dell’Ing.
Fabio Pugliese
2021 -
autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in
Calabria,
2014/2020 -
fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106
2013 -
autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale
106 ionica.
L’altro ieri, la comitiva di
amici di Luca Laudone, deceduto lo scorso 19 gennaio sulla Statale 106 per colpa
di un guard-rail che non era stato riparato dall’Anas Spa, con grande difficoltà
e dolore ha visitato il luogo in cui ha perso la vita il loro giovane amico e
lì, i ragazzi, hanno legato ad una inferriata un lenzuolo bianco con la scritta
“Giustizia per Luca”.
Ieri, gli stessi ragazzi,
hanno appreso che qualcuno si è recato sul posto e quel lenzuolo l’ha rimosso.
Forse sarà stato chi doveva riparare
un guard-rail e non l’ha fatto? Forse sarà stato chi ha posizionato delle barriere
di plastica vuote completamente inutili in un posto dove in poco tempo sono
uscite fuori strada due autovetture? Forse sarà stato chi, dopo il tragico incidente
in cui ha perso la vita un giovane di 19 anni è intervenuto in tempi record per
ripristinare il guard-rail? Forse sarà stato chi ha installato il solito guard-rail
ad una onda seppure sarebbe stato certamente più opportuno installarne uno a
doppia onda?
Oppure, forse, sarà stato chi è
intervenuto con grande determinazione, pochi attimi prima di una diretta della
RAI, con l’intento di bloccare tutto perché…. Forse quando si è nervosi e si
agisce senza pensare non ci si rende conto che la toppa diventa peggio del
buco?
È difficile dire: “ecco chi è
stato a far sparire quel lenzuolo con la scritta Giustizia per Luca”!
Però è facile far comprendere
una cosa agli autori di questo gesto che oltre ad essere offensivo è anche intollerabile:
potrete anche rimuovere quel lenzuolo ma non riuscirete mai a rimuovere il
desiderio di Giustizia che merita Luca, che ardentemente desiderano i suoi
familiari, i suoi amici, le associazioni ed anche tantissimi semplici cittadini
come il sottoscritto.
Sulla morte di Luca desideriamo
che sia fatta chiarezza e che venga individuato ogni profilo di responsabilità penale
e civile. Non solo per onorare la memoria di un giovane diciannovenne ma, soprattutto,
per definire un precedente cardine che questa volta deve rimanere impresso
nella memoria e nella coscienza di chi è responsabile: da oggi non saranno mai
più tollerate inadempienze e irresponsabilità.
Quanti desiderano “Giustizia per
Luca” desiderano anche far nascere un nuovo senso del dovere in chi può e deve
evitare che accadano simili tragedie attraverso il proprio lavoro peraltro
lautamente pagato con i soldi dei cittadini!
Poi c’è chi ancora continua a
calare su questa vicenda un incomprensibile e vergognoso silenzio… Chi avrebbe
dovuto accendere i riflettori e le telecamere sul caso anche perché vive sul
territorio ed attraversa la Statale 106 tra Rossano e Corigliano ogni giorno.
Chi avrebbe dovuto scrivere sulla carta e online. Cari amici questa volta siete
stati una delusione!
Ed anche se voi vi credete
assolti, questa volta siete per sempre coinvolti…
Lo sarete fino alla fine:
quando dovrete accendere i riflettori e le telecamere e dovrete scrivere la verità
e chiedere scusa per la vostra assenza, per il vostro silenzio e per non aver
detto nulla, ma proprio nulla sul lenzuolo con la scritta “Giustizia per Luca”
e su chi lo ha fatto sparire.
Nessun commento:
Posta un commento