dell’Ing. Fabio Pugliese
2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106
ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106,
2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada
Statale 106 ionica.
Nell’aprile del 2021 (circa un
anno fa), il Sindaco di Locri annunciava in pompa magna alla stampa l’imminente
avvio della rotatoria della Moschetta affermando che sarebbe stata conclusa
entro la fine dell’anno. I fatti dimostrano che l’anno è ormai finito da
oltre tre mesi e la rotatoria della Moschetta non è mai nemmeno iniziata.
Il 20 marzo del 2021 i Sindaci Francesco
Mauro di Sellia marina, Raffaele Mercurio di Cropani, Michelangelo Ciurleo di
Botricello e Salvatore Torchia di Sersale annunciarono l’imminente avvio delle rotatorie
all’incrocio di Uria, di Cropani- Sersale, di Andali- Marcedusa e Fieri di
Belcastro. I fatti dimostrano che ad oggi, a distanza di un anno, neanche
uno di questi interventi è stato avviato.
Nel comune di Cariati il Sindaco,
attraverso un comunicato stampa del luglio 2021, annunciava l’imminente avvio
dei lavori sul Ponte Molinella sostenendo che vi erano disponibili 2 milioni di
euro ma i fatti dimostrano che, ad oggi, non è stato avviato alcun
intervento.
Nella terza città della Calabria,
a Corigliano-Rossano, abbiamo, invece, tre casi drammatici. Il primo è quello
della rotatoria nella Zona Industriale dell’area urbana di Corigliano che
nonostante un progetto approvato il 31 marzo del 2018 dal Consiglio Comunale
dell’Ex comune di Corigliano Calabro è stato, per volere dell’attuale
amministrazione variato e, ancora oggi, non avviato e realizzato nonostante
quello sia uno dei punti in assoluto più pericolosi che abbiamo sull’intera
Statale 106.
Poi abbiamo la rotatoria di
Santa Lucia. Nonostante la consegna dei lavori sia avvenuta a novembre dello
scorso anno è tutto bloccato. Speriamo solo che i lavori non partano in
piena estate per creare come sempre disagi alla collettività. Infine,
abbiamo la rotatoria di Insisti i cui lavori sono partiti già da due anni ma,
ancora oggi, non è stata completata.
Il “capolavoro” del disastro però
è avvenuto a Santa Caterina dello Jonio in provincia di Catanzaro. Qui i
lavori della rotatoria sono di fatto partiti ma oggi risultano bloccati perché
uno dei proprietari dei terreni da espropriare si è legittimamente opposto
poiché la procedura di esproprio avviata dall’Anas non è regolare. Il
risultato è questo: l’Anas ha sottolineato che ora bisognerà sbrogliare la
matassa altrimenti i lavori non potranno riprendere.
Bisogna ricordare che
l’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” ormai
da anni chiede inascoltata a tutti i parlamentari calabresi ed alla Regione
Calabria la rimozione degli attuali dirigenti della Struttura Territoriale
di Anas in Calabria per “manifesta incapacità”. Mentre, il sottoscritto, ha
spiegato a più riprese che questi dirigenti negli ultimi tre anni hanno
prodotto, bilanci di esercizio alla mano, un disastro conclamato.
Anche qui, vorrei ricordare una
delle ragioni di tutte questa situazione: l’attuale Vice Ministro Cancelleri è «il compagno di scuola»
dell’Ing. Silvio Cananella che, per coincidenza, oggi è Responsabile Nuove
Opere per la Struttura Territoriale dell’Anas in Calabria ma anche RUP del
Megalotto 3 nonostante sia un dirigente di prima nomina (come riportato
l’articolo pubblicato su “Domani”, il quotidiano Italiano d'informazione edito
da Carlo De Benedetti e diretto da Stefano Feltri, dal titolo “LA GRANDE
OPERA IN VERSIONE GRILLINA È GIÀ INSABBIATA” a firma di Daniele Martini e
pubblicato il 29 maggio 2021).
Ciò
che risulta più grave è che nessuno ha mai smentito queste notizie.
Per tutte queste ragioni, se noi vogliamo bene alla Calabria,
dobbiamo essere contrari all’ammodernamento della Statale 106. Dobbiamo dire no
alla realizzazione a 4 corsie della Sibari-Corigliano-Rossano, della
Crotone-Cutro, ecc. ecc. Perché queste grandi opere non possono essere
assolutamente gestite da una Struttura Territoriale di Anas che in Calabria è
inadeguata a gestire persino la realizzazione di una rotonda.
Chiudere gli occhi rispetto a queste vicende, decidere di non
rimuovere questi dirigenti inadeguati dell’Anas in Calabria e pensare di far
gestire processi delicati a chi ha già dimostrato di non essere all’altezza espone
la Calabria ad un rischio enorme: quello che le esigue risorse disponibili, che
risultano peraltro inadeguate, possano addirittura essere sprecate.
Se ciò accadrà il risultato sarà quello di sempre: i pochi soldi
disponibili saranno sciupati senza nemmeno realizzare nulla.
Ecco perché occorrono subito tecnici competenti e di valore,
capaci e possibilmente liberi da rapporti amicali (o di altra natura), con
la politica. Servono dirigenti all’altezza, senza i quali, non è possibile
far nulla ed occorre fare presto!
Perché
il tempo passa e, intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi,
purtroppo saranno destinate ad aumentare sempre di più: ma parliamoci
francamente, di chi sono le responsabilità morali…?
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