell’Ing.
Fabio Pugliese
autore del
libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,
autore del
libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale
106 ionica in Calabria,
fondatore
ed ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106”
Non bisogna fermarsi alle
superficie delle cose, degli eventi, ma coglierne la profondità, la verità.
Questo significa che non bisogna
credere alle chiacchiere dei Dirigenti dell’Anas Spa, dei parlamentari oppure
alle confuse affermazioni del Viceministro Cancelleri o alle affermazioni del
Ministro Mara Carfagna che furono rilasciate alla Camera dei Deputati durante
il question time esattamente 15 giorni prima delle elezioni regionali in
Calabria.
Bisogna credere ai fatti che in
Italia si manifestano attraverso gli atti amministrativi che determinano la
verità.
In questo senso il dibattito
squisitamente politico che oggi avviene a Corigliano-Rossano rischia di essere
uno spreco così inutile di chiacchiere come non si era mai visto prima. Buono
solo a far occupare del tempo a qualcuno che di tempo ne ha davvero abbastanza.
Come ho avuto già modo di
dimostrare chiaramente i fondi destinati al PNRR che sono già stati tutti
impegnati, come dimostrano le 269 pagine del Piano Nazionale di Ripresa e
Resilienza già approvato dal Governo, per l’avanzamento della “nuova” Statale
106 “Jonica” in Calabria non destinano neanche un centesimo di euro.
I fondi del PNRR non seguono il
miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ma sono, appunto, delle
risorse definite e limitate che sono state già tutte impegnate dal Governo che,
in 269 pagine, ha già stabilito come impegnarle e sulla Statale 106 non è previsto
alcun investimento. Neanche per interventi di manutenzione o di messa in sicurezza.
Nei cinque CIPESS del Governo
Draghi non vi è una sola Delibera che approva il finanziamento, anche parziale,
di un solo intervento tra i 12 previsti sulla Statale 106 nel piano del
Commissario Straordinario. Nell’allegato infrastrutture del DEF 2021 (il
Documento di Economia e Finanza), non vi è riportato neanche un solo intervento
tra i 12 previsti sulla Statale 106.
Tutto, quindi, è demandato – così
raccontano i politici oppure chi gli crede – al prossimo Contratto di Programma
di Anas Spa 2022-2026 poiché la manovra finanziaria approvata a dicembre scorso
attraverso questo strumento ha stanziato le risorse per la Statale 106. Vedrete,
ci saranno i soldi per fare tutto. E pazienza se l’On. Francesco Sapia (uno
fuori dal coro), ha già affermato pubblicamente che nella manovra di bilancio
e, quindi, nel Contratto di Programma Anas Spa 2022-2026 non c’è niente sulla “strade
della morte”.
Così questo dibattito sul nulla ripropone
una questione forte.
Perché?
La risposta è semplice. Quando la
politica non riesce a dare risposte ad un territorio si utilizzano i funzionari
dell’Anas Spa e qualche politico compiacente per ingannare i cittadini. Questa
è l’arte della politica che sulla Statale 106 vanta un primato storico: essere
riuscita a prendere in giro i cittadini calabresi da circa un secolo.
Solo che il tempo passa, la tecnologia
avanza, la trasparenza degli atti amministrativi ormai è legge ed i cittadini,
purtroppo per la politica, non sono fessi e sono anche capaci di leggere e di capire.
Per cui le grandi bufale della politica oggi non troveranno di certo, da qui a
poco, alcuna aderenza.
Peccato, quindi, che invece di denunciare l’ennesima occasione che rischia di essere clamorosamente persa si perda del tempo a parlare del nulla proprio per fare il gioco di chi avendo la coscienza sporca ripropone il solito vecchio schema che peraltro sembra ancora funzionare…
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