mercoledì 2 marzo 2022

LE STRAGI STRADALI SULLA STATALE 106 SARANO DESTINATE AD AUMETARE SEMPRE DI PIÙ: DI CHI SONO LE RESPONSABILITÀ?

dell’Ing. Fabio Pugliese

2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,

2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106

2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.

 

 

Anche i bambini lo sanno che l’Anas Spa non è una società privata. Non c’è un imprenditore che dirige con assoluta indipendenza. In Italia, ma questo lo sanno anche i bambini, i dirigenti oppure i commissari di Anas Spa sono semplicemente designati dalla politica e devono fare esattamente ciò che gli impone di fare la politica.

In questo senso è veramente ridicola la posizione dell’On. Occhiuto, Commissario alla Sanità in Calabria, dell’altro ieri in Consiglio Regionale contro l’Anas Spa. Proprio perché l’Anas è il Governo e questo lo sanno anche i bambini. Così come non è vero quello che l’On. Occhiuto ha affermato in aula quando ha detto che quelli dell’Anas «non sanno cosa fare in Calabria». Perché invece, quelli dell’Anas, che poi nella realtà sono tutti quelli del Governo, sanno bene cosa fare sulla Statale 106 in Calabria: nulla. Non vogliono proprio fare nulla come è stato dimostrato proprio dalle parole del Commissario alla Sanità in Calabria.

Infatti, nel PNRR, che alle infrastrutture destina oltre 36 miliardi di euro, non c’è nemmeno un centesimo destinato alla Statale 106. Nella legge di bilancio approvata a dicembre scorso con i fondi ordinari dello stato saranno finanziate tutte le strade e le autostrade italiane con 4,5 miliardi di euro ed alla Statale 106 sarà già un miracolo se destineranno qualche elemosina. Mentre sul Fondo di Sviluppo e Coesione (le risorse da dare alle regioni più povere per rimetterle al passo con quelle più ricche), la ministra campana per il Sud Mara Carfagna (Forza Italia), ed il collega ministro campano Luigi Di Maio (M5S) hanno destinato alla loro regione 1.700 milioni di euro per le infrastrutture mentre alla Calabria solo 220 (peraltro distribuiti dal 2022 fino al 2028).

Davanti a questa realtà l’On. Occhiuto in Consiglio Regionale, l’altro ieri, solo in una occasione è stato sincero: quando ha detto che seppure il Governo in altri contesti si è dimostrato attento alla Calabria con le infrastrutture, nonostante le sue lettere a Draghi ed al Ministro Giovannini, non c’è alcuna volontà di intervenire. In parole povere: nonostante la generosità del Governo che ha nominato l’On. Occhiuto Commissario alla Sanità sulle infrastrutture, quindi sulla Statale 106, non farà proprio un bel nulla.

Il Consiglio Regionale sul tema poteva fare molto e, soprattutto, poteva assumere scelte molto forti.

Invece, che cosa è successo? Ha approvato una mozione che impegna la Giunta Regionale «a sostenere una specifica e diretta contrattazione con il Governo» con il duplice fine di ottenere 13 miliardi di euro (questa è la folle proposta avanzata dalla Regione Calabria ad Anas e Governo…), ma anche la nomina di un commissario ad acta.

Non solo, la mozione impegna la Giunta Regionale – cito testualmente – «a verificare la possibilità di utilizzare risorse provenienti dal fondo Complementare collegato al PNRR»: una follia che il massimo organo di governo della Calabria debba impegnarsi nella verifica di un PNRR le cui risorse sono state già impegnate nell’ambito di un piano di interventi già approvato dal Governo…

Il penultimo impegno prevede che la Giunta Regionale debba «sostenere un necessario riequilibrio del Fondo di Sviluppo e Coesione»: quindi loro stessi ammettono che questo nella delibera CIPESS dello scorso 15 febbraio 2022 non c’è stato.

Infine, c’è l’ultimo impegno previsto dalla mozione approvata. Una perla: «attivare in concorso con il Governo una specifica interlocuzione, visto anche il recente inserimento della S.S.106 calabrese all’interno delle reti transazionali al fine di reperire ulteriori finanziamenti in sede europea».

Spiegare ai consiglieri regionali strapagati con i soldi dei cittadini che la Commissione Europea non ha inserito proprio sembrerebbe inutile... Ma è bene chiarire che la Commissione Europea ha solo proposto in una legge ordinaria l’inclusione della Statale 106 nella Rete globale TEN-T: ma affinché la proposta sia ratificata servirà prima un anno di negoziati e, in seguito, l’approvazione della proposta da parte del Parlamento Europeo e poi dovremo attendere la pubblicazione di bandi a cui dovremo partecipare con progetti di cofinanziamento che debbono rispettare precise linee guida se davvero si vuole ottenere qualcosa…

Il meglio, comunque, l’On. Occhiuto, Commissario alla Sanità in Calabria, lo esprime alla fine quando invita il Consiglio Regionale a scrivere «una dura lettere di protesta ai vertici dell’Anas perché un commissario non può rifiutarsi di presentarsi a una Commissione comunicandola il giorno prima, non dobbiamo avere nessun complesso referenziale verso le società pubbliche».

Una dura lettera di protesta che naturalmente i consiglieri regionali non hanno scritto.

In queste condizioni bisogna essere chiari ed onesti. L’unica certezza che emerge dal Consiglio Regionale e da ciò che ha riferito in Consiglio il Commissario alla Sanità in Calabria è che nei prossimi cinque anni sulla Statale 106 non ci sarà nulla di significativo. Le responsabilità sono chiare: alla volontà dei partiti romani si unisce quella della nostra classe politica dirigente regionale (in parlamento ed in regione).

Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali?

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