dell’Ing.
Fabio Pugliese
autore del
libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla strada Statale 106 ionica,
autore del
libro di prossima pubblicazione “Ecco chi è Stato!”, un inedito sulla Statale
106 ionica in Calabria,
fondatore ed
ex presidente dell’Organizzazione di Volontariato “Basta Vittime Sulla Strada
Statale 106”
La legge di bilancio per il 2022
prevede 32 miliardi per potenziare le infrastrutture e la mobilità e le risorse
sono così distribuite: circa 16 miliardi di euro sono destinati al trasporto
ferroviario; circa 9 miliardi al miglioramento delle infrastrutture
stradali; circa 7 miliardi ad interventi per la mobilità sostenibile,
specialmente nei centri urbani; circa 1 miliardo ad altre finalità, tra cui
risorse per le Olimpiadi Milano-Cortina.
Per il settore stradale la
Manovra stanzia 2,1 miliardi di euro per programmi di manutenzione
straordinaria e adattamento ai cambiamenti climatici delle strade di regioni,
province e città metropolitane. Per potenziare la “Tirrenica” - progetto fermo
da molti anni e necessario per la messa in sicurezza e il miglioramento
della mobilità nelle regioni interessate (Lazio, Toscana e Liguria) -
sono previsti investimenti per 200 milioni di euro e altrettanti sono destinati
a contribuire alla realizzazione dell’autostrada Cispadana, che
interessa la Regione Emilia-Romagna.
Un importante intervento, del
valore di 1 miliardo, è poi previsto per i programmi di messa in
sicurezza e riqualificazione dell’autostrada A24-A25 (Roma-Pescara e
Roma-Teramo).
Nelle tabelle di bilancio del
Mims sono previste ulteriori risorse per investimenti nelle infrastrutture
stradali attraverso il Contratto di Programma di Anas. Qui è previsto un
investimento di 4,5 miliardi per il 2022. Al momento non viene
specificato alcun intervento a valere su questo investimento di 4,5 miliardi
ma, certamente, possiamo affermare che difficilmente quanto affermato dal
Ministro per il Sud Mara Carfagna poco prima delle scorse elezioni regionali in
Calabria potrà verificarsi.
A legger bene, infatti, dei
9 miliardi per le infrastrutture stradali nulla è previsto sulla Statale 106
“Jonica” in Calabria eccetto se, eventuali risorse, saranno destinate a
valere sui 4,5 miliardi di euro del Contratto di Programma Anas. Resta,
tuttavia, impensabile che da queste risorse possano essere destinati 2,2
miliardi di euro (circa la metà dell’intero ammontare delle risorse disponibili),
necessari alla realizzazione di dodici interventi previsti e programmati da
Anas sulla Statale 106 “Jonica” in Calabria.
A questo punto quali sono
gli interrogativi che bisogna porsi? Verrà realizzato il Prolungamento
della Nuova Statale 106 “Jonica” a sud di Locri oppure sarà realizzata la Variante
di Caulonia? Verranno finanziati i lavori di collegamento della S.S.106 con la
VAR-A mediante l’adeguamento della SP 16 per il rafforzamento della viabilità
oppure sarà realizzato l’intervento di manutenzione e di messa in sicurezza tra
l’aeroporto Sant’Anna e lo svincolo di Papanice? Verrà realizzata la messa in
sicurezza del primo o del secondo tronco (o stralcio), della tratta Crotone –
Sibari?
Sarà finanziato il progetto
per la realizzazione della Nuova Statale 106 tra Sibari e Corigliano-Rossano oppure,
invece, si deciderà di finanziare il progetto per la Nuova Statale 106 tra
Crotone e Catanzaro?
Infine, c’è un’ultima amara
possibilità: che sui 4,5 miliardi di euro del Contratto di Programma Anas per
il 2022 non ci sarà neanche un centesimo di euro sulla strada Statale 106
“Jonica” in Calabria. Questa eventualità, certamente non remota, è in
assoluto la peggiore che può capitare. Per questo, mai come oggi, c’è da
sperare che la rappresentanza parlamentare calabrese oggi al Governo sia coesa
e determinata affinché possano arrivare sulla famigerata e tristemente nota
“strada della morte” in Calabria, quanto meno le briciole a cui ormai siamo
abituati da decenni.
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