giovedì 17 febbraio 2022

STATALE 106: DUE PROPOSTE PER L’ASSEMBLEA DEI SINDACI DELLA LOCRIDE

dell’Ing.


Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

Domani sera, alle 18:00, nel comune di Siderno, si riunirà l’assemblea dei sindaci della locride. Questa è una iniziativa certamente apprezzabile che nasce – voglio ricordarlo – sotto l’impulso di Padre Francesco Carlino, il parroco di Roccella Jonica che, lo scorso 2 febbraio, durante i funerali di Davide e Gabriele Origlia, due giovani vittime della Statale 106, nell’omelia ha fatto appello proprio ai primi cittadini affinché si determinassero per affrontare e risolvere concretamente un problema da sempre irrisolto.

Naturalmente c’è anche da sperare che i sindaci siano tutti presenti. Questo aspetto, è molto delicato, perché non tutti i primi cittadini sono interessati ai diversi problemi legati alla Statale 106 e ci sono sindaci a cui il problema non interessa neanche lontanamente. Voglio augurarmi, quindi, che non sarà questo il caso e che i primi cittadini della locride saranno tutti presenti evitando giustificazioni mai come oggi irricevibili. Poi c’è un’altra questione legata alla concretezza e, quindi, al significato ed al valore stesso dell’iniziativa.

Rispetto a questo vorrei avanzare semplicemente due proposte all’assemblea dei sindaci della locride. La prima è quella di utilizzare l’incontro di domani sera semplicemente per concordare e definire i termini per l’organizzazione di un prossimo incontro nella locride che però veda presenti tutti, nessuno escluso, i sindaci dei comuni interessati dalla Statale 106 e, quindi, tutti i primi cittadini delle comunità comprese sulla costa jonica calabrese tra Reggio Calabria e Rocca Imperiale.

Affinché finisca una volta per tutte questa logica dannosa e perversa secondo cui il tema dell’ammodernamento della Statale 106 a 4 corsie debba necessariamente essere affrontato sempre per aree locali e non, invece, nel suo complesso. Non si potrà mai – chiariamolo una volta per tutte – ottenere il risultato di una Nuova Statale 106 in Calabria fino a quando i sindaci delle comunità che vivono quotidianamente sulla loro pelle questa tragica problematica non decideranno, una volta per tutte, semplicemente di unirsi.

L’altra proposta che intendo avanzare all’assemblea dei sindaci è quella di promuovere un documento condiviso da tutti – se possibile un atto amministrativo – in cui si chiede alla Regione Calabria, nel prossimo consiglio regionale che avrà tra i punti all’ordine del giorno proprio quello sulla Statale 106, di esprimere un atto di indirizzo politico al Governo in cui manifesta la più ampia disapprovazione per un finanziamento ricevuto pari a 465 milioni di euro (di cui 220 milioni sulla Statale 106), che disattende e viola ogni principio di sviluppo e coesione.

Sul sito web ufficiale del Ministero per il Sud si legge: “il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, insieme ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”.

Poiché la Calabria secondo tutti gli indicatori economici è la Regione più povera d’Europa e, nella Calabria c’è poi la costa jonica che è la più povera in assoluto, non si comprendono ma, soprattutto, non si possono più tollerare le ragioni per cui la politica romana decida di destinare 1,7 miliardi di euro alla Campania, 1,2 miliardi di euro alla Sicilia, 1 miliardo di euro alla Puglia e neanche mezzo miliardo di euro alla Calabria…

Rispetto al tema delle disuguaglianze e delle ingiustizie conclamate come questa l’assemblea dei sindaci della locride a mio giudizio non può assolutamente perdere l’occasione di dire ai nostri consiglieri regionali che è venuto il momento di dire civilmente e democraticamente basta al Governo con un atto amministrativo che merita di essere approvato in Consiglio Regionale semplicemente a difesa della dignità e dei diritti di tutti e di ciascuno.

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