2021 - autore del libro “Ecco chi è
Stato!”, un inedito sulla Statale 106 ionica in Calabria,
2014/2020 - fondatore ed ex
presidente dell’O.d.V. “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106,
2013 - autore del libro “Chi è
Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica.
Nelle scorse ore ho avuto modo di
leggere una esilarante nota – non potrei definirla diversamente – dell’On.
Elisabetta Barbuto (M5S), che stigmatizza l’interessamento dell’On. Wanda Ferro
(Fratelli d’Italia), in riferimento alla condizione comatosa in cui versano le
infrastrutture della costa jonica calabrese e, in particolare, della Statale
106, soprattutto a fronte dell’inoperosità dei Governi degli ultimi 5 anni di
cui proprio l’On. Barbuto ha fatto parte...
Negli anni scorsi, l’On. Wanda
Ferro non ha avuto, a differenza della collega grillina On. Barbuto, l’opportunità
di sedere tra i banchi del Governo per ben 5 anni e di avere per 3 anni addirittura
Danilo Toninelli del M5S come Ministro delle Infrastrutture o di fare diverse
passerelle con il Vice Ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che a
Catanzaro, quale dirigente delle Nuove Opere in Calabria e RUP del Megalotto 3,
ha ormai dal 2019 il suo “amico compagno di scuola” Ing. Silvio Cananella (che
ad oggi, dopo anni, non si comprende quale risultato abbia ottenuto in Calabria…).
Vorrei far notare l’indiscutibile
impegno dell’On. Ferro sulla Statale 106 dai banchi dell’opposizione: che si è
distinta in ogni approvazione di Leggi di Bilancio dello Stato con richieste
specifiche di finanziamenti per l’ammodernamento della Statale 106 puntualmente
mai recepiti dai Governo Conte 1 – Conte 2 e Draghi; che si è distinta con
diverse interrogazioni parlamentari a Ministri e presidenti del Consiglio e
che, in ultimo, si è addirittura contraddistinta per aver apposto la sua firma ad
una mozione proposta tempo fa dall’On. Enza Bruno Bossio (del Partito
Democratico), a favore alla Statale 106.
In ultimo vorrei far notare l’aspetto
senza dubbio più importante che peraltro mi tocca in prima persona: da anni l’On.
Wanda Ferro (al pari di pochi altri), intrattiene con il Direttivo dell’Organizzazione
di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” un continuo e costante confronto (spesso anche
acceso nelle sue diversità), ma sempre rispettoso e fermamente indirizzato verso
quelle proposte e idee capaci di affrontare e risolvere concretamente i diversi
e svariati problemi legati alla “strada della morte”.
All’On. Barbuto, ed a tutti i
suoi colleghi parlamentari calabresi del M5S, al netto della propaganda e della
totale incapacità di ottenere anche un solo minimo risultato degno di questo
nome riconosco, invece, solo e soltanto una incapacità di confronto senza
paragoni che molto spesso è sfociata nella presunzione, nella superbia e, per
giunta, nell’intolleranza di chi, nei fatti, non ha ottenuto un bel nulla...
Vorrei, altresì evidenziare, che
se oggi vi è un minimo interessamento per la Statale 106 nella Variante al
Megalotto 6 tra Crotone e Simeri è merito quasi esclusivamente dell’impegno
profuso dai sindaci e dagli amministratori dei comuni interessati, dalle due
province di Crotone e Catanzaro e dal grandissimo ed encomiabile lavoro svolto
dal Dirigente della Mobilità della Provincia di Crotone Dott. Fabio Bruno Pisciuneri
i quali, tutti insieme, unitamente al sottoscritto, peraltro, si attendevano
che l’Opera venisse finanziata interamente
e non solo con l’elemosina di 220 milioni di euro che il prossimo futuro Governo
avrà il compito di confermare e, soprattutto, di completare.
Sono certo che quanto affermo
troverà riscontro il prossimo 25 settembre nelle urne: quello sarà il luogo in
cui i Calabresi con onestà intellettuale liberamente daranno un forte segnale e
mi auguro e confido che tale risultato possa convincere l’On. Barbuto ed i suoi
colleghi parlamentari del M5S innanzitutto ad una riflessione sul loro conclamato
pessimo operato e poi a correggere nel prossimo futuro atteggiamenti, comportamenti
e, soprattutto, a garantire un operato politico di qualità che possa divenire utile
e concreto per l’interesse generale della comunità calabrese e non sterile come
è stato negli ultimi 5 anni.
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