dell’Ing. Fabio Pugliese
2021 - autore del libro “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale 106
ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore ed ex presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla
Strada Statale 106,
2013 - autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada
Statale 106 ionica.
Oltre 2,7 miliardi di euro sono stati destinati alla messa in
sicurezza di ponti e viadotti e alla manutenzione straordinaria delle strade di
competenza delle Province e delle Città metropolitane. Lo ha deciso la
Conferenza Stato-Città e autonomie locali riunitasi ieri per dare il via libera
a due decreti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili che
assegnano 1,4 miliardi di euro (previsti nella legge di Bilancio 2022) per
gli interventi sui ponti e viadotti e 1,3 miliardi di euro per gli interventi
di manutenzione straordinaria delle strade.
“Al fine di ridurre al massimo i disagi per gli utenti derivanti dai
futuri lavori di manutenzione - ha dichiarato il Ministro Enrico Giovannini - ho
avviato incontri con i concessionari autostradali, l’Anas e l’Ansfisa per
programmare in modo coordinato gli interventi, a partire da quelli che
verranno realizzati nel corso della prossima estate”.
Gli interventi sui ponti e viadotti ammissibili al finanziamento
previsto nello schema di decreto, oltre alla messa in sicurezza, includono la
realizzazione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti, le attività
legate al censimento e alla classificazione del rischio, alla verifica della
sicurezza e al collaudo. L’assegnazione dei fondi prevede 100 milioni di
euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 300 milioni per ciascuno degli anni
dal 2026 al 2029.
L’altro schema di decreto, che destina oltre 1,3 miliardi per la
manutenzione straordinaria sulla stessa rete viaria secondaria, prevede
invece 275 milioni di euro di finanziamenti per ciascuno degli anni dal 2025 al
2029.
I criteri di assegnazione guardano oltre che alla consistenza della
rete viaria e alla vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico,
anche al tasso di incidentalità. Le risorse saranno utilizzate per
interventi che riguardano, tra l’altro, la pavimentazione, le gallerie, i
sistemi di smaltimento delle acque, l’illuminazione, l’installazione di sensori
per il controllo dello stato dell’infrastruttura, la segnaletica orizzontale.
“La stragrande maggioranza di ponti, strade e viadotti è stata
realizzata decine di anni fa e oggi necessita di riqualificazione, manutenzione
e ammodernamento - ha spiegato ancora il Ministro Giovannini -. Per questo,
all’interno dei quasi 104 miliardi di euro di investimenti di competenza del
Ministero stanziati nell’ultimo anno, abbiamo scelto di dedicare una fetta
importante di quelli nazionali proprio alla manutenzione delle infrastrutture
stradali”.
Fino a qui il lavoro del Ministro e del Governo è certamente
apprezzabile e condivisibile.
Tutto diventa, però, inaccettabile da qui in avanti, ovvero, sulle
scelte relative alla ripartizione delle risorse.
Alle regioni del Nord Italia la ripartizione delle risorse per ponti e
viadotti della rete viaria secondaria nel periodo 2024 - 2029 assegna 536
milioni di euro (pari al 38,31%), mentre alle regioni del Sud Italia 542
milioni di euro (pari al 38,78%), ed i restanti 320 milioni di euro (pari al
23%), alle regioni del Centro Italia. In pratica al Sud viene destinata lo
stesso ed identico investimento previsto per il Nord.
Nel Sud c'è poi la Calabria a cui sono destinati complessivamente
79,542 milioni di euro contro i 115,147 milioni di euro destinati alla Sicilia
ed i 106,469 milioni di euro destinati alla Campania. Per comprendere ancora
di più la scelta senza dubbio discutibile del Governo "dei migliori" basta
osservare, ad esempio, che alla provincia di Cosenza, che da sola è più grande
dell'intera Liguria, viene assegnato un finanziamento di 21,359 milioni di euro
mentre alla Liguria, appunto, viene stanziato un finanziamento di 46 milioni di
euro (più del doppio…).
La musica non cambia ma, anzi, peggiora per quanto riguarda la
ripartizione delle risorse per la manutenzione straordinaria della rete viaria
secondaria nel periodo 2025-2029. Alle regioni del Nord Italia sono destinati
545 milioni di euro (40%), alle regioni del Sud Italia 532 milioni di euro
(39%), ed alle regioni del Centro Italia i restanti 297 milioni di euro (21%). In
pratica, anche in questo caso, al Sud viene destinata lo stesso ed identico
investimento previsto per il Nord. Nel Sud c’è poi la Calabria a cui sono
assegnati 64,415 milioni di euro contro i 121,492 milioni di euro assegnati
alla Sicilia ed i 111,1 milioni di euro assegnati alla Campania.
In pratica alla Calabria, complessivamente, viene assegnato un
investimento di 143,957 milioni di euro nel periodo 2024-2009 contro – giusto per
fare un esempio – i 236,639 milioni di euro assegnati alla Sicilia ed i 217,569
milioni di euro assegnati alla Campania…
Queste scelte politiche adottate dal Governo “dei migliori” che
penalizzano fortemente la Calabria ed ampliano in prospettiva il divario tra la
nostra regione e le altre regioni del Sud e dell’Italia sono l’ennesimo
fallimento, circostanziato dai numeri, prodotto dal Governo Regionale Occhiuto
e, nello specifico, dall’Assessore alle Infrastrutture Dolce. Ad entrambi
mi piacerebbe chiedere: ma anche questa volta la Calabria si aspettava di
più?
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