LA
RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DEL CIPE NEL 2020: LA STATALE 106 DIMENTICATA DAL
GOVERNO CONTE
dell’Ing. Fabio
Pugliese
autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto
sulla strada Statale 106 ionica,
autore del libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è
Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,
fondatore ed ex presidente dell’Organizzazione di
Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”
È stata pubblicata la Relazionesull’attività del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica),
nell’anno 2020 allorquando il Presidente del Consiglio dei Ministri era
Giuseppe Conte ed il Ministro alle Infrastrutture era Paola De Micheli. I fatti
sono ben chiari nelle 71 pagine della relazione ed i numeri sono ancora
peggiori di quello che si poteva immaginare…
Innanzitutto c’è da chiarire una
cosa molto importante: la Relazione presentata nasce sulla base di quanto
previsto dell’articolo 42 del decreto legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito
dalla legge 11 settembre 2020, n. 120 e concernente l’attività svolta dal CIPE (oggi
CIPESS), nel corso dell’anno 2020: quindi per la prima volta in Italia viene
pubblicata una relazione sull’attività del CIPE (o CIPESS).
Poi ci sono i numeri o, se preferiamo,
i fatti che mai come questa volta purtroppo parlano chiaro.
Il CIPE nel corso del 2020 ha
adottato 81 deliberazioni e di queste 19 riguardano le infrastrutture. Le
delibere relative alle opere strategiche/prioritarie sono le principali
tipologie di delibere del Comitato in materia di infrastrutture. Il CIPE, in
tutto il 2020, ha adottato le deliberazioni relative solo a 5 interventi
stradali di Anas: l'Itinerario Ragusa-Catania (Sicilia); la Via del Mare
Jesolo-litorali – Collegamento A4-Jesolo e litorali- bretella stradale
(Veneto); la Direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti tratto Terni (Loc. San
Carlo)-Confine regionale. Svincolo di Piediluco e collegamento alla S.P. 675
(Lazio e Umbria); approvazione del progetto definitivo del lotto 1 e del lotto
4 della SS n. 291 “della Nurra” (Sardegna); rettifica del CUP della “Via del
Mare Jesololitorali - collegamento A4-Jesolo e litorali-bretella stradale”
(Veneto).
Per quanto attiene, invece, le
autostrade nel 2020 il CIPE ha adottato le delibere relative agli interventi: completamento
corridoio tirrenico meridionale A12-Appia. Tratto A12 (Roma-Civitavecchia) -
Roma (Tor de’ Cenci) nel Lazio; corridoio intermodale Roma-Latina e
collegamento autostradale Cisterna-Valmontone nel Lazio; riapprovazione del
progetto definitivo ai soli fini dell’apposizione della pubblica utilità e del
vincolo preordinato all’esproprio del "Raccordo autostradale tra il nuovo
casello di Ospitaletto (A4), il nuovo casello di Poncarale (A21) e l'aeroporto
di Montichiari" in Lombardia.
Nell’anno 2020, il CIPE ha
assunto decisioni in materia infrastrutturale relative a nuovi fondi pubblici per
circa 1,067 miliardi di euro, a investimenti privati per circa 986 milioni di
euro e ha deliberato nuovamente su opere già approvate precedentemente dallo
stesso Comitato per circa 4,091 miliardi. Il totale di investimenti è di circa
6,1 miliardi di euro ma sulla Statale 106 non c’è neanche un centesimo di euro.
Appare ancor più grave l’attenzione
che il Governo Conte ha riservato al Sud.
I fondi per opere
infrastrutturali deliberati dal CIPE nel 2020 sono, infatti, così ripartiti:
36% al Nord; 48% al Centro e solo il 16% al Sud e Isole... Ciò si evince ancor
di più nell'allegato a pagina 65 dove viene riportato il riepilogo delle
delibere adottate dal CIPE in materia di infrastrutture.
La Relazione sulle attività delCIPE nel 2020 certifica purtroppo un’amara realtà: la strada Statale 106 non è mai
stata nelle corde del Governo Conte. Un esecutivo che ha amministrato
rappresentando gli interessi del Nord e del Centro Italia senza mai – dati,
numero e fatti alla mano – portare risultati al Sud Italia e contribuendo ad
aumentare il divario esistente tra le regioni meridionali e quelle centrali e
settentrionali del Paese.
Una nota di demerito riguarda la
Calabria: non solo non è stato fatto nulla per la Statale 106 ma leggendo
attentamente la Relazione si può comprendere quanto è stato estremamente
marginale l’interesse del Governo Conte e quanto, questo, abbia determinato una
crescita del divario esistente tra Calabria e le altre regioni d’Italia.
Questo documento è storia. L’amara
storia che si ripete. La Calabria sempre più marginale ed il Governo Conte in
linea, se non peggio, con i precedenti governi che nulla, o quasi, hanno
investito per migliorare e far crescere la nostra Calabria.
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