dell’Ing. Fabio Pugliese
2021 - autore del libro “Ecco chi è
Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore ed ex
presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,
2013 - autore del libro “Chi è
Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.
Il dramma che noi calabresi sulla costa jonica stiamo vivendo può
essere rappresentante dal teatrino della politica a cui stiamo assistendo.
C’è da un lato un gruppo di rappresentanti istituzionali locali che firmano un
documento per chiedere al sindaco di Corigliano-Rossano di superare le
perplessità sul tracciato (perché un progetto finanziato non esiste…), proposto
e calato dall’alto dall’Anas Spa per collegare Sibari alla terza città della
Calabria.
A firmarlo è l’Assessore Regionale Gianluca Gallo (Forza
Italia), i consiglieri di maggioranza Pasqualina Straface (Forza
Italia), Davide Tavernise (M5S) e Giuseppe Graziano (M5S), ed i
parlamentari al Governo Elisa Scutellà (M5S), Rosa Silvana Abata
(Gruppo Misto), Francesco Forciniti e Francesco Sapia
(l’Alternativa c’è).
Questi politici non si sono uniti un mese fa per chiedere al Governo
di cui fanno parte, quando era possibile, di stanziare alla Calabria un
finanziamento congruo e rispettoso dell’istituto del Fondo di Sviluppo e
Coesione. Si uniscono solo ora per fare politica peraltro su un tema su cui
bisognerebbe essere seri…
Spiego meglio: sul sito web del Ministero per il Sud oggi rappresentato
dal Ministro di Forza Italia Mara Carfagna si legge chiaramente: “il Fondo
per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo
strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche
per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione
degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5,
della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione
Europea”.
Quindi l’istituto del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), nasce
con l’intento di ridurre il divario esistente tra le Regioni più povere e
quelle più ricche ed il Governo dovrebbe rigorosamente attuare scelte che
garantiscano il rispetto di questo principio sancito peraltro dalla
Costituzione italiana.
Nei fatti è avvenuto tutt’altro.
Il Governo, nella seduta del CIPESS dello scorso 15 febbraio, ha
stanziato poco meno di 4,7 miliardi di euro per opere infrastrutturali
immediatamente cantierabili. Oltre a ciò ha assunto l’impegno formale di
stanziare ulteriori 1,6 miliardi di euro di interventi strategici programmati
appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico ed economica dei relativi
interventi.
Tra ciò che ha stanziato e ciò che il Governo si è impegnato a
stanziare l’investimento è pari a 6,3 miliardi di euro e di questi 5,1
miliardi saranno investiti al Sud. In particolare alla Campania ha
destinato 1.700 milioni di euro (34%), alla Sicilia 1.213 milioni di euro
(24%), alla Puglia 958 milioni di euro (19%), ed alla Calabria 465 milioni di
euro (9%).
Rispetto al finanziamento ottenuto dalla Calabria è bene specificare
che sui 180 milioni di euro per il completamento dell’elettrificazione della
ferrovia jonica c’è solo un impegno del Governo ma non vi è in Delibera
CIPESS alcun finanziamento. Ciò implica che l’effettivo stanziamento è
pari a 285 milioni di euro (5,5%), e di questi 65 milioni di euro saranno
destinati per la strada di collegamento per San Luca mentre i restanti 220
milioni di euro per la Statale 106 che saranno così erogati: solo 500.000 euro
(mezzo milione di euro…) quest’anno; 2 milioni di euro nel 2023; 5 milioni nel
2024; 45 milioni nel 2025; 65 milioni nel 2026; 65 milioni nel 2027; infine
37,5 milioni di euro nel 2028.
Occorre altresì ricordare che in audizione alle Commissioni riunite
della Camera di Trasporti e Ambiente il 3 febbraio 2021 il Commissario
Straordinario per la Statale 106 Ing. Massimo Simonini (nominato dal Governo),
ha predisposto un piano costituito da 12 interventi sulla famigerata e
tristemente nota “strada della morte” in Calabria, in cui è compresa la Sibari
– Corigliano-Rossano, ed ha affermato che per realizzarlo sono necessari circa
3.900 milioni di euro.
Insomma, ma questi politici non potevano unirsi per impegnarsi
affinché il Governo di cui fanno parte potesse stanziare – nel rispetto della
carta costituzionale – qualche miliardo di euro alla Calabria…?
Il Sindaco Flavio Stasi in questa triste e mesta vicenda ribadisce che
il tracciato proposto dall’Anas Spa non è gradito perché squarcia le due
stazioni di Corigliano e Rossano ma compie certamente l’errore grossolano di
non spiegare che il tracciato proposto nella realtà è irrealizzabile, non vi è
alcun finanziamento e la progettazione definitiva non esiste altrimenti
avremmo certamente appreso quanto è costata (elemento, quest’ultimo, che
ovviamente non è noto a nessuno perché non esiste…).
Il Sindaco Stasi, nel teatrino drammatico ha solo un merito: quello di
far notare a questi assessori, consiglieri regionali e parlamentati al Governo
di cui tutti fanno parte che ha scritto una lettera al Presidente della
Giunta Regionale Roberto Occhiuto il 7 gennaio scorso al fine di chiedergli un incontro
e, ad oggi, non ha nemmeno avuto una risposta…
Infine c’è il mio grande amico: l’On. Roberto Occhiuto.
In questa vicenda ne esce malissimo: ha scritto lettere a Draghi,
lettere al Ministro delle Infrastrutture Giovannini… A quest’ultimo l’ha pure
incontrato. Mentre il Ministro per il Sud Mara Carfagna è addirittura del suo
partito... Però per la Calabria il risultato non cambia: ha ottenuto quattro
spicci…
Proprio lui, nel teatrino drammatico, è il grande scontento: “ma
la Calabria meritava di più” è il mantra che oggi imperversa lungo tutta la
fascia jonica calabrese lasciando tutti i cittadini con l’amaro in bocca.
L’unico merito di Occhiuto è tutto qui: nell’onestà e nel coraggio di
aver detto la verità.
Poi c’è una grande furbizia che gli riconosco: quella di aver
destinato i 220 milioni a Crotone. Ovvero, in un luogo della Calabria abituato
ad essere contento per circa 10 chilometri di nuova Statale 106. In verità
ne ha da decenni circa 5 già ammodernati sul fronte nord verso Sibari. Ora
esultano per i 10 a sud verso Catanzaro che, semmai davvero verranno
realizzati, purtroppo resteranno per chissà quanti decenni solo questi…
Per il resto c’è da far notare che Occhiuto non risponde più a
nessuno: non solo al Sindaco di Corigliano-Rossano. Non risponde a chi gli
ha inviato più di una pec da Mesoraca (come abbiamo appreso dalla puntata di
“Piazza Pulita” della settimana scorsa). Si è letteralmente chiuso in sé stesso
e nell’unico problema che al momento lo riguarda: la sanità. Sembra addirittura
che non sia più il Presidente della Giunta Regionale ma solo il Commissario
alla Sanità.
Qui c’è tutto il suo limite: l’incapacità di aprirsi alla realtà ed
al mondo e di coinvolgere i sindaci, le forze sociali, le associazioni e, più
in generale le forze attive della Calabria in una battaglia di diritti e di
dignità al fine di ottenere quanto dovuto e non una semplice elemosina.
Lo avrebbe dovuto fare anche perché nel teatrino drammatico l’assessore
regionale Gallo, i consiglierei di maggioranza Straface, Tavernise e Graziano
ed i parlamentari Scutellà, Abate, Forciniti e Sapia che insieme a Forza
Italia, Pd, Lega e M5S sono tutti al Governo invece di aiutarlo scrivono
lettere congiunte e fanno politica…
Nel teatrino drammatico c’è poi il grande sconfitto: il Partito
Democratico.
Ormai in Calabria non esiste. Non c’è. È sparito. Non si vede e non
si sente. Eppure anche lui è al Governo. Chissà se qualcuno riuscirà a
ricordarglielo… Anche se poi c’è da capire a chi…? Non sembra neanche ci sia
qualcuno del PD a cui doverlo riferire.
Infine, c’è ed è evidente il vuoto politico di visione che anima la
classe dirigente politica calabrese su una problematica così importante. Lo
dimostra il fatto che il Ministro Giovannini nella nota stampa diramata sul
sito del Ministero delle Infrastrutture afferma chiaramente che a scegliere
come investire le risorse destinate alla Calabria è stato il Governo in
accordo con la Regione Calabria. Non solo hanno ottenuto sulla Statale 106
un’elemosina ma non sono stati neanche capaci di utilizzare questi 220 milioni
di euro, che è una miseria, per programmare un complessivo intervento
urgente di messa in sicurezza da Reggio Calabria fino a Corigliano Rossano
oltre ad interventi, ormai non più rinviabili, di ordinaria e straordinaria manutenzione.
Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi,
purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi
sono le responsabilità morali…?
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